Con il supporto di Unieuro e della Polizia di Stato, arriva una raccolta di storie di adolescenti in difficoltà, ma ricche di speranza
Chi è vittima di bullismo, per età e innocenza, non può capire di preciso cosa gli sia successo. Il più delle volte ne avrà consapevolezza dopo mesi o anni: insomma, capirà quando potrebbe essere troppo tardi. Chi ha subito violenze (verbali, fisiche) da coeatanei non sa dare un nome a quei fatti ma ne sentirà tutta l'oppressione, coltivando un senso di inadeguatezza che spesso non si scollerà di dosso per una vita intera.
#Cuoriconnessi vuole interrompere questa tragica catena di eventi: quello che vi stiamo per presentare non è semplicemente un libro, ma il risultato di un lungo lavoro realizzato da Luca Pagliari, storyteller da tanti anni impegnato in tematiche sociali e giovanili nelle scuole italiane con il prezioso supporto di Unieuro e della Polizia di Stato.
In occasione della giornata mondiale contro il bullismo del 7 febbraio, Unieuro distribuirà gratuitamente 200 mila copie nei suoi punti vendita. Nell'opera tanti ragazzi hanno deciso di testimoniare con le loro parole le problematiche di chi è stato vittima di cyberbullismo, la forma più attuale e pericolosa del fenomeno, perché si manifesta spesso con azioni anonime (attraverso canali virtuali) e con persone figlie di una generazione molto social ma poco sociale, quindi colpisce spesso persone senza una rete di aiuto.
Marco Titi, Direttore Marketing di Uniero racconta a Sorrisi: «Unieuro da sempre mette al centro delle sue iniziative l'importanza dell'elemento umano e crediamo che informare i giovani perché abbiano un atteggiamento responsabile nell'uso della tecnologia sia una tappa importante. Di certo non possiamo risolvere un problema così grande, ma il nostro è un aiuto concreto a informarsi e a non rimanere in silenzio».
Testimonial d'eccezione è Marco Sentieri, tra le Nuove Proposte del Festival con "Billy Blu", canzone che parla proprio di bullismo in modo chiaro e sincero: «Metà della canzone è raccontata dal punto di vista di una vittima» spiega «ma l'altra si riferisce proprio ai carnefici, perché è a loro che io voglio parlare». L'artista campano racconta un aneddoto molto interessante. «Da bambino sono stato vittima di bullismo e quelle ferite le sento ancora addosso nonostante ora sia grande e abbia due figli» dice «infatti durante la prima registrazione del brano, sono dovuto uscire perché ero in lacrime».
Nel libro #Cuoriconnessi non ci sono solo storie ma anche strumenti di espressione con delle pagine di diario da compilare con la propria storia e delle sezioni di testo per potersi esprimere e per riconoscere se si è vittime di bullismo, carnefici o magari testimoni. Per tutti c'è un modo di agire e questo è possibile con la forza della parola e del dialogo. La tecnologia è uno strumento fondamentale per fare cose meravigliose, ma il modo in cui si usa ne determina la pericolosità. Educare, sensibilizzare e sapere sono le "password di accesso" per una società migliore.