L’anomalia di questa intervista è che mentre parliamo con Mario Tozzi, geologo e conduttore tv di programmi scientifici, lui si trova a Roma dove brilla il sole. Mentre qui a Milano piove e sembra novembre.
Ma non il novembre di oggi, dove fa talmente caldo che non c’è bisogno di accendere il riscaldamento. Quello di ieri. Quando c’erano ancora le quattro stagioni. «Stiamo arrivando alla doppia stagione monsonica» ci spiega Tozzi.
«L’estate può cominciare ad aprile e interrompersi a maggio, come quest’anno che è stato brutto, per poi continuare fino a ottobre. Non ha più senso parlare di stagioni. Ormai la primavera e l’autunno non ci sono più». Come se non bastasse, questo è stato il luglio più caldo di sempre.
«Lo dicono i dati sulle temperature che rileviamo da più di un secolo. Anche il caldo precoce ha fatto alzare le medie. Luglio è da sempre il mese più caldo ma la crescita è più pronunciata che in passato». Vediamo allora le altre anomalie dovute ai cambiamenti climatici.
Il caldo è diverso da quello di una volta
«D’estate ha sempre fatto caldo, ma non così. Le ondate di calore sono più lunghe, frequenti e con temperature più alte rispetto al passato. Non sono sensazioni perché i numeri parlano chiaro. Questo cambiamento è anomalo perché provoca un clima estremo: grandine, freddo, precipitazioni forti e improvvise. Quando fa più caldo, infatti, c’è più energia nell’atmosfera che si scarica con le perturbazioni violente, che sono diventate più numerose e frequenti e avvengono fuori dai luoghi e dalle stagioni tradizionali. Trombe marine c’erano in passato, ma adesso abbiamo tornadi veri anche sulla terraferma e sono una novità degli ultimi anni. Anche le alluvioni stanno aumentando di frequenza» spiega Tozzi.
Colpa dell’anidride carbonica
«Oggi il cambiamento climatico è veloce e su scala mondiale. È un fenomeno globale che è difficile imputare a fattori naturali. L’unico colpevole è l’anidride carbonica» racconta l’esperto. «Quindi bisogna vedere da cosa viene prodotta. Gli scienziati dicono che dipende dalle nostre attività produttive, dalla produzione di energia, dall’agricoltura, dall’allevamento ma anche dal traffico e dal riscaldamento domestico, che influisce anche se la gran parte del mondo non ce l’ha. Gli scienziati sono tutti d’accordo su questo. Uno di loro, James Powell, ha calcolato che sono decine di migliaia gli studi scientifici che imputano il cambiamento climatico all’uomo. Le ricerche alternative sono invece lo 0,06%».
Il fisico non si adatta più
«L’aria condizionata sempre più diffusa sta riducendo la capacità del nostro fisico di adattarsi ai cambi di temperatura, anche se è più una questione mentale: siamo troppo abituati alla temperatura artificiale e questo non ci fa preparare mentalmente ad affrontare il caldo» dice Tozzi. «Ci vorrà un po’, ma arriveremo a un uomo “sapiens” che non sarà più in grado di proteggersi e perderà la capacità di adattarsi. Così per stare freschi avremo sempre più bisogno di affidarci ad alternative tecnologiche».
Come cambia la nostra agricoltura
«La fasce climatiche salgono e con esse le vegetazioni e le coltivazioni. Finirà che il vino toscano Morellino di Scansano sarà prodotto in Svezia e in Italia coltiveremo frutta tropicale» dice Tozzi. «Infatti i più preoccupati sono gli agricoltori. Nei supermercati arriveranno sempre più prodotti di importazione. Per ora resistiamo, ma non possiamo fare previsioni».
L’afa arriva a Parigi
«Nel 2019 Parigi ha registrato il record di sempre con 43 gradi. Un tempo i grandi viali alberati limitavano l’afa. Ora la situazione è peggiorata e nelle periferie, cresciute a dismisura, i palazzoni impediscono all’aria di circolare. Lo stesso succede anche a Roma, dove non c’è più il Ponentino, il venticello che un tempo in estate ci proteggeva dal caldo» spiega il conduttore-divulgatore.
In campagna fa più fresco che in città
«La temperatura nelle aree urbane è più alta di circa due gradi rispetto alla campagna. Questo è il cosiddetto effetto “isola calda” provocato dai condizionatori, dagli impianti industriali e dalle autovetture. La città è oggettivamente più calda e per restare freschi oggi ci affidiamo troppo all’elettricità, invece che a sistemi un tempo più ecologici (muri spessi, verde diffuso, eccetera). L’ideale sarebbe arrivare a case costruite meglio e coibentate. Ma non è un’impresa impossibile: per ristrutturare in modo climaticamente trasparente una abitazione, la spesa in fase di progettazione è “solo” del 10% in più. Inoltre fanno tanto gli infissi nuovi, con doppi e tripli vetri, i cappotti esterni, mentre chi vive fuori ha il vantaggio di poter installare pannelli solari per ottenere energia e un po’ di elettricità» dice Tozzi.
Cosa scatena i temporali
«La differenza di temperatura tra l’aria fredda che viene dal Nord e la temperatura del mare Mediterraneo, che è diventato più caldo, provoca i temporali. Più è marcata la differenza tra queste due temperature, più le precipitazioni sono violente. Il fatto che anche a Milano ci siano le bombe d’acqua significa semplicemente che l’atmosfera si è caricata altrove, magari sul Mar Ligure» spiega il conduttore di “Sapiens”.
Sabato 15 febbraio parte alle 21.45 la nuova stagione. Otto puntate in cui il geologo e popolare divulgatore scientifico ci porterà dai vulcani delle Eolie alla Norvegia, dalle calli di Venezia al Sahara