Oltre 9 milioni. Tanti sono gli italiani che, secondo le stime dell’Eurodap, l’Associazione europea disturbi da attacchi di panico, soffrono di insonnia. E d’estate aumentano per colpa di caldo, afa, zanzare, rumori… Andare a letto prima non sempre serve e spesso condanna a rivoltarsi tra le lenzuola per ore. E allora abbiamo chiesto consiglio a uno specialista, verificato il funzionamento dei vecchi rimedi, scovato nuove soluzioni e cercato che cosa, soprattutto in televisione, può aiutare a trovare il sonno o, almeno, a essere dei nottambuli sereni (Gigi Marzullo insegna). Buonanotte!
Gente sveglia
L’insonnia accomuna alcuni personaggi celebri: pare che Leonardo da Vinci dormisse solo 4 ore a notte (abbandonandosi a brevi pisolini durante il giorno), così come Alessandro Magno, Winston Churchill e Margaret Thatcher. Anche Luigi Pirandello era noto per le sue notti bianche, dormiva solo 3 ore, le stesse che forse hanno ispirato i capolavori di Van Gogh, altro insonne.
Nei film? È romantica
La mancanza di sonno ha segnato alcuni momenti indimenticabili della storia del cinema: chi non ricorda la mitica scena di "Harry, ti presento Sally…" in cui i due protagonisti, insonni, commentano al telefono le scene di “Casablanca”? Da una telefonata fatta nel cuore della notte nasce "Insonnia d’amore", fortunata commedia romantica del 1993 con Tom Hanks e Meg Ryan. Un altro grande classico del “cinema della notte” è "Lost in translation" di Sofia Coppola: Bob e Charlotte si conoscono e s’innamorano nel bar dell’hotel in cui alloggiano, vittime dell’insonnia che li accomuna in una notte solitaria in Giappone.
Marzullo: «Tranquilli, io ci sono sempre!»
Con cinque programmi dedicati ai nottambuli in terza serata su Raiuno (“Sottovoce”, “Settenote”, “Milleeunlibro”, “Cinematografo” e “Applausi”) confermati anche nella prossima stagione tv, Gigi Marzullo è l’indiscusso punto di riferimento dei telespettatori insonni. Che effetto le fa? «Se posso essere di aiuto e di conforto a chi passa le notti in bianco mi fa solo piacere. Per me è una soddisfazione: vuol dire che sono utile a qualcuno. Non si lavora solo per se stessi, ma anche per gli altri». Lei soffre d’insonnia? «Per fortuna no, mai presi sonniferi o camomille. Però vado a dormire tardi: guardo la tv fino all’una, l’una e mezzo». Dopo una cena pesante riesce a cadere tra le braccia di Morfeo? «No, infatti cerco di cenare presto e da anni mangio solo pesce e verdure. Più che il cibo, a volte, a farmi rigirare nel letto sono i pensieri ansiosi». C’è un incubo che la tormenta? «Perdere le persone care è il mio incubo peggiore». Per lei la notte porta consiglio o porta scompiglio? «Se c’è scompiglio, consiglio di farsi amica l’insonnia, che non va combattuta ma capitalizzata. Con tante letture, buona tv e, se possibile, qualche telefonata d’amore». di Giusy Cascio
In onda a tarda ora
La tv è da sempre l’amica più cara degli insonni. Oltre alle piattaforme in streaming come Netflix, sempre “accese”, ecco alcune proposte dei canali tradizionali. ● Raidue, fino al 28 luglio trasmette intorno alle 2.55 i Mondiali di nuoto. ● Su Canale 5 intorno alle 2 c’è Elisa di Rivombrosa e a seguire CentoVetrine fino al 26. ● Raiuno: oltre a "Sottovoce", alle 2 manda in onda un film, così come fa Rete 4 alle 4.30. ● Sul canale 146 c’è Rai Scuola (al posto della mitica Rai Edu): alle 3.20 c’è Dr. Jack Hill and Mr. Speech per imparare l’inglese.
Cinque consigli del medico
Perché d’estate dormire bene, per moltissimi, diventa una missione ancora più difficile? «Le condizioni stagionali tipiche dell’estate possono peggiorare le condizioni di chi soffre già di insonnia» conferma Paola Proserpio, neurologa del Centro di Medicina del sonno dell’Ospedale Niguarda di Milano. Ma quali sono i segreti per dormire meglio nella bella stagione? Ecco i suoi consigli. 1 - «Innanzitutto bisogna creare un ambiente tranquillo, silenzioso e buio per il buon riposo, evitando gli stimoli ambientali che potrebbero disturbare il sonno». 2 - «È importante fare una vita attiva e regolare anche durante le vacanze, provando a mantenere un ritmo sonno-veglia normale ed evitando di concedersi troppi “sonnellini” nel corso del giorno». 3 - «Se la sera proprio non si riesce a dormire, è meglio alzarsi e dedicarsi ad attività rilassanti piuttosto che restare a letto e sforzarsi di indurre il sonno». 4 - «Bisognerebbe mantenere uno stile alimentare sano, evitando le cene a base di cibi poco digeribili». 5 - «Infine bisogna limitare l’assunzione di bevande alcoliche, che inducono al sonno ma determinano un risveglio precoce».
Il telefonino non aiuta certe app invece sì
Secondo un recente studio dell’Istituto olandese di neuroscienze, la luce blu emessa da smartphone e tablet è una delle cause dei disturbi del sonno sempre più frequenti, specie tra i giovanissimi. Inaspettatamente però un aiuto concreto per chi fatica ad addormentarsi può arrivare proprio dai cellulari. Da poco infatti sono state messe a punto delle app che aiutano a migliorare la qualità del sonno (o almeno così promettono): tra queste, “Sleep genius”, che prende in prestito il metodo della Nasa per far addormentare gli astronauti nello spazio, e “Pzizz”, un’app per “spegnere i pensieri” e dormire bene e che ha tra i propri fan J. K. Rowling, l’autrice della saga di Harry Potter.
Non contate le pecore
I rimedi tradizionali per conciliare il sonno servono? Dipende. Secondo i ricercatori di Oxford, per esempio, contare le pecore non funziona: è un’attività “troppo noiosa” e troppo lontana dal nostro stile di vita. Leggere un bel libro invece serve, purché non sia per lavoro. Anche la camomilla fa il suo dovere, insieme agli infusi a base di passiflora, melissa e valeriana. Infine rilassa diffondere il profumo della lavanda in camera da letto.
Settembre è un po’ come Capodanno: tutto ricomincia. Noi ci siamo rivolti a tre esperti di "Buongiorno benessere" e... con questi consigli ripartite alla grande