“Dead Space”, è di nuovo terrore nello spazio profondo

Questi sono i remake che vorremmo giocare più spesso

30 Gennaio 2023 alle 15:03

Quando un’astronave si rompe, arriva un ingegnere a ripararla. In “Dead Space” non impersoniamo un marine spaziale dotato di un'armatura potenziata e di un arsenale che lo fa sembrare un piccolo esercito di un sol uomo. Vestiamo, invece, la tuta spaziale di Isaac Clarke, un ingegnere che deve rimettere in sesto la USG Ishimura, enorme nave spaziale che sta estraendo minerali da pianeti alieni.

Appena arrivati, capiamo subito che qualcosa è andato storto. Corridoi vuoti, segni di lotta furiosa, qualche cadavere abbandonato nelle stanze deserte della Ishimura, diari di bordo che raccontano di una escalation di violenza. Tutto diventa più chiaro quando il primo orrido mutante, con troppe zanne e artigli, ci salta addosso. Sopravvivere sulla Ishimura non sarà affatto semplice.

Il trailer

Non vogliamo svelarvi troppo la trama di “Dead Space”: scoprire cosa è successo sulla nave, compresi alcuni contorti complotti da parte dell’equipaggio, è parte del piacere di esplorare i sottolivelli della Ishimura. Possiamo svelarvi, senza tema di “spoiler” pericolosi, che dovrete rimettere in sesto la nave circondati da mutanti alieni sempre più grandi e violenti, usando armi improvvisate come saldatori, seghe circolari e lanciafiamme.

Ma attenzione: “Dead Space” non è uno sparatutto alla “Call of Duty”, in cui potete sparare un caricatore dopo l’altro contro tutto quello che si muove. È un survival horror, un gioco in cui ci si spaventa e dove si vive costantemente la tensione di essere soverchiati dal numero di nemici, armati con pochi proiettili. Ogni scontro con i mutanti va gestito pensando anche al risparmio, perché se fate fuori un’ondata di nemici, ma consumate troppi preziosi proiettili, a quello successivo il vostro destino è segnato. Ricorda molto, come atmosfera, i primi “Resident Evil”, cosa che per noi è un grosso complimento.

Per fortuna, il nostro impavido ingegnere aggiungerà presto al suo arsenale due “poteri”. Il primo è una specie di raggio che “congela” il tempo attorno all’obiettivo. Utile per bloccare porte che si chiudono come una tagliola, ma anche per immobilizzare i mutanti e concederci il lusso di prendere meglio la mira. Il secondo è un raggio traente, che ci permette di muovere oggetti e quindi scagliare pali appuntiti, bombole di gas incendiario o addirittura pezzi di alieni già uccisi contro altri nemici.

Avevamo giocato al “Dead Space” originale nel 2008, e ci era piaciuto veramente molto: il titolo omonimo appena uscito è un remake, di quelli fatti veramente bene. La storia è rimasta pressoché identica, ma con una grafica completamente ridisegnata: il nuovo “Dead Space” è uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie. C’è qualche piccola variazione: per esempio, ora esistono delle schede-chiave che dovrete trovare per aprire porte di livello di sicurezza superiore. Questo vi spingerà a tornare sui vostri passi per sbloccare stanze lasciate chiuse in precedenza, dove trovare generalmente preziose munizioni. Anche qualche missione è stata rivista, ma nel complesso il gioco è rimasto quello originale e va benissimo così, perché era un gioco davvero fantastico. Sono stati aggiunti dei punti di save automatico che si riveleranno preziosissimi, vi capiterà di morire molto spesso, specie da livello medio in su.

Se avete giocato l’originale, secondo chi vi scrive vale la pena ritornare sulla Ishimura. Il gioco ha un aspetto talmente diverso che, dopo più di dieci anni è un piacere rivivere la medesima avventura, con combattimenti furiosi, enigmi sfiziosi e l’ottima atmosfera da horror spaziale.

Chi invece non ha mai abbordato la Ishimura, si godrà per la prima volta un survival horror di altissima qualità, che ha fatto la storia dei videogiochi ed è tornato con una nuova veste aggiornata per le console e i pc più recenti. Se tutti i remake fossero realizzati con questa cura e rifacendo la grafica da zero, ne vorremmo vedere sicuramente di più.

“Dead Space” è disponibile per pc, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Il gioco è completamente tradotto in italiano, parlato incluso, e ha un PEGI età consigliata 18+, decisamente meritato considerando squartamenti di alieni e umani.

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