Oggi, grazie ai potenti mezzi della meteorologia, le previsioni del tempo sono molto precise. Parola di Andrea Giuliacci, volto del meteo di Mediaset: «Si arriva all’80% di affidabilità nell’arco dei quattro giorni e addirittura al 90% se le previsioni riguardano i due giorni» precisa.
Ma in passato, come si faceva? «Si guardavano le nuvole. Da qui l’affidabilità di certi detti popolari come “cielo a pecorelle, pioggia a catinelle”. Quelle nuvole erano cirrocumuli…». E allora facciamo come i nostri nonni e con l’aiuto di Giuliacci impariamo che tempo aspettarci a seconda delle nubi in cielo.
CIRRI
Si trovano sopra i 5 km ma anche più in alto. Sembrano fili di cotone o ciocche di capelli.
Cosa aspettarsi: si dividono in due tipi. I cirri di bel tempo si muovono lentamente e sono poco estesi. Quelli detti di brutto tempo, invece, sono più numerosi, veloci e portano con sé un peggioramento del meteo.
CUMULONEMBI
Si tratta di un’evoluzione dei cumuli, le classiche nuvolette bianche. Sono però molto estesi in verticale e hanno la tipica forma a panna montata. Si formano se l’aria è calda, umida e instabile.
Cosa aspettarsi: sono le nuvole più pericolose e quelle che portano le piogge più intense. Più frequenti in primavera e in estate fino all’inizio dell’autunno, quando i temporali sono più frequenti. Quando il cielo è azzurro vuol dire che la nube non è ancora matura. Quando invece diventa scura, preparatevi a temporali anche violenti. Quindi, se siete al mare e sentite in lontananza il brontolio dei tuoni, uscite dall’acqua.
CIRROCUMULI
Si presentano in banchi di piccoli batuffoli bianchi, uno accanto all’altro. Si trovano al di sopra dei 5 km.
Cosa aspettarsi: essendo nubi alte non portano pioggia ma possono annunciare l’arrivo di nuvole ben più minacciose, soprattutto se assumono la tipica forma “a pecorelle”.
CIRROSTRATI
Sono nubi alte (si formano sopra i 6 km) ma più estese e dense rispetto ai cirri. Danno al cielo il tipico effetto lattiginoso, anche se non nascondono del tutto le ombre e la luce del sole.
Cosa aspettarsi: talvolta anticipano l’arrivo di una perturbazione ma in genere sono innocui. Arrivano infatti dopo i cirri ma prima dei cirrocumuli.
STRATI
Sono le nuvole più basse, entro i 2 km. Sono di colore grigio con una base estesa e uniforme. Sembrano una nebbia sospesa.
Cosa aspettarsi: sono frequenti in autunno e in inverno, ma di rado portano pioggia. Al massimo una pioggerella leggera o del nevischio se fa freddo. Insomma, rendono il cielo uggioso e al massimo fanno venire... il cattivo umore ai meteoropatici.
NEMBOSTRATI
Sono nuvole molto vicine al suolo (intorno ai 2 km) e a grande sviluppo orizzontale. Di colore grigio scuro, sono molto estese e coprono completamente il sole.
Cosa aspettarsi: sono le classiche nubi di maltempo, non temporalesche, che in estate portano pioggia e in inverno neve per diversi giorni. Vengono annunciate dai cirrostrati.
ALTOCUMULI
Sono nuvole medie che si trovano tra i 2 e i 6 km. Sono di solito in banchi di lamelle o masse tondeggianti, ma mai isolate. Fanno apparire il cielo nuvoloso anche se lasciano intravedere un po’ di azzurro. A volte assumono una forma lenticolare.
Cosa aspettarsi: non portano pioggia, però quando hanno delle protuberanze significa che l’atmosfera è instabile ed è probabile che si formino dei temporali, soprattutto se siamo in estate. Ci suggeriscono quindi di stare attenti e di portarsi dietro l’ombrello.
STRATOCUMULI
Sono nubi basse (sotto i 2 km) formate da grandi ammassi tondeggianti di colore scuro, tra il grigio e il violaceo, che tendono a coprire tutto il cielo.
Cosa aspettarsi: di solito sono l’indizio di una atmosfera instabile. Ma di rado portano pioggia che in ogni caso è debole e di breve durata.
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