Luca Sardella: «È autunno: venite a passeggiare con me»

Il conduttore ci suggerisce come godersi al meglio la stagione dai colori più romantici... in sette tappe (e un brindisi finale)

Luca Sardella
7 Novembre 2019 alle 16:53

Non si può far passare l’autunno senza aver ammirato tutte le sue meraviglie. Parola di Luca Sardella, che consiglia anche ai nostri lettori tre “posti del cuore” dove farlo. «Al Nord, sui colli che circondano Asiago; al Centro, sulla Maiella, in Abruzzo; al Sud, nel Gargano, per una “scorpacciata” di violette e ciclamini spontanei» dice il conduttore. «Ma ogni luogo è ricco di natura. Potrete assaporare così la bellezza dell’autunno. Basta una passeggiata insieme a me. In sette tappe».

Prima tappa
«Consiglio di partire presto, all’alba, per godere al meglio la brillantezza dei colori autunnali. La luce inclinata del sole vi permetterà di ammirare sia il gioco dei raggi tra le foglie (quando l’avete di fronte) sia le sfumature che dona ai pendii (quando l’avete alle spalle). Con il sole alto il paesaggio è sempre bello, ma più uniforme».

Seconda tappa
«Ora avvicinatevi alle foglie e assaporate la sinfonia di colori che le decorano e le rendono ognuna diversa dall’altra: è quello che gli inglesi chiamano “foliage”. A proposito: molti pensano che il rosso e il giallo siano i primi segni della marcitura della foglia. Niente di più sbagliato! In realtà sono le antocianine, gli stessi pigmenti che colorano la frutta e che sulle foglie sono presenti tutto l’anno, ma in estate vengono coperti dal verde della clorofilla».

Terza tappa
«Ogni pianta ha la sua tonalità e un esperto le sa riconoscere anche da lontano. La mia preferita in questa stagione è il castagno, con quelle splendide tonalità arancioni che tendono al bruno. Per non parlare della raccolta di castagne che potrete fare, ideali per darci l’energia che ci serve a combattere gli acciacchi autunnali (ma sono molto caloriche). Inoltre hanno un effetto antidepressivo e aiutano la concentrazione. I loro ricci invece sono perfetti da ardere nel camino».

Quarta tappa
«Chi non si rassegna alla perdita di gerani, rose, begonie... può consolarsi: anche l’autunno offre belle
fioriture. Basta andare nei posti giusti per ammirare distese di viole e ciclamini, crochi e corbezzoli, erica e solanum, ellebori e... cavoli! Sì, i cavoli ornamentali sono perfetti per rallegrare parchi e giardini».

Quinta tappa
«A questo punto però devo farvi una raccomandazione: non staccate rami, fiori o foglie. Per le piante è un vero shock che le costringe a usare le già declinanti energie dell’autunno per riparare la ferita. Un vero amante della natura le foglie le accarezza, non le strappa!».

Sesta tappa
«Dopo il castagno un altro principe dell’autunno è il noce, con le sue sfumature gialle e arancioni. La raccolta delle noci è un’altra delizia di questa stagione. Ricordate, però, che non vanno staccate dai rami ma raccolte da terra. Liberatele dalla parte esterna (il mallo) che deve essere già ricca di fenditure, e non lavatele perché si rischia la formazione di muffa. Semmai sfregatele per togliere terra e polvere. Meglio indossare i guanti, però, per non far annerire le mani!».

Settima tappa
«Da quanto state camminando? Spero almeno da mezz’ora... Se volete fare del bene anche alla vostra salute, vi consiglio di tenere un passo abbastanzza veloce, circa 100 passi al minuto, respirando profondamente col naso l’aria umida del bosco che è un vero toccasana per i nostri polmoni. Portatevi dietro una bottiglia d’acqua e bevete spesso, a piccoli sorsi, per essere sempre idratati. L’ideale sarebbe fare una passeggiata come questa due volte alla settimana».

E all’arrivo...
«Una volta a casa, potete ristorarvi dalla fatica e completare il vostro viaggio nel benessere con un altro dono che la natura ci fa in autunno: l’uva! Lo sapevate che già i greci e i romani si curavano con l’ampeloterapia, una dieta basata completamente su questo frutto? L’uva, soprattutto quella rossa, contiene polifenoli e in particolare il resveratrolo, sostanze che combattono i radicali liberi, quelle molecole che danneggiano i tessuti e il Dna delle cellule. Inoltre l’uva aiuta a purificare l’intestino e il fegato. Ricordatevi però che è zuccherina, quindi controindicata nelle diete ipocaloriche o se soffrite di diabete. E poi magari continuate il vostro giro al tramonto tra i vigneti: anche loro in autunno sono una vera sinfonia di colori!».

I consigli Luca Sardella per le piante di casa, gli orti e i balconi

Spesso l’autunno porta dubbi a chi ama le piante. Ecco i consigli di Luca Sardella.

Annaffiare o no? Dipende dal grado di secchezza dell’aria e del terreno. Se sono già umidi, bisognerà ridurre drasticamente le annaffiature o rischierete di far marcire le radici.
Piantate e coltivate cime di rapa, broccoli, sedano e finocchi: sono gli ortaggi che crescono meglio in autunno. E poi i cavoli, che vi consiglio di tagliare a listelle sottili e mangiare crudi in modo da non perdere le loro preziose sostanze. In più aiutano le difese naturali dell’organismo.
Le piante da proteggere Aranci, limoni, melograni, ibiscus, soprattutto al Nord, vanno protetti dal freddo in arrivo ricoprendoli di tessuto/non tessuto traspirante. Mentre sulle radici mettete paglia o segatura. Ed è ora di riportare in salotto ficus, iucca, stella di Natale e le altre piante da interno che avete messo sul balcone per la bella stagione.
Potate le rose Se ormai sono sfiorite, è il momento giusto.
Non in camera da letto L’unico posto della casa dove è meglio non avere piante a foglia larga è vicino al letto, perché nella notte consumano ossigeno. Ma qui viene il bello: potete invece tenere in camera le piante grasse, che anzi favoriscono il sonno. Lo abbiamo scoperto io e mia figlia...
Attenti ai termosifoni Non posizionate le piante vicino a fonti dirette di calore (come termosifoni o lampade) e cercate per quanto possibile di tenerle tutte insieme: così si rafforzeranno creando un microclima salubre sia per loro sia per voi.

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