Lutto libero, il primo sorriso dopo la morte

In libreria la raccolta in cui 23 autori italiani, in altrettante storie brevi, rispondono alla morte con la vita. Donando il ricavato a Fondazione Ant

2 Marzo 2018 alle 12:05

Ci sono tanti modi per raccontare la morte, che si tratti della perdita di una persona cara o della fine di un amore. In Lutto Libero (Gelsorosso Casa Editrice) ventitré autori esorcizzano il loro lutto più grande in una raccolta di racconti piena di vitalità. Tutti insieme per un grande obiettivo: aiutare Fondazione Ant – realtà non profit che porta assistenza specialistica gratuita e domiciliare ai malati di tumore e alle loro famiglie (www.ant.it) con il ricavato del libro.

L’idea è di Cristiano Carriero, autore e storyteller, che è riuscito a coinvolgere, tra gli altri, Michele Dalai (FoxSport, Radio2), Matteo Caccia (Radio2), Roberto Venturini, Giuliano Pavone, Tommy Dibari, Fulvio Paglialunga (Raiuno), la nostra Giusy Cascio (Tv Sorrisi e Canzoni) e il pluripremiato vincitore di telequiz Ferdinando Sallustio (Passaparola). Dopo aver perso per un cancro mamma Anna, alla quale è dedicata la raccolta, Cristiano ha deciso che bisognava fare qualcosa per aiutare non solo Fondazione Ant, ma anche tutte le persone che devono superare un lutto.

«Quello che ho scoperto dopo una perdita così grave è che il miglior modo per superare la morte è la vita. Ci sono giorni difficili, in cui sembra impossibile poter tornare a sorridere. Ma è il primo sorriso il momento chiave. È come se in quel momento – dice Cristiano Carriero - ti domandassi se davvero è possibile poter tornare a ridere di gusto, ad emozionarsi per le cose terrene, a fare l’amore. E quando scopri che sì, è possibile, quello è il momento in cui stai rispondendo alla morte con la vita. Ho chiesto di raccontare questi momenti agli autori di Lutto Libero. E tutti l’hanno fatto meravigliosamente. Dovevamo essere in dieci, ma ho trovato talmente tanta disponibilità che ad un certo punto, non so come, siamo diventati ventitré». In copertina, illustrazione da Francesco Poroli (Sportweek, Corriere della Sera), un teschio da cui nascono dei fiori. L’immagine viene dalla simbologia messicana: dalla morte può rinascere la vita. Ed è un disegno molto simile a quello che Cristiano si è tatuato sul braccio per ricordarsi le difficoltà, ma anche la rinascita.

La parola d’ordine non è “morte” ma attaccamento alla vita. Un attaccamento terreno, catartico, certamente liberatorio. Per chi l’ha scritto, ma soprattutto per chi lo leggerà.

Storie di:
Ezio Azzollini, Donato Barile, Matteo Bianconi, Matteo Caccia, Ilaria Calamandrei, Cristiano Carriero, Giusy Cascio, Michele Dalai, Tommy Dibari, Fabio Fanelli, Virginia Gaspardo, Marco Maddaloni, Marco Napoletano, Giulia Olivi, Fulvio Paglialunga, Giuliano Pavone, Claudio Pellecchia, Lucia Perrucci, Alessandro Piemontese, Francesco Poroli, Ferdinando Sallustio, Ivan Tabanelli, Roberto Venturini.

Prefazione del sociologo Andrea Fontana.
Illustrazione in copertina di Francesco Poroli.

Prezzo di copertina: 12 euro
(il ricavato sarà devoluto ad ANT, www.ant.it)

In libreria dal 28 febbraio

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