WhatsApp compie 10 anni, che idea geniale

L'applicazione ha rivoluzionato la vita e le abitudini di milioni di persone, diventando uno strumento quasi irrinunciabile

La classca notifica di WhatsApp
25 Ottobre 2019 alle 17:05

Forse non ve ne siete mai resi conto, ma ogni giorno lo controllate almeno 23 volte. Che sia per leggere le battute degli amici, per guardare le foto dei vostri figli, per controllare gli appuntamenti del gruppo della palestra o per lavorare, ormai WhatsApp ha rivoluzionato la vita e le abitudini di milioni di persone, diventando uno strumento quasi irrinunciabile. Proprio quest’anno l’applicazione compie dieci anni.

Chiamate o messaggi: è gratis
Partiamo da un punto chiave. In WhatsApp oggi è tutto gratuito, dall’app stessa ai servizi che offre. Per utilizzarla è necessario essere collegati a una rete wi-fi oppure essere connessi a Internet (per cui serve un abbonamento). Le funzionalità sono essenzialmente due, seppur con diverse sfumature: inviare messaggi o fare telefonate. Per quanto riguarda la messaggistica, oltre ai semplici testi (l’equivalente degli sms), si possono anche spedire foto, video, messaggi vocali e documenti. Ci sono, poi, le chiamate che possono essere “classiche” oppure videochiamate, ossia con la possibilità di vedere il vostro interlocutore.

Nacque quasi per caso
I due fondatori sono Jan Koum e Brian Acton. Ex impiegati del sito Yahoo!, avevano cercato di andare a lavorare per Facebook ma erano stati scartati. Così nel 2009 decisero di sviluppare WhatsApp che, ironia della sorte, fu comprata proprio da Facebook cinque anni dopo. L’azienda venne fondata a febbraio del 2009, ma dopo poche settimane Koum voleva abbandonare viste alcune difficoltà tecniche. L’amico e collega Acton, tuttavia, lo convinse ad aspettare. Ebbe ragione: nel giro di quattro mesi WhatsApp aveva già raccolto 250 mila utenti.

Tanti auguri
Inizialmente, WhatsApp era disponibile solo in una versione “beta”, cioè non definitiva. Quella finale arrivò a novembre del 2009: proprio dieci anni fa. Per sostenere le spese iniziali Acton chiese l’aiuto di cinque ex colleghi di Yahoo! Il budget iniziale era di 250 mila dollari. Facebook poi l’ha comprato per oltre 19 miliardi di dollari.

La nascita delle spunte
Nel 2014 nascono le discusse spunte blu che permettono di vedere se un messaggio è stato letto. Da allora sono diventate il vero incubo delle persone ossessionate dall’idea di essere certe che le loro parole siano state lette.


Viaggio attorno al mondo
Gli utenti attivi di WhatsApp oggi sono circa 1 miliardo e 600 milioni: 340 milioni di questi sono indiani, la nazionalità più rappresentata in assoluto. L’applicazione è diffusa in circa 180 Paesi, ma è vietata in alcuni Stati come Cina, Corea del Nord, Cuba, Iran, Siria ed Emirati Arabi. In Italia lo usano con regolarità quasi 33 milioni di persone.

Miliardi di messaggi ogni giorno
Quotidianamente vengono inviati oltre 65 miliardi di messaggi e sono effettuate più di 55 miliardi di chiamate.

Un ufficio piccolo piccolo
Ma per far funzionare una struttura così quanto personale è necessario? Meno di quanto possiate immaginare: sono appena 55 gli impiegati negli uffici di WhatsApp in California, di questi 32 sono ingegneri.

Occhio allo Stato
Da qualche tempo WhatsApp ha anche una funzione “Stato” in cui, sul modello delle storie di Instagram, potete condividere per 24 ore una fotografia. Cliccando sopra l’immagine potrete anche controllare chi l’ha vista: basta schiacciare il piccolo occhio che compare ai piedi della foto.

Qualche trucco che (forse) non conoscete

1. Dovete appuntare un messaggio? Tenendolo premuto, si aprirà un menu: cliccando su “Importante” verrà salvato. Per ritrovarlo cliccate in alto sul nome del contatto o del gruppo e aprite la cartella.

2. Premendo una notifica per qualche secondo, potrete leggere il messaggio senza che il mittente lo sappia. Può farlo solo chi ha un telefono con “3D touch”.

3. Schiacciando su un messaggio che avete appena inviato, è possibile eliminarlo prima che venga letto dal ricevente. Tuttavia comparirà la scritta: “Hai eliminato questo messaggio”.

4. Per non consumare inutilmente i dati del traffico telefonico e non occupare la memoria, togliete i download automatici di foto e video.

5. Andando dal menu “Impostazioni” ad “Account” e da lì in “Privacy” si può togliere la “conferma di lettura”, ossia la spunta blu.

6. Sempre all’interno di “Privacy”, su “Ultimo accesso” si può selezionare “Nessuno”. Così sarà impossibile vedere quando vi siete collegati a WhatsApp l’ultima volta.

7. Se su iPhone scorrete con il dito da destra a sinistra su un vostro messaggio leggerete a che ora è stato consegnato e a che ora è stato letto. Su Android dovete invece schiacciare sul messaggio e poi dal menu scegliere la voce “Info”.

8. Su iPhone cliccando sul “+” di fianco allo spazio dove si scrivono i testi potete inviare la vostra posizione. Su Android dovete cliccare sulla “graffetta“.

9. WhatsApp funziona anche sul computer: web.whatsapp.com o via app per gli utenti Microsoft.

10. Cliccando su “Notifiche” potete decidere quali ricevere e quali, invece, disattivare.

E la Panicucci come lo usa?

Federica Panicucci

Ciao Federica, tu usi spesso WhatsApp? E come?
Sì, per lavoro o per scambiare emoji tra amiche. Soprattutto messaggi. Le chiamate solo quando sono all’estero.

E i messaggi vocali?
Ammetto che sono comodi, ma non oltre i 20 secondi altrimenti scatta il “milanese imbruttito” che c’è in me.

Sei iscritta ai gruppi di WhatsApp delle mamme?
Non si scappa dalla chat WhatsApp di classe. È un salvavita. Aiuta a ricordare impegni e scadenze. Che poi da chat di classe è diventata: femmine della classe, maschi della classe, sottogruppo della classe, rappresentanti, con la maestra, il catechismo, la danza, il calcio ecc… E avendo due figli, tutto moltiplicato per due.

Hai altri gruppi a cui sei iscritta?
Quello delle amiche storiche che magari non riesci a vedere per giorni, ma con le quali vuoi condividere una gioia, una preoccupazione o, perché no, a volte anche qualche pettegolezzo.

Le notifiche le tieni attive o le silenzi?
Il mio telefono ha tutte le notifiche attive fino alle 20, poi stacco tutto e sono solo per i miei bimbi.

Hai due figli quasi adolescenti, loro usano WhatsApp?
Non sono ancora dipendenti dal telefono. Sofia lo usa un po’ per parlare con le sue amiche del cuore. Mattia ha un gruppo con i compagni
di calcio: leggere quella chat equivale a sfogliare la Gazzetta dello Sport.

Fai mai un controllo delle loro chat?
Non sono una mamma che controlla, preferisco spiegare loro i rischi, instaurare un dialogo per cui se qualcosa li preoccupa sanno che possono parlarmene tranquillamente. E comunque non potrei mai confessarvelo…

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