Cambio di stagione: ecco i nostri consigli per il rientro dalle vacanze

A settembre bisogna farsi coraggio e tornare al lavoro e alle abitudini dopo un periodo di libertà e di spensieratezza

1 Settembre 2024 alle 08:00

Abbiamo chiesto a due esperti (e a un mago!) come comportarci ora che sono finite le vacanze.

Mago Forest: basta resistere fino a Natale

Forest, lei come decide che è giunto il momento fatidico di tornare a casa dalle vacanze?
«Io sono sposato, non decido niente. Quando si rientra lo decide mia moglie. Comunque ho una specie di conto alla rovescia dettato dal numero di mutande che ho portato con me. Quando finiscono le mutande, vuol dire che sono finite anche le vacanze».

La prima sensazione che prova ad abbandonare l’estate?
«Sempre la stessa: maledetta, perché dura così poco?!».

L’ultima cosa che fa prima di rientrare in città?
«Pagare il conto del frigo bar in hotel».

Come riesce a rimettere tutto dentro la valigia?
«Non ci sono mai riuscito. Per questo porto sempre con me un borsone vuoto di riserva che puntualmente riporto indietro pieno. Pieno di superfluo. Il famoso e indispensabile superfluo».

Come si possono conservare più a lungo i benefici delle vacanze?
«Cercando di viverle rilassandosi al massimo. Più saranno intense e più il rilascio sarà lento. Io per quanto mi riguarda faccio così. Ma non ha mai funzionato...».

Cosa le manca (se le manca) della tv quando è in giro per il mondo?
«Sì, mi manca molto la tv. D’estate i palinsesti pullulano di repliche e io ne vado ghiotto! Adoro le repliche, ancor meglio se sono repliche delle repliche delle repliche delle repliche. Per fortuna ho mia mamma che mi tiene aggiornato su tutte le telenovele».

Ci svela una magia che può aiutare a superare il ritorno alla vita quotidiana?
«Non c’è, dobbiamo rassegnarci. Però, vi svelo un segreto: fra quattro mesi arriveranno le Feste di Natale, sono solo 16 settimane, un centinaio di giorni circa, e sarà ancora vacanza. Resistiamo!».

Che trucchi usa per affrontare al meglio la stagione autunno/inverno?
«Nessun trucco, ma una ricetta molto semplice: in autunno riparte il “GialappaShow” su Tv8 e insieme con quella banda di folli cercheremo di farvi divertire divertendoci. Speriamo di riuscirci».

La psicologa: prendete tempo per riadattarvi

Dal punto di vista psicologico la vacanza rappresenta uno stop alle nostre abitudini lavorative e familiari. Pure nella situazione ideale (dove è presente un’affettività sana e un lavoro che dà soddisfazione) la vacanza serve comunque a ricaricare le batterie. Se dunque d’estate le cose sono andate abbastanza bene, il rientro prevede purtroppo uno stress. Per questo bisogna allenare il cuore e il cervello a riadattarsi a delle regole che all’improvviso potrebbero sembrarci vecchie. La reazione non sana è quella di avere fretta di organizzarsi nel rimettere subito tutto a posto senza dare alla psiche e all’anima il tempo necessario per riadattarsi. La prima regola antistress è dunque di costruire un riadattamento, darsi un periodo giusto e diverso dal solito correre dell’esistenza e in cui non trascuro me stesso mentre faccio le cose per riordinare la mia vita familiare e lavorativa. Alla base della piramide dello stress del medico Hans Selye (1907-1982) ci sono otto ore di lavoro diviso tra casa e ufficio, due ore per la famiglia e due ore per me (in cui leggo, scrivo, cammino, cucino, faccio cose che mi piacciono e mi rilassano). Se supero questo schema psico-biologico (per esempio se sto troppe ore al lavoro), vado ad attingere a delle riserve e il “termometro dello stress” aumenta. Al rientro dalle vacanze questa piramide, che d’estate si è capovolta, va rimessa in piedi lentamente, senza cercare di strafare. Ecco alcune semplici accortezze che ci aiutano a evitare lo stress. Sottrarre dalla giornata quelle due o tre cose che non ritengo essenziali e che posso fare pure il giorno dopo. Coltivare le relazioni sociali, ma senza l’urgenza vorace e bulimica di rivedere immediatamente tutti gli amici. Diversificare gli incontri, le occasioni, le situazioni (una cena, un cinema, una passeggiata): il cervello ha bisogno di varietà e fantasia. Avere un inventario dei desideri sempre presente da usare come antistress (desidero leggere quel libro, vedere quel film, visitare quel luogo…). Ricordarsi che i desideri intellettivi, dell’anima e del cuore, devono avere la priorità sui desideri materiali.

Il nutrizionista: cibi sani e molto movimento

l concetto di fondo è capire come si è trascorsa l’estate. Ci sono quelli che in ferie si alzano a mezzogiorno, saltano la colazione, il pranzo diventa una colazione allungata, nel pomeriggio seguono gli aperitivi e le apericene e poi spaghettata o pizza di mezzanotte. Tutti questi meccanismi denotano che c’è stata grande irregolarità. Dunque la prima regola del rientro è: tornarealleregole. Che sono le seguenti. Mai saltare la colazione. Fare cinque pasti al giorno (colazione, merenda a metà mattina, pranzo, merenda a metà pomeriggio, cena). Bere almeno due litri di acqua al giorno. Se possibile, utilizzare cibi che abbiano pochi grassi, mangiare frutta, verdure e legumi che danno più sazietà invece di un bisteccone o una cosa molta proteica che non ha gli stessi effetti. Se possiamo, cerchiamo di utilizzare yogurt e alimenti ricchi di probiotici e prebiotici per aiutare la flora intestinale (che si è alterata con la vita sregolata delle vacanze e con un maggiore consumo di alcol). Diminuire il più possibile il sale. Fare attività aerobica, cioè camminare di più (possibilmente 10 mila passi al giorno), andare in piscina, usare la bicicletta invece della macchina, fare le scale al posto di prendere l’ascensore. Questo perché in estate molta gente ingrassa, fa caldo, ci si muove poco, si resta a casa o in hotel con l’aria condizionata... Tra gli alimenti autunnali fortemente consigliati c’è la frutta secca: noci, nocciole, mandorle. Utile come snack di mattina e pomeriggio, apporta fibra e grassi polinsaturi che danno sensazione di sazietà e rimettono a posto l’insulina: sgranocchiarla fa piacere. Infine meglio anticipare gli orari dei pasti: in autunno e in inverno ricominciano le scuole e si torna in ufficio, si va a letto prima, perciò è meglio cenare alle sette e mezzo o alle otto invece che alle nove o alle dieci di sera.

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