Roberto Burioni: «Come far scomparire il Covid dalla Terra»

Ecco cosa ha detto il grande virologo nella sua “lezione” da Fabio Fazio a "Che tempo che fa"

Roberto Burioni a "Che tempo che fa"
29 Aprile 2021 alle 17:47

La domenica, da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, il virologo Roberto Burioni dedica uno spazio di informazione al Covid-19. Le sue “lezioni” sono tra le più attese in tv, perché con il suo stile semplice e chiaro e il suo tono rassicurante scioglie dubbi, smaschera false notizie, spiega i tanti aspetti legati alla pandemia nel nostro Paese e non solo.

Nella puntata di domenica 18 aprile, il professor Burioni ha fatto il punto sulla situazione attuale e ha spiegato qual è la strategia per debellare definitivamente questo virus. «La domanda che tutti ci facciamo è: riusciremo a liberarci del Covid o dovremo conviverci per sempre?» dice Burioni. E ancora: «Dovremo vaccinarci ogni anno oppure una vaccinazione basterà per sempre? La risposta a queste domande purtroppo non c’è. Chi vi dà una risposta oggi, fa previsioni che lasciano il tempo che trovano. Vediamo però come sarebbe possibile eliminare per sempre il virus che causa il Covid dalla faccia della terra».

Ecco qui sotto alcuni stralci del suo intervento (ringraziamo Fabio Fazio e lo staff di “Che tempo che fa” per la gentile concessione).

La prima cosa che serve

Un vaccino efficace, che deve non solo evitare la malattia, ma anche ostacolare la trasmissione.

Attenzione però, perché questa parola «efficace» non significa “in grado di eliminare la malattia o di evitarla”. Un vaccino è efficace in questo caso quando riesce a ostacolare la trasmissione. Per esempio il vaccino contro il tetano, che è efficacissimo, non ostacola la trasmissione perché l’uomo non ha alcun ruolo nella trasmissione della malattia: i nostri pronipoti e i pronipoti dei pronipoti dovranno sempre vaccinarsi contro il tetano perché non sarà possibile liberarsene. Nel caso del Covid-19 abbiamo dei vaccini molto promettenti. È passato poco tempo, perché è da poche settimane che abbiamo tante persone vaccinate, però alcuni dati sono incoraggianti e ci fanno pensare che in questa parte della guerra al Covid potremo avere successo.

E inoltre...

Non devono sorgere varianti virali in grado di sfuggire al vaccino.

Cosa succede se viene fuori una variante che riesce a sfuggire al vaccino? Ci sono dei virus che sono dei campioni nello sfuggire al sistema immunitario, per esempio il virus che causa l’Aids, l’Hiv: contro di lui un vaccino non siamo riusciti a metterlo a punto. Poi però ci sono tanti altri virus che invece ai vaccini non riescono a sfuggire, per esempio il virus del morbillo o della poliomielite. Noi non sappiamo cosa farà questo virus, perché è ancora da poco tempo che abbiamo il vaccino disponibile. Però possiamo cominciare a vedere qual è la situazione attuale. Per ora questo Coronavirus sembra non riuscire a sfondare la barriera dell’immunità dei vaccini più efficaci. Per cui anche in questa parte di battaglia contro il Covid la situazione al momento è promettente. Non sappiamo quanto durerà questa protezione, però basterebbe in quel caso fare un richiamo. Aspettiamo e lo sapremo presto.

Altro fattore decisivo

Non devono esserci serbatoi animali in grado di infettare l’uomo.

Questo elemento non è per niente scontato ed è molto importante quando si tenta di sconfiggere un virus: se il virus infetta un animale e poi ritorna all’uomo, è molto difficile eliminarlo. Prendiamo l’esempio del virus dell’influenza, che infetta i maiali, poi i polli, poi gli uccelli migratori, poi di nuovo i maiali e poi ritorna all’uomo. Voi capite che è impossibile eliminare questo virus con la vaccinazione, per cui anche in questo caso i pronipoti dei nostri pronipoti dovranno continuare a convivere con l’influenza. E il Covid-19? Noi sappiamo che questo virus infetta cani, gatti, leoni, talvolta facendoli anche ammalare, ma non ci sono prove di animali che abbiano infettato l’uomo, con una eccezione: il visone. I visoni sono stati in grado di infettare gli uomini dopo essere stati infettati a loro volta dal virus. C’è da dire che il contatto tra uomini e visoni non è così frequente, se non negli allevamenti, quindi è una situazione per ora non disastrosa. E anche in questo caso promette bene. Per concludere c’è una considerazione da fare. Se anche queste tre condizioni si verificassero in maniera ottimale, rimarrebbe l’ultima, fondamentale: per far sparire il virus dalla faccia della terra...

Vacciniamoci tutti!

Quando sostengo che dobbiamo vaccinarci tutti non significa solo tutti gli adulti, e tutti i bambini. Non significa tutti gli italiani e tutti gli europei... Significa proprio tutti gli esseri umani che abitano questo pianeta. Per questo ricordiamoci in futuro che dare i vaccini ai Paesi meno fortunati di noi è un gesto di generosità del quale beneficeremo tutti tantissimo. Col vaiolo è successo proprio così: tutti hanno collaborato, uniti in questo sforzo, e il risultato è stata una pergamena che il 9 dicembre 1979 è stata firmata a Ginevra da tutte le autorità sanitarie del mondo, nella quale si dice: “Il vaiolo è scomparso per sempre”. Speriamo allora di vedere presto una pergamena come questa anche per il Covid-19. Nel frattempo, state attenti, prendete le dovute precauzioni e vaccinatevi.

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