Si chiude il «Cartoons on the bay 2017» a Torino. Ecco tutti i vincitori

È terminato il Festival dell'animazione cross-mediale e della tv dei ragazzi. L'Italia vince la nuova sezione lungometraggi con «Iqbal: bambini senza paura»

8 Aprile 2017 alle 21:05

Il lungometraggio debutta a «Cartoons on the Bay» ed è la produzione italiana «Iqbal: bambini senza paura» di Michel Fuzellier e Babak Payami, prodotto da Gertie, 2D3D animations, Montparnasse Production, ad aggiudicarsi il primo premio nella nuova categoria «Animated Feature Films», assegnato da una giuria specializzata: Steve Della Casa, Stefano Gorla, Thomas Martinelli, Roberto Davide Papini e Giovani Russo. Secondo i giurati, l’opera ha il coraggio di «affrontare in maniera poetica e incisiva il dramma dello sfruttamento del lavoro minorile partendo da una vicenda realmente accaduta. Un’opera particolarmente preziosa in un momento in cui in tante parti del mondo l’infanzia è vittima di violenza sfruttamento e povertà estrema».
Nella stessa sezione, premiata per la miglior sceneggiatura e la miglior regia «Your name» di Makoto Shinkai per la giapponese CoMix Wawe Films, che narra la storia di due adolescenti, una che vive in campagna e uno che vive in città.

Doppio riconoscimento - migliore animazione e miglior colonna sonora - per «Ethel and Ernest» produzione inglese, disegnata a mano, di Lupus Films e firmata da Roger Mainwood: due londinesi comuni alle prese con grandi cambiamenti sociali.

Nelle altre sette categorie, giudicate dalla giuria internazionale composta da Caterina Gonnelli, Helene Juguet, Sayoko Kinoshita, Alison Norrington e Fusako Yusaki, vincono due produzioni francesi e salgono sul gradino più alto del podio anche Italia (che doppia il successo tra i lungometraggi), Polonia, Svizzera, Giappone e Singapore.

Nella categoria TV Series Preschool vince la serie «Yo Yo» di Stefania Gallo e Ernesto Paganoni con la direzione artistica di Ugo Nespolo, una produzione Rai Fiction, Show Lab, Grid Animation (Belgio) e Telegael (Irlanda). «Le forme, i colori, l’essenzialità nell’uso del 3d, l’immediatezza del movimento rendono questa serie estremamente godibile per i più piccoli anche in una fruizione autonoma»: questa la motivazione.
Nelle Kids TV Series si impone «The Oddbods Show» prodotta dalla One Animation di Singapore e diretta da Ehud Landsberg: «Una regia efficace, scrivono i giurati, che valorizza un linguaggio tipicamente cartoon, un character design accattivante, in una solida struttura narrativa».
Nella categoria Teens 12+ TV Series prevale la Polonia con «Ant gets married», prodotta da Animoon e firmata da Michal Poniedzielski: «Un'animazione essenziale che offre uno spaccato di vita, una riflessione sulla solitudine della vita moderna, che suscita immediata identificazione con la protagonista fino ad un sorprendente ed energico finale» è la motivazione.
Francia medaglia d’oro nella categoria TV Series Live Action/Hybrid dove vince «Big world of little worries» prodotta da Vivement Lundì! e diretta da Isabelle Lenoble e Julien Leconte: «Un’idea molto originale con forti richiami al quotidiano, espressa attraverso una fluida interazione tra live action e animazione dei personaggi e un intreccio narrativo sorprendenti».
Anche la categoria TV Pilots parla francese: vince «A Selfie», firmata da Bruno Desraisses e prodotta da Savoir FER. Per la giuria è «un concetto semplice che si appoggia alle regole del cartoon classico, un universo e un protagonista ben definiti, propizi a una comicità diretta che stigmatizza un tic contemporaneo».
Migliore Short Film è lo svizzero «Ariadne’s Thread» di Claude Luyet, prodotto da Studio Gds. «Questo cortometraggio presenta una storia semplice: in modo elegante e in pochi minuti, inquadrando un’unica scena, riesce a raccontare con poesia una intera vita e ci fa provare una emozione profonda».
Nella categoria Interactive Media, infine, è «The Legend of Zelda: Breath of the Wild» a salire sul gradino più alto. Il videogioco prodotto dalla giapponese Nintendo e firmato da Hidemaro Fujibayashi è stato premiato «per aver presentato con ottima sintesi un universo fantastico allo stesso tempo autentico e visivamente sofisticato, un personaggio affascinante, un percorso di ricerca pieno di avventura».

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