La conduttrice ci spiega come allestire un pranzo all'aperto (il 18 giugno è la giornata internazionale delle scampagnate...)
Il 18 giugno è la Giornata internazionale del picnic, un modo di stare insieme le cui origini si perdono nel tempo. Il termine deriva dal francese “piquenique”, che abbina “piquer” (rubacchiare, piluccare) all’arcaico “nique” (cosa piccola, di poco valore). A ideare questa usanza sono stati, pare, i nobili francesi del XVII secolo che, stufi dei soliti pranzi impostati, volevano rilassarsi con ritrovi più informali.
Una passione arrivata fino ai giorni nostri e amata da molti, inclusa Benedetta Parodi, che in autunno rivedremo alla conduzione della decima edizione di “Bake Off”. Così le abbiamo chiesto qualche consiglio “organizzativo” e tre ricette facili e originali.
Cibi e bevande
«Il mio consiglio è di scegliere ricette semplici (vanno benissimo le classiche torte salate) perché le pietanze sono facili da trasportare e da mangiare (bastano un tovagliolo e... le mani). Io preparerei solo piatti freddi e come dessert della frutta fresca, già lavata e messa dentro a un contenitore. Da bere preferisco la birra (ovviamente per gli adulti), che potete tenere al fresco mettendo la confezione nel lago o nel fiume. Oppure attrezzatevi con una borsa frigo, meglio se con le mattonelle del ghiaccio dentro, da tenere chiusa e all’ombra. Ci sono anche le borracce termiche per mantenere fresche le bevande (o caldo il caffè)».
Come apparecchiare
«Dipende dove si va. Se scegliete la montagna e quindi di camminare, va tutto ridotto all’osso e distribuito nei vari zaini. In ogni caso è indispensabile un plaid (esistono con la parte inferiore plastificata, per evitare l’umidità del terreno) o una tovaglia. Se invece non prevedete scarpinate o scegliete una spiaggia, magari per un picnic serale, potete optare per un tavolino pieghevole e i classici cestini di vimini con i piatti di ceramica, anche se adesso ci sono dei bellissimi piatti di carta riciclabile. L’idea in più può essere usare i sacchetti di carta marrone come contenitori per il pane o la focaccia. Se siete in tanti, un rotolo di carta assorbente vi aiuterà a risparmiare sui piatti. Non esagerate con gli oggetti, perché vanno tutti riportati a casa».
Da non dimenticare
«Portate un paio di coltelli seghettati per tagliare il cibo, perché le posate usa e getta si rompono, e tanti sacchetti per riporre la spazzatura (va lasciato sempre tutto pulito). Utile avere con sé un rotolo di pellicola per avvolgere i cibi, in modo da non attirare troppi insetti. Ricordatevi la crema solare e gli spray anti-zanzare. Portate anche un kit di pronto soccorso (cerotti, salviette igienizzanti per disinfettare le ferite e pulire le mani, la penna per le punture di insetti). Fate attenzione ai formicai e alle vespe di terra che fanno il nido nel terreno (sembrano piccole piramidi) e la sera controllate di non avere addosso parassiti».
L’abbigliamento giusto
«Soprattutto se andate in montagna, vestitevi a strati e portatevi una mantella impermeabile. Indossate scarpe da ginnastica, pantaloncini e sotto un costume per prendere il sole o fare il bagno se c’è un fiume vicino. Non scordate un asciugamano e il cappello. Per avere più ombra, portate uno spago per legare le estremità della tovaglia a due tronchi e ottenere così un ottimo ombrellone».
Divertitevi così
«Sì a palloni, mazzi di carte, racchettoni e musica, ma solo se non date fastidio agli altri. Portate una chitarra o un’armonica e, se amate dipingere, un carboncino e dei fogli per fare qualche schizzo. Infine comprate una macchina fotografica usa e getta: salverete i vostri ricordi».
3 ricette facili e originali
Siti e libri che ci danno una mano
I picnic non si possono fare ovunque, ci sono zone in cui sono vietati. Per evitare problemi, sul sito www.areepicnic.it trovate le più belle aree picnic d’Italia. Se invece preferite qualcosa di già organizzato, a pagamento, andate su picnicchic.it. Oppure consultate il libro Giro d’Italia in 70 picnic - Mangiare sull’erba, raccontare storie (I libri di Mompracem, 15 euro). Il manuale, a cura della travel blogger Silvia Ceriegi, raccoglie una selezione dei migliori luoghi dove fare un pranzo all’aperto.