Ecco come scegliere una pianta per amica

I consigli dell’esperto di Sorrisi per decorare la casa migliorando l’ambiente e il vostro benessere

8 Aprile 2023 alle 08:11

Pensiamo spesso all’amicizia tra gli uomini o tra loro e gli animali, ma abbiamo mai riflettuto sull’amicizia con una pianta? Oggi che l’ambiente è a rischio, a cominciare dal surriscaldamento globale e dall’inquinamento, dobbiamo capire che proprio loro ci potranno salvare. E che averne una “per amica” potrebbe contribuire a risolvere non pochi problemi. Noi vi indichiamo qui quali preferire e perché.

Facilissima da tenere

Tipica del periodo pasquale, simbolo di rinascita e amicizia, è la vinca (in latino) o pervinca (in italiano). Ha rami flessibili e fiorisce sfoggiando bellissimi petali viola e azzurri. Nei giardini si allarga come un tappeto oppure si coltiva in vasche posizionate in alto e si fa ricadere a cascata. È una pianta rustica e amica perché non ha bisogno di eccessive attenzioni. Vive libera nei boschi e nei castagneti, ama l’ombra, si accontenta dell’acqua che arriva dal cielo. Attenzione: al sole perde però le sue sfumature e sbiadisce.

A prova di caldo

Le piante grasse in realtà si chiamano “succulente”: ne esistono ben 10 mila specie. Sono amiche dell’uomo e del pianeta dal momento che non hanno quasi bisogno di bere. Nei loro tessuti, infatti, i “vacuoli” spugnosi (piccolissime cavità di cui sono composte, ndr) si riempiono di acqua piovana e la conservano per mesi. Le foglie sono state trasformate in spine per difendersi dalla voracità degli animali e degli insetti. Questa struttura rallenta la traspirazione (l’evaporazione è ridotta a zero); la fotosintesi avviene attraverso il fusto. Sono piante da interno, meglio tenerle insieme in una composizione in modo da formare un microclima. Il vaso deve avere un po’ di terriccio, sabbia e ghiaia e non deve essere bucato. Non annaffiatele se non quando cominciano a raggrinzirsi o il terreno è asciuttissimo: con un piccolo vaporizzatore spruzzate la superficie del terreno. La luce non deve essere mai diretta. D’inverno tenetele lontano dai termosifoni ed evitate gli spifferi, d’estate arieggiate spesso le stanze.

Contro le zanzare!

Il geranio è una pianta africana, vive al caldo, ha bisogno di tanto sole e poca acqua. Dura nel tempo pur con il clima attuale e il surriscaldamento. Per di più fa da repellente e allontana le zanzare (alcuni gerani hanno le foglie che profumano di menta, gelsomino, limone). Chi abita al Sud o dove c’è un clima tropicale dovrebbe tenerlo a mezz’ombra o all’ombra, mentre nel resto d’Italia può stare tranquillamente al sole. Consiglio di comperare gerani di prima coltivazione e non quelli che sono stati riprodotti e moltiplicati molte volte perché rischiano di essere pieni di malattie, stanchi e deboli. I vasi devono avere i buchi sul fondo. Questa è una pianta abituata a non bere, va annaffiata moderatamente, bisogna solo mantenere il terreno fresco, meglio se nel vaso sono mescolate terra argillosa (che trattiene l’acqua) e terra di bosco.

Migliora l’aria

Un’altra pianta da interno (che d’estate si può mettere fuori, ma all’ombra) è il Ficus Elastica, detto anche albero della gomma o del caucciù. È considerato portafortuna e simboleggia la prosperità. Ama il caldo e ha bisogno di tanta luce che, però, non deve essere diretta. D’inverno va posizionato vicino alla finestra, stando attenti che non ci siano ristagni di acqua nel vaso e correnti d’aria. Purifica l’ambiente circostante e allo stesso tempo è “ecologico” perché consuma poca acqua. L’azione purificante avviene grazie alle sue foglie che sono molto larghe e composte da un tessuto coriaceo (ovvero poco traspirante), cosparso di peli piccolissimi e invisibili con cui riesce a catturare le impurità e a disattivarle quindi nel terreno.

Antismog

Anche l’orchidea è nostra amica: simboleggia l’amore ed è sempre un bel regalo da fare a una persona speciale, ma soprattutto purifica gli ambienti carichi di elettromagnetismo, prodotto dagli elettrodomestici e dai dispositivi wireless. Non si ammala e non chiede acqua (anzi teme i ristagni), va annaffiata solo quando le radici diventano di colore grigiastro o grigio cenere. In quel momento, quindi, basta tenere il vaso immerso per tre minuti nell’acqua e poi farlo gocciolare. Quando sfiorisce va potata all’altezza del secondo nodo del ramo per darle nuovo rinnovato vigore.

Il simbolo dell’italia

Se avete spazi grandi tenete in considerazione il corbezzolo. Oltre a produrre dei frutti buoni da mangiare (e per fare marmellate) assorbe molta anidride carbonica. Nel Risorgimento divenne il simbolo della bandiera d’Italia con il verde delle foglie (è un sempreverde), il bianco dei fiori e il rosso dei frutti (questi ultimi due sono presenti sui rami contemporaneamente perché fiorisce e fruttifica in continuazione). Ha bisogno di pochissima acqua e si adatta bene al caldo, è una pianta spontanea che si trova nei boschi (non ha bisogno di concime), ma si può anche tenere sul terrazzo o in giardino in piena luce. Al Nord nei mesi freddi di dicembre e gennaio è meglio che sia coperto con tessuto-non tessuto per evitare le gelate.

Se siete attenti alla voce

L’alloro “fa respirare” perché diffonde intorno oli volatili che purificano l’aria e sono molto utili per la gola. La sua funzione benefica si svolge catturando le polveri sottili e disgregandole nel terreno. La prova? Se si schiaccia una foglia si sente subito un buon profumo, mentre durante la giornata ogni pianta spande nell’aria una sottile fragranza che agisce nei polmoni. Con questo sempreverde si possono ricavare siepi strette; se invece si coltiva in vaso è preferibile scegliere un alberello grande e profondo, alto almeno 50 centimetri. Inoltre le sue foglie possono essere utilizzate per tisane contro il mal di pancia o in cucina per aromatizzare le zuppe e insaporire gli arrosti.

Colori così rilassanti

La Photinia con i suoi colori cattura l’attenzione, calma e rilassa, perché mostra sempre una varietà dal rosa al rosso, fino al verde, continuando a cambiare tutto l’anno. Spiego meglio: le foglie piccole sono verdi, poi diventano rosse all’improvviso. Questo perché sono ricche di antocianine, coloranti naturali che raccolgono sostanze impure dall’aria (come il gas serra) e nel frattempo rilasciano molto ossigeno. È una pianta adatta per comporre belle siepi o per costeggiare i nostri balconi: se messa in un vaso grande fa una bella macchia. È rustica e non ha pretese, ha bisogno di caldo e di pochissima acqua.

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