Grammy: Laura Pausini e gli altri italiani che lo hanno vinto
A poche ore dalla cerimonia di consegna del più importante riconoscimento della musica Usa, ripercorriamo le vittorie dei nostri cantanti e musicisti. I primi furono Domenico Modugno e Renata Tebaldi
Nel 1958 le case discografiche americane decisero di fondare un’Academy, composta esclusivamente da addetti ai lavori, allo scopo di premiare le migliori produzioni musicali dell’anno. Un riconoscimento che avesse per cantanti e compositori (ma anche parolieri, strumentisti, ingegneri del suono e altre figure professionali attive nel mondo della musica) la stessa importanza che l’Oscar ha nel cinema.
I primi Grammy (il premio è un piccolo grammofono), distribuiti su 27 categorie, furono consegnati a Los Angeles il 5 maggio 1959 in una serata che vide il trionfo di Domenico Modugno con “Nel blu dipinto di blu (Volare)”, proclamata Canzone e Singolo dell’anno. Quell'anno per noi trionfò anche Renata Tebaldi per la miglior performance solista in un album di musica classica. In seguito, l’Italia è tornata a vincere ancora grazie alla lirica (con Luciano Pavarotti e Cecilia Bartoli) e alle colonne sonore composte da Riz Ortolani, Ennio Morricone, Giorgio Moroder e ai remix dance di Benny Benassi. Li abbiamo raccolti in una gallery tutta da sfogliare.
Ennio Morricone ha vinto il Grammy per la miglior colonna sonora nel 1987 con The Untouchables
Il mezzosoprano Cecilia Bartoli condivide con Luciano Pavarotti il record di Grammy vinti da un artista italiano, ben cinque, conquistati tra il 1994 e il 2010
Giorgio Moroder ha vinto 4 Grammy, due dei quali nel 1983 per il miglior brano strumentale ("Love Theme from Flashdance") e la migliore colonna sonora ("Flashdance"). Nel 1997 ha vinto per Best Dance Recording ("Carry On" con Donna Summer) e nel 2013 per aver contribuito all'album dell'anno ("Random Access Memories" dei Daft Punk)
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