Tutto quello che c’è da sapere sul caffè

Il 1° ottobre è la Giornata internazionale della bevanda più diffusa al mondo

1 Ottobre 2024 alle 11:11

«What else?». Vale a dire, «Cos’altro»? Questa è un’espressione entrata ormai nel linguaggio comune grazie allo spot che vede George Clooney estasiato davanti a sua maestà... il caffè! Una bevanda così famosa da essere celebrata il primo ottobre con una Giornata internazionale. In tutto il pianeta vengono consumati 1,6 miliardi di caffè all’anno. Quale Paese ha il primato? La Finlandia, con 12 kg pro capite, mentre l’Italia conquista solo il 12° posto con 5,9 kg di caffè consumato a persona.

Le origini

Sebbene i dettagli sulla scoperta del caffè siano incerti, non vi è alcun dubbio sul suo luogo di origine: si tratta dell’Etiopia, nella regione di Kaffa, intorno al XII e XIII secolo, e poi verso il 1400 si è diffuso in Yemen, Arabia ed Egitto. Gli arabi ne facevano ampio uso chiamandolo “vino d’Arabia” perché i musulmani lo sostituivano al vino, proibito dall’Islam. In Italia arriva nel 1570 a Venezia, quando il medico Prospero Alpini ne porta alcuni sacchi dall’Oriente. All’inizio la bevanda veniva venduta in farmacia, ma il costo alto ne faceva un prodotto rivolto ai più ricchi. Solo nel XVIII secolo, sempre a Venezia, porto commerciale frequentato dai mercanti turchi, diventa una bevanda di consumo comune grazie all’apertura del celebre Caffè Florian nel 1720.

Prova d’amore

E a proposito di Turchia, il caffè ha sempre rivestito grande importanza nella cultura e nei costumi. In molte regioni è usanza che la futura sposa aggiunga all’aspirante marito del sale nel caffè per testarne la pazienza e l’amore.

Che musica di aroma

Dalla pittura alla musica, questa bevanda è stata amata da tantissimi artisti. La troviamo nei dipinti “Alla fine della colazione” di Renoir e “Al caffè” di Manet. Grandissimo estimatore è stato Bach, che al caffè ha dedicato pure un’opera, “Kaffeekantate”. Mentre Beethoven contava quelli che per lui erano i chicchi ideali, 60 per ogni tazza.

Caro come l’oro

Il caffè più caro al mondo viene dalla Thailandia, si chiama Black Ivory (“Avorio Nero”) ed è profumato da note di cacao, spezie, sentori di tabacco e cuoio. Deve le sue doti aromatiche e organolettiche alla particolare tecnica di produzione, che vede il passaggio dei chicchi all’interno dello stomaco degli elefanti prima di venire raccolti dopo l’evacuazione. È così esclusivo che una tazzina costa da 80 a 90 dollari (da 72 a 81 euro circa).

All'avanguardia!

Ma il “nero” ha avuto anche un’influenza sulla tecnologia. La prima webcam al mondo è stata creata nel 1991 grazie ad alcuni ricercatori dell’Università di Cambridge, in Inghilterra. In tutto il campus c’era un solo distributore di bevande e il caffè finiva rapidamente. Così gli scienziati che lavoravano in un laboratorio lontano montarono e collegarono una telecamera su un supporto, puntandola verso la macchinetta per poter vedere quando il caffè era disponibile.

La nutrizionista Samantha Biale risponde a domande e dubbi

Quali sono i benefici del caffè?
I principali effetti si hanno sul cervello e sul sistema nervoso: migliora la memoria, la capacità di concentrazione e rende più resistenti alla fatica. Se preso subito dopo i pasti, favorisce la digestione e alza leggermente la pressione sanguigna, contrastando la sonnolenza.

Fino a quanti se ne possono bere al giorno?
Per evitare effetti collaterali non bisogna superare le 3-5 tazzine, che corrispondono a circa 400 mg di caffeina, il limite massimo consigliato. Per regolarsi, basta sapere che un espresso da bar ne ha circa 40 mg, una tazzina di moka 70-80 mg e un filtrato americano raggiunge i 115 mg.

Contiene calorie?
Ne è praticamente privo. A patto di non aggiungere zucchero. E nessuno studio o ricerca scientifica ha mai dimostrato che lo zucchero di canna sia migliore o più salutare di quello bianco. Entrambi sono costituiti dal saccarosio, che apporta 4 calorie per grammo e va consumato con moderazione. In più, quello di canna ha un minor potere dolcificante.

Va conservato in frigo?
No. Neppure in un contenitore ermetico. Lo sbalzo termico compromette l’aroma. Il luogo ideale è un ambiente fresco e asciutto, mentre l’umidità è nemica.

Qual è il tipo con meno caffeina?
La varietà 100% arabica ha meno caffeina della robusta (1,5% contro 2,7%). Per assumere meno caffeina, è utile optare per l’espresso ristretto che ha tempi di estrazione ridottissimi.

L’acqua incide sulla qualità?
Aroma, sapore, persistenza e schiuma sono influenzati dalla presenza dei sali di calcio nell’acqua. Perciò è consigliabile un’acqua con un buon grado di durezza, che conferisce corposità e regala un caffè cremoso. Quando il caffè scende, il calcio aiuta a inglobare grassi e zuccheri formando una crema perfetta.

Quali sono i sintomi se si esagera?
I più comuni sono tachicardia, irascibilità, tremori e senso di ansia.

Perché alcuni possono berlo di sera, mentre ad altri causa insonnia?
La maggior parte delle persone assimila la caffeina entro 45 minuti dal consumo. Una volta che il corpo la metabolizza, gli effetti svaniscono in un paio di ore. E un caffè bevuto dopo cena non ha effetti sul sonno. In altri, invece, la metabolizzazione della caffeina è molto più lenta, con effetti eccitanti a lunga durata che spiegano la fatica ad addormentarsi, benché siano passate molte ore.

Il decaffeinato ha meno caffeina, o ne è privo?
Non ne è totalmente privo. Una tazzina contiene comunque lo 0,1% di caffeina. Gli studi condotti sugli effetti del caffè decaffeinato hanno dimostrato che è associato a una migliore performance cerebrale. Può contribuire a proteggere i neuroni del cervello e di conseguenza riduce il rischio di malattie neurodegenerative, come Parkinson e Alzheimer. Anche se la caffeina è in dose minima, chi è particolarmente sensibile a questa sostanza deve comunque limitarsi a 3-5 tazzine al giorno.

Il caffè dei distributori automatici è sano?
Si tratta di un’estrazione a partire dalla polvere. La vera insidia è che, spesso, la qualità del caffè di partenza è davvero scarsa: il sapore pessimo peggiora l’umore, e la maggiore acidità può causare mal di stomaco.

Cappuccino: meglio con o senza schiuma?
La schiuma non ha influenza. Ciò che per alcune persone è penalizzante è l’abbinamento tra latte e caffè: nello stomaco si forma una sostanza chiamata “tannato di albumina” che lo rende poco digeribile.

Lungo e americano hanno una concentrazione minore di caffeina?
Al contrario! La quantità di caffeina aumenta man mano che si allungano i tempi di estrazione. Si va dai 40 mg dell’espresso agli 80 mg della tazzina di moka sino ai 115 del filtrato americano.

Quali sono i pro e i contro della varietà solubile?
È un caffè che subisce diverse lavorazioni fisiche (come congelamento e riscaldamento per evaporazione) che compromettono le caratteristiche e cambiano irrimediabilmente l’aroma.

Orzo e ginseng sono considerati caffè?
L’orzo è una bevanda fatta con il cereale: non ha caffeina e si può bere senza l’effetto eccitante, nonostante diversi studi consiglino di non eccedere per l’alto livello di acrilammide che si forma con la tostatura. Il ginseng ha solo l’8% di caffè solubile e l’1% di ginseng, che non ha alcun potere stimolante. Il resto è costituito da zucchero e/o sciroppo di glucosio, dal 30% di latte in polvere (e altri additivi) che lo rendono poco sano.

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