Che cos’è il “Metaverso” di cui tanto si parla?

Piccola guida a un mondo che affascina aziende, appassionati e anche molti artisti dello spettacolo

20 Ottobre 2022 alle 08:22

Forse avete visto un nuovo spot sul “Metaverso” o sentito parlare di aziende e artisti che “sbarcheranno nel Metaverso”. Ma il discorso resta sempre un po’ fumoso (soprattutto per chi non ha accesso a questa tecnologia). Siete curiosi? Ecco una piccola guida per chiarirci le idee.

Ma che cos’è questo “Metaverso”?

È un mondo artificiale e “immersivo” in tre dimensioni.

Dove si trova il Metaverso?

Su Internet.

Esiste solo un Metaverso o ce ne sono tanti?

Ce ne sono tanti, perché ogni azienda può creare la sua piattaforma e il suo mondo virtuale. Però il fatto che Mark Zuckerberg abbia chiamato la sua società Meta, e ora proponga il “suo” Metaverso, ha creato un po’ di confusione. L’ambizione di Meta è che la sua diventi un giorno la piattaforma dominante (come oggi lo è Google tra i motori di ricerca). Ma non è detto che succederà.

Che cosa vedo quando entro nel Metaverso?

Avrete la sensazione di essere dentro un mondo virtuale che vi circonda da tutti i lati, ovunque guardiate. Per questo si dice “immersivo”.

Come faccio per entrare nel Metaverso e “visitarlo”?

Serve un visore VR (virtual reality, ossia realtà virtuale). In commercio ce ne sono di vari tipi e costano da 200 a 2 mila euro (alcune piattaforme sono parzialmente visitabili anche via web, ma si perde tutto l’effetto “immersivo”).

Gli altri mi vedono?

Sì, vedranno il vostro “avatar”, un personaggio digitale che ognuno crea per entrare nel Metaverso. L’avatar può assomigliarvi in modo “realistico” o essere simile a un cartone animato.

E io mi vedo?

Se scegliete la visualizzazione in terza persona vedrete il vostro avatar da fuori, come fosse il personaggio di un film. Se scegliete quella in prima persona sarete “immersi” nel mondo virtuale proprio come in quello reale. Ma potrete comunque vedere le vostre mani, per esempio per toccare oggetti.

Come faccio a muovermi nel Metaverso?

Ogni visore VR ha (almeno) un sensore di movimento e un “eye-tracker”. Il primo “capisce” i movimenti che fate con la testa e con il corpo. Il secondo legge i movimenti delle pupille, cosicché se guardate a destra, vedrete cosa c’è alla vostra destra nel Metaverso. Per camminare nel Metaverso userete i controller, simili ai comandi di un videogioco. Non potete camminare davvero: un po’ perché avreste bisogno di sensori anche alle gambe, ma soprattutto perché andreste subito a sbattere in mobili e pareti della vostra stanza!

Posso toccare gli oggetti nel Metaverso? Per esempio tirare calci a una palla?

Solo come lo potreste fare in un videogioco. Vedrete il vostro avatar calciare una palla o afferrare una bottiglia, ma non avrete la sensazione di farlo veramente. Per quello servirebbero “tute sensoriali” (o almeno guanti) che ancora non esistono in commercio. È uno scenario del futuro.

Posso baciare una persona nel Metaverso?

Come sopra: avrete l’illusione ottica di farlo, ma non la sensazione reale.

Quanto mi costa fare un giro nel Metaverso?

Di solito l’accesso ad almeno una piattaforma è compreso nel prezzo del visore VR. Poi succede come nei videogiochi: se si vuol fare qualcosa di speciale (andare a un concerto, comprare un vestito) lo si paga a parte.

È vero che posso comprare terreni e costruire palazzi nel Metaverso?

Sì, se la piattaforma lo consente. Per alcuni esperti, queste proprietà virtuali potrebbero acquistare sempre più valore man mano che il Metaverso diventa più popolare. Per molti altri si tratta di una “bolla” speculativa. Il nostro consiglio? Prima di spendere somme importanti pensateci molto bene...

Ma davvero un giorno andremo a scuola o dal medico nel Metaverso?

Per ora non succede (tranne che per iniziative isolate e “sperimentali”). Per il futuro molti lo sognano. Ma qui entriamo nel mondo delle ipotesi. Se non della fantascienza.

Volendo, posso già incontrare i colleghi in una riunione virtuale nel Metaverso?

Sì. Bisogna però che tutti abbiano un visore VR e accesso alla stessa piattaforma. Vi ritroverete in una stanza virtuale, che potrete anche personalizzare. Un po’ come una riunione su Zoom, ma in 3D e “immersiva”.

Se vado a un concerto nel Metaverso cosa vedo? L’artista “vero”? O in stile cartoon?

Dipende dalle impostazioni scelte dagli organizzatori e dalla piattaforma.

Ma questo Metaverso è una cosa nuova?

Sì e no. No, perché gli esperimenti di creare mondi virtuali esistono da almeno 20 anni. “Predecessori” illustri sono Second Life e i videogiochi come Fortnite. La novità è che oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante, e un colosso come Meta sta investendo somme gigantesche nel mondo virtuale (anche perché produce e vende il suo modello di visore VR).

C’è un film o una serie che posso guardare per avere un’idea dei mondi virtuali?

C’è la serie “Upload” su Prime Video, che immagina un Metaverso creato per permettere alle persone di incontrare i loro cari dopo che sono morti (e a questi ultimi di “vivere in eterno”... pagando una modesta cifra!). Oppure il film “Ready player one” (lo trovate su Netflix) di Steven Spielberg.

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