“Topolino” è cresciuto. E noi con lui

Buon compleanno al settimanale che da 70 anni aiuta i bimbi a diventar grandi e... i grandi a tornare bimbi

10 Aprile 2019 alle 17:56

Chi è cresciuto leggendo “Topolino” alzi la mano. Ehi, ma quanti siete! Non mi stupisce però, perché anche chi scrive fa parte del gruppo. E ha il piacere di invitarvi a un super compleanno: infatti il settimanale più amato dai bambini (e non solo) ad aprile compie 70 anni. Sorrisi parteciperà alla festa portando in edicola le riproduzioni metalliche delle più belle copertine del giornalino.

Una cavalcata che attraversa la storia italiana dal secondo dopoguerra a oggi. Era infatti il 7 aprile 1949 quando appariva nelle edicole “una straordinaria novità” (come scriveva ai suoi piccoli lettori... Topolino in persona!). Non più storie mischiate a quelle di altri personaggi e altri marchi, stampate su enormi fogli grandi come un quotidiano o, al contrario, su strisce sottilissime, come si usava in America: era nato il “Topolino libretto”, nel formato che oggi viene dato per scontato per tanti fumetti, ma che allora era una vera rivoluzione.

Il successo fu tale che Mondadori dovette immediatamente ristampare il primo fascicolo e trasformarlo poi da mensile in quindicinale (nel 1952) e infine in settimanale (nel 1960). Arrivarono poi altri formati (dall’“Almanacco Topolino” ai “Grandi Classici Disney”, fino ai volumi di grande formato oggi contesi dai collezionisti, soprattutto quelli che erano fuori commercio e riservati agli abbonati) e specialità “Made in Italy” come le parodie dei grandi classici della letteratura (da “L’Inferno di Topolino” a “I promessi paperi”, da “Paperodissea” a “Don Pippo Chisciotte”), mentre la lista di autori e disegnatori nostrani apprezzati in tutto il mondo si allungava anno dopo anno: Giorgio Cavazzano, Romano Scarpa, Guido Martina, Pier Lorenzo De Vita, Silvia Ziche...

Ma è impossibile riassumere qui 70 anni di grande storia. Perciò in queste pagine abbiamo deciso di concentrarci sul più divertente punto di incontro tra l’universo di Sorrisi e quello di Topolino (ma anche il nostro direttore Aldo Vitali, che è stato pure vicedirettore del... “concorrente”): parliamo di quel momento magico in cui i personaggi dello spettacolo si trasformano in veri e propri fumetti. Eccoli qui, nelle immagini che ci sono state gentilmente concesse da Disney e da Panini Comics (attuale editore del settimanale). Li riconoscete tutti? E se vi sorprende trovare tanti italiani tra le pagine di un fumetto nato in America, sappiate che nella redazione del “Topolino” nostrano è nato il 70% delle storie con gli eroi Disney, poi tradotte in tutto il mondo, e molti personaggi sono stati inventati qui: da Paperinik a Brigitta, da Paperetta Yè-Yè al maggiordomo Battista. E allora che c’è di strano se tra Topolinia e Paperopoli incontrerete anche Fabio Fazio, Roberto Bolle o Montalbano?

30 targhe metalliche tutte da collezionare

Una fantastica e imperdibile collezione da 30 uscite con le riproduzioni in metallo delle copertine più belle della storia editoriale di “Topolino”, dal 1949 a oggi, sarà in edicola a partire dal 10 aprile. Le targhe da collezione (dimensioni 13x19 centimetri) saranno accompagnate da un fascicolo ricco di contenuti esclusivi. Prima uscita il 10 aprile con la copertina di “Topolino” n. 1 del 1949, al prezzo di lancio di 1,99 euro (più il costo della rivista).

Seguici