La Regina Elisabetta II celebra 70 anni di regno

Giubileo di platino: il super esperto di reali inglesi Antonio Caprarica ci racconta cosa aspettarci da quest’evento

2 Giugno 2022 alle 08:04

Da giovedì 2 a domenica 5 giugno, Londra e il Regno Unito saranno in festa per celebrare i 70 anni di regno di Elisabetta, la prima a raggiungere (a 96 anni compiuti il 21 aprile) il cosiddetto Giubileo di platino. Ci saranno parate, feste, una messa celebrativa e l’immancabile derby dei cavalli a Epsom Downs, ma anche un banchetto in contemporanea in ogni parte del Regno cui parteciperanno 60 mila cittadini. Ma che succederà a corte, già scossa dall’allontanamento di Harry e della moglie Meghan, ma anche di Andrea dopo gli scandali in cui è stato coinvolto? Lo abbiamo chiesto ad Antonio Caprarica, per anni corrispondente Rai da Londra.

Quanto si noterà l’assenza di tre membri reali ai festeggiamenti?
«La linea di Sua Maestà è quella di tenersi vicino solo i “working royals” (i membri che lavorano per la “ditta” di famiglia): né Harry né Andrea ci saranno. Questo vuol dire che non saranno accanto alla Regina sul balcone, nemmeno in tribuna alla parata d’apertura o alla funzione religiosa a Saint Paul. Ma Harry e Meghan, i Sussex (hanno ancora questo titolo), rimangono “membri molto amati della famiglia reale”, come ha dichiarato la Regina dopo l’intervista dei due a Oprah Winfrey lo scorso anno, tuttavia senza ruoli ufficiali».

E che ne sarà di Andrea?
«Lui è stato spogliato di tutte le sue funzioni anche di tipo militare. Rimane il prediletto della Regina, il cocco di mamma. E lo si è capito nella cerimonia a marzo in memoria del principe Filippo, a un anno dalla sua morte. Rompendo gli accordi protocollari che prevedevano il suo ingresso da sola a Westminster accompagnata dall’Arcivescovo di Canterbury, la Regina all’improvviso ha deciso di entrare con accanto il secondogenito: voleva riproporlo all’opinione pubblica in uno spirito di riconciliazione e perdono. La reazione però è stata feroce».

Carlo non sarebbe stato più adatto?
«Il protocollo imponeva che lei fosse seguita da Carlo e Camilla. Se Carlo avesse accompagnato la Regina, Camilla sarebbe rimasta da sola, scompaginando l’ordine delle precedenze e creando una complicazione. Invece Elisabetta così ha fatto infuriare gli alti dignitari di palazzo. Persino Carlo ha molto protestato anche perché lui ha voluto fortemente, forse imposto, l’estromissione del fratello dai ruoli pubblici».

Quindi come sarà composto il balcone che tutti ricordiamo?
«Oltre a Carlo, Camilla, William e Kate, ci saranno i duchi di Gloucester, cugini di primo grado di Elisabetta, probabilmente anche le figlie di Andrea e tutti i membri con funzione pubblica. Gli altri saranno fuori dai giochi, presenti alle cerimonie ma in veste privata».

Le cariche che sono state tolte a Harry e Andrea verranno ridistribuite?
«I titoli militari individuali sono persi, ma la presidenza di associazioni benefiche e il ruolo di Harry ereditato dal nonno, per esempio, di Capitano onorario dei Roayal Marines verrà riassegnato nella famiglia reale come i patronati, un centinaio. Anche il titolo di Duca di Edimburgo che era di Filippo è tornato al Principe del Galles (Carlo) come figlio maggiore, ma verrà retrocesso al fratello Edoardo, non ora ma quando Carlo diventerà Re e William sarà Principe del Galles».

Kate è amata dai sudditi?
«Prima di tutto dobbiamo abituarci a chiamarla Catherine perché non ama essere chiamata Kate. Lei è la punta di diamante della famiglia reale, dopo Elisabetta è la figura più popolare e luminosa della famiglia, che controlla con uguale perizia il mondo glamour delle cerimonie come quello della beneficenza. È a suo agio quando va a visitare i ricoveri per i senzatetto come quando appare accanto a Tom Cruise alla prima inglese di “Top Gun”».

Il ricordo di Diana aleggia ancora?
«È svanito, molti giovani inglesi non hanno idea di chi fosse. La sua memoria personale è appannata e anche un po’ compromessa dalla frattura fra i figli. Il 7 giugno esce il mio nuovo libro “William & Harry - Da inseparabili a nemici” (edito da Sperling & Kupfer, 19,90 euro, ndr) dove racconto tutto questo: il loro vincolo era straordinario e dava a entrambi una forza speciale. Rimane però il cambiamento radicale che la morte di Diana ha prodotto; inoltre dopo di lei a Elisabetta non è più venuto in mente di chiedere a nessuno dei parenti chi intendesse sposare. Anche se amore e regalità sono termini difficilmente conciliabili...».

Si riferisce a Meghan? È mai piaciuta ai Windsor?
«Lei piaceva alla Regina, l’ha accolta con una cordialità inedita, invitandola subito in famiglia a Natale del 2017, cosa che non si fa mai con le ragazze che non sono fidanzate ufficiali. Ma abbiamo capito che le logiche di corte e il potere dei funzionari sono lontani dalla vita dell’attrice americana. Valuteremo gli equilibri tra i componenti della famiglia reale nei giorni del Giubileo, che ricordiamo devono avere come priorità un grande omaggio a Elisabetta. Gli occhi devono essere tutti su di lei, staremo a vedere...».

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