Andrea Crisanti: «Ecco come possiamo battere le zanzare»

Il grande scienziato ha studiato a lungo il fastidioso insetto

Andrea Crisanti
10 Giugno 2021 alle 08:48

Torna l’estate e tornano le zanzare. Come liberarsi dal tormento? Ne abbiamo parlato con Andrea Crisanti, lo scienziato noto soprattutto per aver letteralmente salvato il Veneto nei mesi più drammatici della pandemia (e ora sta per uscire il suo libro sull’argomento: “Caccia al virus”, scritto con Michele Mezza per l’editore Donzelli).

Ma forse non tutti sanno che il professore dell’Università di Padova e dell’Imperial College di Londra è noto in tutto il mondo per i suoi studi sulle zanzare, che è riuscito a modificare geneticamente in laboratorio, rendendole sterili. Il che, in futuro, potrebbe addirittura permetterci di farle sparire dal pianeta. Questo ci porta a chiedere...

Crisanti, ma le zanzare sono poi così cattive?
«Guardi, la zanzara è l’animale più pericoloso al mondo: ogni anno, attraverso gli agenti patogeni che trasmette, causa 200 milioni di casi di varie malattie e fa un milione e mezzo di vittime».

Anche in Italia?
«Noi siamo fortunati; le specie presenti nel nostro Paese solo in casi eccezionali possono trasmettere la malaria, che è la malattia più temuta tra le oltre 50 portate dall’insetto. Però stanno aumentando i casi di “Chikungunya”, una pericolosa febbre virale».

Ha detto “le specie”? Quante ce ne sono in Italia?
«Le più comuni sono tre e appartengono ai generi Aedes, Culex e Anopheles, queste ultime specialmente nelle zone paludose».

E pungono tutte?
«Sì, con una importante distinzione: i maschi si nutrono di nettare e quindi sono innocui. Invece le femmine, che hanno bisogno anche di altre sostanze per sviluppare le uova, pungono e succhiano il sangue».

E lo fanno soprattutto al tramonto...
«Questo è vero solo per alcune specie. Per esempio l’Aedes albopictus, comunemente chiamata “zanzara tigre”, punge a qualsiasi ora. E tenga conto che fino a 30 anni fa non esisteva in Italia: è arrivata dal Medio Oriente attraverso le merci, e adesso non riusciamo più a liberarcene».

È vero che certe persone vengono punte più di altre?
«Sì. Ad attirare le zanzare sono soprattutto tre cose: il calore della pelle, l’anidride carbonica emessa col respiro e le sostanze volatili prodotte dai batteri sulla pelle. Chi ha un metabolismo più attivo emette più “richiami” e viene punto di più. Ecco perché le zanzare prediligono i bambini».

È vero che pungono di più anche a seconda del gruppo sanguigno? In particolare sarebbero golose di sangue del gruppo “0”...
«No, questo è un mito».

Come ci si può difendere?
«A livello di politica sanitaria, evitando di creare zone di acqua stagnante e monitorando regolarmente il territorio: se si trovano zanzare portatrici di una malattia pericolosa, bisogna ricorrere alla disinfestazione».

E a livello personale? Cosa può fare ognuno di noi?
«La difesa migliore sono i repellenti da spargere sulla pelle. Non fanno male (ne esistono anche per bambini e pelli delicate) e sono molto efficaci».

E gli insetticidi o le “piastrine”?
«Sono pur sempre veleni, quindi vanno usati con molta cautela, soprattutto in ambienti chiusi e dove ci sono soggetti fragili, come i bambini».

Sul web abbondano anche i consigli su varie ricette che allontanerebbero questi insetti: per esempio un misto di aceto e limone, oppure caffè, menta, aglio e cipolle...
«Sì, alcune sostanze infastidiscono le zanzare, ma il loro effetto è molto blando. Comunque le migliori sono la citronella e i fiori di geranio».

Altri consigli utili?
«All’aperto, meglio indossare abiti larghi, perché quelli aderenti, se non sono molto spessi, vengono facilmente “trapassati” dalle zanzare. Invece la storia che il colore del vestito possa attrarle è un mito senza fondamento scientifico. Al chiuso, si possono mettere in fuga rinfrescando gli ambienti, perché le zanzare amano il caldo. E poi bisogna usare le zanzariere».

Lei ha condotto esperimenti per combattere questi insetti modificando il loro Dna. A che punto siamo?
«Molto avanti. È possibile modificare geneticamente le zanzare in modo che nascano quasi solo esemplari maschi, con due vantaggi. Il primo è che i maschi non pungono e quindi sono innocui. Il secondo è che, nel giro di poche generazioni, la popolazione di questi insetti verrebbe quasi azzerata».

Ma se le zanzare scomparissero, non c’è il rischio di alterare l’ecosistema e provocare altre conseguenze negative?
«È esattamente quello che dovranno accertare gli studi attualmente in corso. Io però sono ottimista, e sa perché? È già successo. Alla fine della Seconda guerra mondiale gli americani, a colpi di Ddt, annientarono tre specie di zanzare che trasmettevano la malaria in Sardegna. Ora, vada a chiedere ai sardi se rimpiangono quelle zanzare. A me sembra di no...».

5 consigli pratici

Le zanzare vi danno il tormento? Provate a seguire questi accorgimenti

  1. Lavatevi subito dopo aver fatto esercizio fisico: il sudore attrae le zanzare.
  2. Non usate profumi: gli odori intensi e dolci potrebbero ingolosirle.
  3. Usate l’aria condizionata (le zanzare fuggono i luoghi freschi) o un ventilatore (le disturba e disperde nella stanza l’anidride carbonica emessa col respiro che le “guida” fino a voi)
  4. Non lasciate pozzanghere o acqua stagnante vicino a casa o in recipienti (annaffiatoi, bottiglie sul balcone...). Inoltre, è possibile mettere nei sottovasi prodotti antilarve.
  5. Coprite i contenitori d’acqua come cisterne o piscinette.
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