C’è una città da conquistare in un gioco magnifico, ma solo se avete una console next gen o un pc super potente
Il protagonista di Cyberpunk 2077 è la grande città cattiva, l’enorme agglomerato di grattacieli addossati uno all’altro di Night City. Lo “sprawl” urbano è l’enorme palcoscenico dove viviamo l’avventura di V, il nostro alter ego dal nome di una lettera sola, e il suo tentativo di vivere e sopravvivere in un mondo apertamente ostile. Cyberpunk 2077 è uno dei videogame più attesi dell’anno: non solo perché è stato realizzato dagli autori del mitico The Witcher 3, gioco di ruolo fantasy talmente ben riuscito che Netflix sta realizzando la seconda stagione della serie tv, ma anche perché prometteva un salto generazionale con una grafica strabiliante, prossima ormai al fotorealismo, giusto in tempo per l’uscita delle nuove console Xbox Series X e PlayStation 5. Missione compiuta? La risposta è meno scontata di quanto potreste pensare.
Il trailer
Cosa è il Cyberpunk
Nata dalle visioni dell’autore William Gibson e dai suoi romanzi (Neuromante, Monna Lisa Cyberpunk), la fantascienza cyberpunk è esplosa negli anni ’80 e ’90 grazie a capolavori cinematografici come "Blade Runner", "Johnny Mnemonic" o "Nirvana", del nostro Salvatores, o più di recente con dalla serie TV "Altered Carbon" o da film come "Upgrade" e "Ready Player One". Il minimo comun denominatore del cyberpunk sono gli innesti cibernetici, la possibilità di viaggiare nella “rete” in prima persona con un’esperienza quasi mistica, la capacità di esplorare i ricordi di altre persone, enormi città-stato con grattacieli alti come le nuvole dominate da spietate corporazioni che sono più importanti dei governi, smog abbinato a pioggia battente e, naturalmente, tanta violenza gratuita. Cyberpunk 2077 trasuda di tutto questo in ogni suo angolo, in ogni suo vicolo uggioso, in ogni negozio con le scritte al neon in giapponese.
La storia di V
Cyberpunk 2077 recita una profezia oscura: il mondo è stato devastato da guerre interminabili che hanno distrutto persino Internet, e dove la tecnologia ha invaso la biologia, spingendo la popolazione a modificare il proprio corpo con innesti cibernetici. Passeggiando per le strade di Night City è normale vedere persone con arti bionici o accessori invasivi che spuntano da petto e volto. Se hai i soldi per comprare un miglioramento che ti fa correre più veloce o saltare più in alto, perché non farlo? V, lo conosceremo solo per l’iniziale, è uno delle decine di milioni di abitanti di Night City, e deve quotidianamente combattere per evitare di essere schiacciato dagli ingranaggi perversi della città. La violenza nelle strade ha raggiunto livelli tali che la polizia lascia volentieri ai cittadini il compito di difendersi: d’altra parte, V non ha intenzione di lavorare a un banchetto di sushi nel mercato giapponese: V è un mercenario, che presta le sue armi e i suoi innesti cibernetici al miglior offerente. Ci “immedesimiamo” in V proprio durante una missione da mercenario – recuperare una riccona rapita dai punk che la vogliono sezionare per vendere gli organi al mercato nero – e si capisce subito che la carriera di V sarà scandita da sparatorie e combattimenti. Cyberpunk 2077 non è un gioco pacifico. Le cose sembrano andare bene per il nostro V, ma appena il tempo di terminare il prologo che la situazione si complica. V è proiettato insieme al giocatore in una storia intricata e appassionata, violenta e contraddittoria. Svelarvene anche solo una piccola parte sarebbe un torto imperdonabile, perché Cyberpunk 2077, prima di tutto, fa vivere al giocatore una delle migliori storie interattive dell’anno e forse del decennio. Una storia per adulti, non dovreste lasciare Cyberpunk 2077 in mano a un minorenne che secondo voi non è pronto per un film violento come Pulp Fiction.
Le mille storie di Night City
Attenzione, però: non sarà una storia che vi vede nel ruolo passivo di spettatore. Cyberpunk 2077 è un gioco di ruolo, un’avventura interattiva in cui ogni scelta di dialogo, ogni decisione che prenderete potrebbe cambiare l’evoluzione della situazione. Non tanto della trama principale, che al netto di qualche bivio più o meno sfizioso porta all’ineluttabile conclusione (con quattro, o forse cinque, finali limitatamente diversi tra loro), ma soprattutto nella miriade di missioni secondarie che potrete decidere di affrontare con stili diversi oppure ignorare del tutto. Consentiteci qualche innocuo spoiler: c’è una missione molto, molto secondaria in cui scoprirete che il vostro vicino di loculo sta pensando al suicidio, e potrete decidere di parlargli per tirarlo su di morale. Dopo averci parlato, potrete decidere di convincere i suoi amici a sostenerlo, oppure visitare il cimitero fuori dalla città per scoprire chi ha perso, e capire davvero l’abisso in cui è finito. Poi, decidere di aiutarlo oppure no. In un’altra, la Intelligenza Artificiale che controlla i taxi di Night City vi chiederà di aiutarla a recuperare una serie di auto sfuggite al suo controllo, ognuna con una sua “personalità” e dei “problemi” diversi. In un’altra missione, scoprirete che c’è un serial killer che rapisce bambini, e dovrete capire come salvare i piccoli imprigionati mentre lui è in coma, colpito dalla polizia alla testa. Tante storie affascinanti e disperate di Night City, che collettivamente creano un collage di volti e situazioni assai raro in un videogioco. Spesso, il giocatore non si renderà nemmeno conto di imboccare un bivio, finché non parla con un amico che sta giocando anche lui a Cyberpunk 2077: “ah, ma a te quel personaggio non è morto male in quella missione!”; “Come sei riuscito a diventare amico di quell’altro personaggio?”; “Davvero sei riuscito a fare quella cosa?”. Insomma, val la pena giocarselo almeno due volte, e considerate che per arrivare ai titoli di coda ci si mettono almeno 30 ore a esser veloci.
Il lato oscuro di Cyberpunk 2077
Fin qua, abbiamo parlato degli aspetti positivi del gioco. Purtroppo, Cyberpunk 2077 è un videogame complesso e ben lontano dalla perfezione: se anche lo giocherete su un PC ultrapotente o sulle nuove console PS5 o Xbox Series X, mettete in conto di vedere un bel po’ di bug e difetti. Personaggi che stanno fermi in mezzo alla strada con le braccia aperte, auto che si “incastrano”, alberi che volano in mezzo al nulla, oggetti che fluttuano dalle mani dei protagonisti. Gli autori del gioco hanno promesso di correre ai ripari nei prossimi mesi, ma al momento in cui vi scriviamo, a fine 2020, il gioco è come un cantiere aperto in cui ci sono le fondamenta e le pareti, ma mancano ancora tanti piccoli lavoretti per sistemare tutto a regola d’arte.
Inoltre, su PC poco performanti o le console della passata generazione, PS4 o Xbox One, il gioco gira proprio male. Soprattutto su PS4, a quanto si evince dai commenti dei giocatori di tutto il mondo, Cyberpunk 2077 è quasi ingiocabile per i lunghissimi caricamenti, i crolli di fluidità e i difetti che arrivano a pregiudicare lo svolgimento delle missioni. Per questo motivo, se da una parte consideriamo Cyberpunk 2077 uno dei migliori giochi e storie interattive degli ultimi tempi, dall’altra vi sconsigliamo caldamente di acquistarlo per console PS4 e Xbox della vecchia generazione. Paradossalmente, se non avete una delle console più recenti ma disponete di una connessione in fibra, la versione più funzionale è quella di Stadia, che vi permette di giocare in streaming.
Aggiornamento: al momento in cui vi scriviamo, Sony ha ritirato le copie digitali del gioco sia per PS4 che per PS5 per i troppi bug, promettendo un rimborso per chi ha acquistato il titolo digitalmente. Speriamo la versione PlayStation torni presto disponibile, senza tutti i bug visti finora.
Cyberpunk in italiano
Cyberpunk 2077 è impreziosito anche dalla presenza – come attore virtuale – di Keanu Reeves che presta il suo volto (e la sua voce “italiana” dell’incommensurabile Luca Ward) a Silverhand, uno dei personaggi più importanti del gioco. Tra i doppiatori figurano anche Federico Viola e Martina Felli e, non appena sentirete le loro voci nel gioco, le “riconoscerete” visto che hanno doppiato attori in serie e film molto celebri, da 13 a Edison.
Pillola Blu o Pillola Rossa?
Incasellare Cyberpunk 2077 in un “genere” di videogiochi sarebbe sia complicato che sbagliato: volendo semplificare al massimo, è un gioco di ruolo (come The Witcher, Thief, NeverWinter Nights) in un mondo vasto e aperto (come GTA V o Red Dead Redemption 2) in cui è presente una città futuristica e verticale, piena di passaggi sotterranei, strade sopraelevate, attici al livello delle nuvole. Non è un gioco solo d’azione: praticamente in tutte le missioni del gioco bisogna ragionare e trovare soluzioni a cento ostacoli diversi. A meno di giocarlo al livello di difficoltà minore, non è possibile risolvere tutto sparando (in alcuni casi è proprio “vietato”) e bisogna ricorrere alla furbizia per nascondersi nell’ombra come un ninja, evitando i nemici piuttosto che massacrandoli a colpi di mitra. Non è un gioco lineare: due giocatori che dopo i titoli di coda si racconteranno cosa hanno fatto, scopriranno di aver visto cose diverse e fatto altrettante cose diverse. Il paragone più “nerd” che ci viene in mente è con giochi come Deus Ex e Bioshock, che sembrano sparatutto alla Call of Duty ma sono molto, molto più profondi.
Resta valido il consiglio dato prima: Cyberpunk 2077 sulle nuove console e su PC molto potenti è una meraviglia, su console “vecchie” e PC poco performanti diventa frustrante come andare su una Ferrari da Aosta a Palermo in prima. Nel caso, evitatelo fino al prossimo upgrade di console o PC.
Cyberpunk è disponibile per PS5, Xbox Series X, PS4, Xbox One, Stadia e PC (anche se al momento le versioni PlayStation in digitale sono state ritirate dallo shop di Sony)