Quando si parla di Far West, revolver e Winchester, vengono in mente duelli tra cowboy, sparatorie tra sceriffi e fuorilegge, inseguimenti a cavallo tra i deserti della California e del Colorado. Tutto questo nei videogame lo troviamo in uno dei videogame-capolavori del decennio, quel Red Dead Redemption 2 che ci fa vivere in prima persona la vita del selvaggio West quasi fosse un film di Sergio Leone.
Desperados III tenta una strada diversa. Invece dell’azione e dei riflessi tipici degli sparatutto, chiede al giocatore di usare tattica e astuzia, pianificando le azioni attentamente piuttosto che coinvolgerlo in duelli dove vince il dito più veloce sul mouse o sul joypad. La grande notizia è che Desperados 3 è un gioco assai divertente anche per chi finora ha preferito le sparatorie più veloci.
Il trailer
Il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola e chi scava
In Desperados 3 controllerete una banda di eroi e fuorilegge, ognuno con una sua specialità. C’è il “dottore” con la sua borsa dei medicinali e l’infallibile pistola con mirino di precisione, il solitario energumeno che trasporta una tagliola per orsi che diventa una trappola letale, il cowboy che sa sparare con due rivoltelle contemporaneamente.
Vedrete l’azione dall’alto: potrete controllare i vostri “uomini” - in realtà, ci sono anche eroine dell’altra metà del cielo e sono altrettanto letali – come in un gioco di strategia in tempo reale, spostandoli per l’area o facendo compiere loro azioni speciali. Tuttavia, il vostro piccolo manipolo di Desperados dovrà affrontare letteralmente un’orda di nemici inferociti e pronti a sparare al minimo segno di minaccia, quindi l’unico modo per sopravvivere e completare le missioni sarà quello di usare la testa. Qua vince il più astuto, non il più veloce con il joypad.
Quando un uomo con la tagliola incontra un uomo con la pistola…
Il modo migliore per inquadrare Desperados III è considerarlo un gioco di strategia e enigmi. Ogni missione è divisa in tante “situazioni” che dovrete superare una dopo l'altra. Per esempio, nella prima metà del gioco, vi ritroverete davanti a un treno fermato dai banditi, e risalendo verso la locomotiva dovrete abbattere una trentina di nemici. I primi due li potrete far fuori lanciando il coltello, gli altri due si sorvegliano a vicenda quindi dovrete escogitare un modo per distrarli, poi ci saranno le guardie che seguono un percorso di ronda preciso e dovrete capire il punto migliore dove farle fuori silenziosamente. Per fortuna, potrete sempre sapere dove stanno guardando i vostri avversari: il loro “sguardo” sarà indicato dal cono di visione verde tracciato davanti a loro, e che dovrete evitare in ogni modo, nascondevi nei cespugli o negli armadi, inginocchiandovi dietro ai massi o agli altri ostacoli. Se i nemici vi vedono, chiameranno rinforzi e verrete sommersi da una tempesta di fuorilegge e piombo fuso.
Il minimo comun denominatore è quindi fare tutto in silenzio e non visti. Sarete sempre in inferiorità numerica, anche 20 a 1, quindi non potrete affrontarli alla Billy The Kid. Meglio neutralizzarli senza dare troppo dell’occhio. Certo, alcuni dei vostri Desperados hanno rivoltelle e fucili, ma queste armi hanno la brutta abitudine di fare molto rumore. Ecco quindi che le diverse abilità dei vostri eroi si combineranno: uno potrà lanciare una moneta che produrrà un rumore metallico e attirerà una guardia lontano dalle altre, l’altro la farà fuori uscendo dall’ombra al momento giusto.
Il brutto, il buono e il cattivo
L’apoteosi di questa collaborazione tra Desperados è lo Shadow Mode. In ogni momento del gioco potrete attivare questa modalità che mette in pausa l’azione (tranne che al livello di difficoltà più alto, una vera sfida) e vi consente di preparare l’azione con diversi personaggi. Muoverete le loro “ombre”, che rappresentano la pianificazione dell’azione, e poi li attiverete all’unisono: così potrete far fuori due guardie contemporaneamente, in modo che nessuna delle due veda l’altra messa fuori combattimento e dia l’allarme, per esempio. Nelle prime missioni del gioco controllerete uno o due Desperados, ma man mano che acquisirete esperienza e avanzerete nella storia il gruppo diventerà più numeroso e eterogeneo, amplificando le opzioni a vostra disposizioni per risolvere ogni situazione.
Dove l'ho già visto questo gringo?
Desperados III offre un punto di vista originale: invece che spingere l’acceleratore sull’azione e i riflessi, vi fa ragionare e elaborare tattiche assai diverse. Una delle missioni, per esempio, vi chiede di far fuori quattro sgherri di alto livello nel villaggio, e dovrete decidere in assoluta libertà chi eliminare per primo e come, sfruttando e combinando al massimo le varie abilità a vostra disposizione. Il “tre” del titolo indica che questo Desperados è la più recente evoluzione di una serie di videogame uniti da questa filosofia: avendoli giocati in lungo e in largo ai tempi della pubblicazione, siamo felici di aver ritrovato in Desperados III un vecchio amico, ma che con gli anni si è fatto più moderno e semplice. Soprattutto, Desperados III funziona molto bene anche su console usando il joypad, grazie a un accurato lavoro da parte dei programmatori per rendere più facile e immediato controllare il gruppo di eroi del Far West.
Nel caso in cui Desperados III vi conquisti, gli stessi developer hanno pubblicato un annetto fa un gioco molto simile, Shadows Tactics: Blades of the Shogun. Stesso sistema di gioco, ma ambientato nel Giappone medioevale dei Samurai!
Sia Desperados III che Shadow Tactics sono disponibili per Xbox One, PS4 e PC. In entrambi i casi, sono disponibili i sottotitoli in italiano.
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