Arriva il secondo episodio del videogame con le atmosfere di "Twin Peaks" e "True Detective"
Il videogame con le atmosfere di "Twin Peaks" e "True Detective", "Alan Wake 2", è un gioco che fa paura e anche tanta. Se il primo episodio, classe 2010, era una avventura dai toni thriller e con elementi sovrannaturali, il nuovo titolo di Remedy vira decisamente verso l'horror puro, jump scare improvvisi e toni da survival horror.
Il trailer di Alan Wake 2
Sono passati 13 anni dagli eventi del primo capitolo: la poco ridente cittadina di Bright Falls continua ad attirare una quantità statisticamente allucinante di eventi paranormali e morti raccappriccianti, al punto che l'FBI spedisce la sua migliore agente, Saga Anderson, per cercare di scoprire come mai squartatori professionisti e killer senza scrupoli sembrano adorare la cittadina immersa tra boschi e laghetti incantati. Il fatto che il giorno dell'arrivo di Saga a Bright Falls spunti un nuovo cadavere sventrato fa capire immediatamente che la situazione non è destinata a migliorare.
All'inizio, "Alan Wake 2" sembra quasi un gioco investigativo. Vestendo i panni di Saga, dovrete analizzare la scena del delitto, scovare indizi nascosti nei boschi attorno all'area dell'omicidio e interrogare i testimoni. Addirittura, esiste una "stanza" speciale, una rappresentazioen grafica della mente di Saga, che permette di radunare le foto degli indizi su una enorme lavagna e collegarli tra loro per capire cosa sta succedendo grazie alle sue deduzioni da esperta profiler. Non è molto difficile, Saga fa quasi tutto da sola, ma è un ottimo escamotage per far capire al giocatore l'evoluzione degli eventi. Senza volervi spoilerare troppo, dopo pochi quarti d'ora il gioco sterza bruscamente sull'horror paranormale, i casi si moltiplicano e le piste da seguire si ramificano sempre di più. In generale, la trama di "Alan Wake 2" è un quadro che non sarà semplice da comprendere nemmeno alla fine del gioco, e in cui alcuni punti rimarranno comunque volutamente oscuri.
Ovviamente, si spara - Saga è un'agente dell'FBI e sa come difendersi: i killer umani e quelli più sovrannaturali sono comunque vulnerabili al piombo delle vostre armi, sopratutto se avete l'accortezza di "illuminarli" con la torcia per indebolirli in quanto creature oscure. Tuttavia, "Alan Wake 2" è molto meno sparatutto di "Control", il più recente gioco degli stessi sviluppatori, che a noi è piaciuto veramente molto e che condivide con il presente titolo l'universo fittizio in cui è ambientato. Sono numerosissimi i riferimenti più o meno lampanti ai suoi personaggi e per i veterani di "Control" e del primo "Alan Wake" è un vero piacere scovarli tutti, tra una pagina abbandonata in un'oasi per campeggiatori e un incontro apparentemente casuale nel bosco.
"Alan Wake 2" può essere però giocato e apprezzato senza enormi problemi o ostacoli anche da chi non ha mai visitato i due giochi sopra menzionati. Quando entra in gioco il secondo personaggio giocabile di "Alan Wake 2", il personaggio che dà il nome alla serie, vi viene spiegato per bene cosa era successo 13 anni fa, di come Alan si fosse rifugiato a Bright Falls in cerca di ispirazione per il suo nuovo romanzo, e fosse finito in una inestricabile ragnatela metafisica di orrori e incubo. Per circa metà del vostro tempo in "Alan Wake 2" guiderete Saga nella sua crociata contro la setta responsabile degli omicidi rituali e i suoi mostri, esplorando Bright Falls e i suoi dintorni. L'altra metà sarà invece un viaggio mentale e ancora più oscuro e oppressivo negli incubi di Alan Wake, che cerca di liberarsi dalla sua prigione che ha le forme e l'apperenza di una New York sovrannaturale, notturna e deserta.
Il tutto è tenuto insieme da video in live action che collegano gli eventi del gioco, momenti in cui ci si scontra con i nemici e i classici boss di fine livello, e soprattutto l'esplorazione libera e volontaria di ogni zona della mappa, a caccia di risorse preziose come proiettili e medikit, nascosti dietro a enigmi e puzzle particolarmente gustosi.
"Alan Wake 2" è un gioco che si ispira fortemente a serie TV come la prima, indimenticabile season di "True Detective" o alle atmosfere surreali e quasi grottesche di "Twin Peaks". Fa molta paura, ma soprattutto si vive uno stato di tensione continua, quasi di oppressione nella costante fuga tra i corridoi di un set abbandinato o tra i sentieri di un bosco tetro tallonato da mostri di ogni tipo. E' un gioco per appassionati di horror e di brividi, che adorano vivere la tensione di "Blair Witch Project", con la consapevolezza che a differenza del grande o piccolo schermo, qua saremo artefici della nostra fortuna, e che dipenderà dalla nostra astuzia e mira cavarsela contro i mostri. Contro alcuni di loro, perlomeno.
"Alan Wake" è disponibile per Xbox Series X|S, PlayStation 5 e PC. Il gioco è tradotto in italiano solo nei sottotitoli, ed è un peccato perché chi non comprende l'inglese dei dialoghi dovrà leggere i testi anche nei momenti più appassionati e concitati. Il gioco ha ovviamente un PEGI età consigliata 18+.