“Call of Duty: Vanguard”, la Seconda Guerra Mondiale rivisitata con molta fantasia

Lo sparatutto più classico torna nella sua comfort zone: la guerra contro i nazisti e gli zombie

11 Novembre 2021 alle 12:07

Vent’anni sono un’era geologica nei videogame: nel 2003, quando è uscito il primo Call of Duty, c’era la PlayStation 2 e Microsoft aveva lanciato da un paio di anni la sua prima Xbox.  Da allora, i soldati di Call of Duty hanno combattuto sui fronti della guerra moderna del Medio Oriente e della Russia post-comunista, quella ultra futuristica con le corporazioni e gli esoscheletri, o addirittura sono stati mandati in missione da Ronald Regan durante la Guerra Fredda. Puntuale come ogni anno, il nuovo capitolo di Call of Duty torna in un ambiente confortevole e già ampiamente esplorato: la Seconda Guerra Mondiale, teatro dei primi episodi e di un reboot di qualche anno fa che era piaciuto parecchio.

Se finora le incursioni di Call of Duty nel secondo conflitto mondiale avevano seguito campagne storiche come lo Sbarco in Normandia o la difesa di Stalingrado, Vanguard si apre con una missione che ha un’ispirazione molto più fantasiosa. Fino a oggi Call of Duty è stato il "Salvate il soldato Ryan" dei videogame, ora tenta una strada più vicina agli eccessi e alle licenze poetiche di "Bastardi senza gloria".

Il trailer

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