I consigli di Luca Sardella per l’albero di Natale

Vediamo come sceglierlo, come addobbarlo e come curarlo al meglio

Luca Sardella
7 Dicembre 2021 alle 08:24

Il conto alla rovescia è iniziato: una dopo l’altra, apriremo tutte le finestrelle del calendario dell’Avvento e tra poco faremo l’albero di Natale, simbolo delle Feste. Con i consigli di Luca Sardella, vediamo come sceglierlo, come addobbarlo e come curarlo al meglio.

L’abete rispetta l’ambiente

«Si stima che quest’anno gli italiani compreranno 13,5 milioni di abeti provenienti dai vivai» dice Sardella. «L’albero vero è la scelta più rispettosa per la natura perché questi abeti vengono coltivati appositamente: nessuna montagna, infatti, viene disboscata. E ogni pianta tolta viene subito rimpiazzata con un’altra. Per produrre un solo albero di plastica, invece, si impiegano dai 15 ai 20 chili di petrolio e nell’atmosfera vengono emessi ben 23 chili di anidride carbonica. È l’albero finto, insomma, quello che inquina».

Bianco oppure rosso

«Sono due le tipologie di alberi tra cui scegliere: l’abete bianco e l’abete rosso. Il primo ha i rami orizzontali con gli stròbili (il nome scientifico delle “pigne”) tutti in alto, non penduli, belli come candelabri» spiega Sardella. «Il secondo ha i rami primari, i più grossi, verso l’alto e quelli secondari verso il basso. Entrambi sono piante longeve e resistenti».

Il posto giusto dove metterlo

«Lontano dai termosifoni e, se possibile, vicino a una finestra» suggerisce Sardella. «Ricordiamoci di annaffiarlo ogni tanto. Il terriccio del vaso dev’essere sempre fresco, non asciutto né troppo umido. Lo capiamo mettendoci un dito dentro: se la terra scivola via veloce, è il momento di innaffiare». Il sottovaso con un po’ d’acqua per umidificare serve? «Sì, ma l’acqua non deve mai lambire direttamente le radici della pianta» avverte Sardella. «Riempiamo il sottovaso di sassi e poggiamo sui sassi il vaso dell’abete».

Sì ai Led, no alla neve spray

I fili di luci non fanno male all’albero. «Purché siano quelle piccole a Led, che fanno una luce bianca, come stelline» consiglia Sardella. «Da evitare, invece, le polverine glitter dorate e argentate che sono tossiche per la pianta, così come la neve artificiale in spray. Per l’effetto fiocchi di neve, piuttosto, usiamo dei batuffoli di cotone».

Addobbi creativi

Basta con le solite palline... «Io decoro l’albero con antiche stoffe, giocattoli di legno, ricordi di viaggio e vecchie foto di famiglia: tutti oggetti che raccontano una storia» dice Sardella. «Oppure faccio delle coroncine con le foglie di alloro e le bacche rosse, delle stelle con gli stecchi di cannella uniti con lo spago colorato, dei piccoli ventagli con l’agrifoglio e il pungitopo oppure con l’erica a ciuffetti».

E dopo il 6 gennaio…

«Non abbandoniamo l’albero per strada o dentro i cassonetti» raccomanda Sardella. «Ci sono gli appositi centri di raccolta in ogni Comune. Gli abeti possono vivere in vaso per periodi limitati. Chi ha un giardino, può scavare una buca e mettere dentro l’abete con tutto il vaso (non si piantano alberi in inverno). Agli inizi di marzo si tira fuori, si toglie il vaso e si mette a dimora nel terreno».

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