Quando il vino diventa un vero spettacolo

Sono tantissimi i personaggi famosi che si sono dedicati alla viticoltura e noi ve li raccontiamo

1 Ottobre 2024 alle 08:20

Gerry Scotti? Una Barbera dell’Oltrepò Pavese. Gianna Nannini? Un Rosso Toscano. E Sting? Un Sangiovese. No, non stiamo facendo il gioco del “Se fosse un vino che vino sarebbe?” ma parliamo dei vini che producono. Già, perché la passione per la viticoltura non è esclusiva di Al Bano (ottimo il suo “Platone”) e Bruno Vespa, di certo tra i più noti personaggi che amano dedicarsi alle vigne, ma sono tantissimi i volti noti della musica, del cinema e della tv che hanno investito nel mondo del vino.

E ci sono anche...

Sono un omaggio al padre Ugo quelli prodotti da Gianmarco Tognazzi, che portano nomi ispirati al film “Amici miei”: “Tapioco”, “Come se fosse”, “Antani” e “Il conte Mascetti”. L’attore si è lanciato nel mondo vinicolo dando un’identità ironica a La Tognazza, a Velletri (Roma), che utilizza i terreni della prima azienda agricola fondata dal papà nel 1969.

Joe Bastianich, ex giudice di “MasterChef”, musicista e ristoratore, nei primi Anni Duemila ha acquistato una tenuta a Cividale del Friuli (UD) dove produce vini che rappresentano un’attualizzazione della tradizione friulana, come il “Vespa Bianco” e il “Vespa Rosso” (qui, però, Bruno Vespa non c’entra). Il più apprezzato è un rosso: il “Calabrone”.

La Fattoria Fazzuoli produce vino e olio in Toscana dal 1868, sulle balze del Valdarno, dove s’incontrano i confini delle province di Firenze, Siena e Arezzo. Dal 1995 Federico Fazzuoli, con la moglie Anita e i figli, produce secondo le regole dell’agricoltura biologica.

L’attrice francese Carole Bouquet ha scelto da anni di vivere sull’isola di Pantelleria, dove realizza un delizioso Passito (“Sangue d’oro”), già premiato come Miglior vino italiano prodotto da uno straniero e insignito dei quattro grappoli della prestigiosa guida Bibenda.

Citazione, infine, per Johnson Righeira (Stefano Righi), che con la sua Kottolengo produce una piccola quantità di bottiglie di un Erbaluce dal nome bizzarro: “Kutu”, ovvero “stupido” in dialetto canavese.

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