“Ricette all’italiana” con Davide Mengacci e Anna Moroni

Torna dal 21 ottobre su Rete4 alle ore 11.20. «La novità riguarda la location: si tratta di una tenuta nella campagna romana molto calda e accogliente e dotata di un camino. Insomma, adatta alla stagione visto che andremo in onda fino a dicembre. E lì ne vedrete delle belle...» dice Mengacci

Davide Mengacci e Anna Moroni
21 Ottobre 2019 alle 09:00

Prendete carta e penna e tenetevi pronti ad annotare i suggerimenti di Davide Mengacci e Anna Moroni, che dal 21 ottobre tornano alla conduzione di "Ricette all’italiana" su Rete 4. «La novità riguarda la location: si tratta di una tenuta nella campagna romana molto calda e accogliente e dotata di un camino. Insomma, adatta alla stagione visto che andremo in onda fino a dicembre. E lì ne vedrete delle belle...» dice Mengacci.

Cosa intende?
«Tra me e Anna si è instaurato un rapporto fantastico. I suoi rimproveri, gli imprevisti in cucina e i nostri battibecchi sono spunto per siparietti ironici. Diamo vita a una sorta di show. In fondo in cucina ci si deve divertire».

Ma ha imparato qualcosa da Anna?
«Sì certo, ma comunque ho sempre tenuto a precisare che a me interessa mangiare, non cucinare».

E in famiglia chi sta ai fornelli?
«Una collaboratrice domestica che sta con me e mia moglie (la regista Cini Liguori, ndr) e se la cava benissimo».

Rispetto agli altri locali della casa la cucina per lei rappresenta...
«Un luogo di aggregazione. La domenica mangiamo in cucina e per me è sinonimo di rilassamento, mi fa sentire a mio agio, come girare per casa in tuta e pantofole».

Qual è un alimento che non sopporta?
«Ce ne sono più di uno: detesto l’aglio, la cipolla e i peperoni perché non li digerisco. L’ananas mi provoca bruciore di stomaco. E non amo la carne».

E un cibo di cui non può fare a meno?
«Il riso. I risotti sono l’unico piatto che mi riesce bene. Me lo ha insegnato mia mamma quando ero ragazzino».

La cucina etnica le piace?
«Per niente. Ed è motivo di discussione tra me e Anna. Lei è appassionata di cucina straniera, in particolare cinese e indiana. Per me esiste solo quella italiana».

Qual è il suo piatto della felicità?
«Sedermi a tavola per me è già motivo di felicità. Se poi trovo nel piatto il cibo che desidero in quel momento è il massimo. Per esempio, ora pensando alle cruditè di mare mi viene l’acquolina in bocca!».

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