È il “pet detective” migliore d’Italia. A Sorrisi racconta la sua storia e dà consigli per non perdere i nostri amici

L'ultima volta che ha fatto notizia è stata alla fine di gennaio, quando ha aiutato una famiglia di Lesmo (provincia di Monza e Brianza) a ritrovare il cane Timmy, fuggito dopo un drammatico incidente stradale. Ma non è la prima occasione in cui si parla di lui: Said Beid è un “pet detective”, un addestratore specializzato nel ritrovare gli animali smarriti. Proviamo a saperne di più facendo quattro chiacchiere proprio con lui...
Said, cosa è successo a Lesmo?
«C’è stato un bruttissimo incidente stradale: un’auto ha investito un ragazzo di 15 anni, Giorgio, che stava camminando col suo cane Timmy. Come succede spesso, l’animale è fuggito spaventato e si è smarrito. Giorgio è stato portato in ospedale; la famiglia mi ha chiesto di aiutarla a ritrovare Timmy».
E lei che cosa ha fatto?
«Sono ricorso ad Adele, la mia Sant’Uberto: è una razza dal fiuto eccezionale. Adele ha annusato la pettorina di Timmy e subito mi ha guidato in un bosco lì vicino, dove il cane si era nascosto per paura. Grazie a un visore notturno ho visto che cominciava ad avvicinarsi, ma non aveva ancora il coraggio di uscire dal bosco. Allora ho avvisato il portiere di lasciare il cancello aperto e vigilare perché probabilmente Timmy sarebbe tornato nelle ore più silenziose, verso le tre di notte. Ed è quello che è successo».
Ma lei come è diventato “pet detective”?
«Ho sempre amato gli animali. Specie i cavalli, che mi ricordano l’infanzia in Marocco. Così, dopo il mio arrivo in Italia ho trovato lavoro all’ippodromo di San Siro e sono diventato anche fantino, vincendo varie gare. Una volta ho recuperato sei cavalli che si erano persi a Carmagnola, vicino a Torino. È stato il mio primo caso da detective...».
Ne sono seguiti così tanti che Said ha creato una vera attività. Se vi serve il suo aiuto, potete contattarlo tramite Facebook alla pagina ufficiale che porta il suo nome. Noi intanto gli abbiamo chiesto cosa fare se dovessimo smarrire i nostri amici a quattro zampe. Ecco qui sotto i suoi consigli.
Tutto quello che è bene sapere
- Prevenire è meglio che... cercare Cominciamo con qualche consiglio per prevenire gli smarrimenti. Questi sono più probabili in tre casi: quando Fido è appena arrivato a casa vostra, non si è ancora ambientato e non conosce i dintorni; durante viaggi e trasferimenti; in situazioni che lo possono spaventare (per esempio a Capodanno con i “botti”). In questi casi non dovete mai perderlo d’occhio.
- Porte aperte Un animale spaventato preferirà tornare verso casa di notte, quando la situazione è più tranquilla. Ecco perché è importante tenere il cancello aperto, se avete un giardino. Se abitate in un condominio, chiedete di lasciare socchiuso il cancello per alcune notti.
- Trappole per gatti Un cane può allontanarsi anche per cinque o sei chilometri; un gatto no. Resterà sempre nelle vicinanze di casa, ma tenderà a intrufolarsi nei nascondigli che lo attirano. Ecco perché la prima cosa da fare è controllare cantine e garage, e chiedere ai vicini di fare altrettanto: succede spesso che i gatti vadano a curiosarvi e poi restino intrappolati per giorni e giorni.
- I manifesti Potete distribuire e appendere volantini e manifesti con la foto dell’animale smarrito e il vostro numero di telefono. Cominciate dall’ultimo posto dove l’avete visto e piazzateli attorno, spingendovi fino a due chilometri di distanza. Probabilmente riceverete segnalazioni; a quel punto potrete mettere altri manifesti attorno al punto dell’avvistamento.
- Non insistere (a meno che...) Spesso chi vede un animale smarrito prova ad avvicinarlo con troppa insistenza, col risultato di spaventarlo e farlo fuggire ancora più lontano. Provate a chiamarlo con calma e pazienza: se si avvicina, bene. Se no limitatevi ad avvertire il padrone. Vale anche se il padrone siete voi; non “date la caccia” a un animale che non si avvicina: tenetelo d’occhio e lasciategli il tempo di calmarsi.
- Viaggiare sicuri In viaggio l’animale non deve mai essere lasciato libero se non in luoghi chiusi (per esempio in auto). Non lasciatelo senza guinzaglio o controllo “perché si sgranchisca un po’”. Se vi capitasse invece di perderlo d’occhio, chiedete aiuto alla sorveglianza che potrebbe guardare le telecamere.
- Chiamate il 112 Spesso vigili o polizia ricevono segnalazioni di animali smarriti, ma non sanno chi sia il proprietario e non lo possono avvisare. Inoltre chiamando il numero d’emergenza, nel malaugurato caso di un incidente vi potranno dire se un animale è stato investito.
- Canili e gattili È bene segnalare lo smarrimento alla Asl, all’Enpa e chiamare canili e gattili nella zona (spesso gestiti dal comune) per sapere se ci sono nuovi arrivi che corrispondono al vostro animale.
- Ci rivediamo qua Se avete perso il vostro animale in un luogo lontano da casa, tenete d’occhio il punto dove lo avete visto l’ultima volta. Tenderà a tornare lì.
- Attenti al collare Collari e guinzagli non devono stringere, ma neppure essere laschi. A un animale spaventato (perché aggredito da un altro cane, o per un rumore) basterà uno strattone per liberarsi e fuggire.
- GPS e App A un prezzo ragionevole si trovano pettorine e collari provvisti di Gps. Scaricando l’apposita App, potrete vedere in ogni momento dove si trova Fido e addirittura far scattare un allarme quando si allontana troppo. Sono utili soprattutto se il vostro animale ha il “vizietto“ di scappare.
- Ah, l’amore... Tipica ragione per una fuga è la ricerca di una compagna, specie per i gatti maschi non sterilizzati. In questo caso un gatto può restare lontano da casa anche per molti giorni, finché non sente i morsi della fame. Allora lo vedrete tornare (seppur dimagrito).