Quasi un intero stato americano da esplorare, tra mutanti, robot assassini e location da incubo. L'ultimo episodio della saga di Fallout è da giocare online, assieme a persone di tutto il pianeta

Il futuro di Fallout 76 non è certo un grande spasso: Cina e USA si sono fronteggiati in una guerra atomica lanciandosi bombe nucleari a tappeto, e la Terra è diventata una distesa radioattiva popolata da mutanti. Siamo dalle parti di Mad Max e di The Day After, ma c’è una nota positiva: voi, giocatori di Fallout 76, siete tra i pochissimi che lo Zio Sam ha selezionato e messo al riparo in rifugi sotterranei costruiti per sopravvivere alla guerra. Siete nati e vissuti in questo rifugio, la Vault 76, e ora siete pronti per uscire e cercare di “raddrizzare” la situazione: venticinque anni dopo la guerra, l’enorme sportello anti-tutto della Vault si è finalmente aperto!
Il trailer

Cos’è Fallout
Quella di Fallout è una vera e propria saga, una delle più longeve nel mondo dei videogame. È nata nel 1997 con il primo episodio, in cui il protagonista usciva dalla Vault 13 in California. I primi due capitoli erano caratterizzati da una elevatissima libertà per il giocatore, che poteva decidere di affrontare le missioni sulla sua strada in modi molto diversi: per esempio, se doveva liberare una ragazza rapita dai predoni, poteva scegliere se entrare nel loro accampamento e ucciderli tutti, oppure intrufolarsi di notte, ma anche di contrattare con il capo per "comprarla". Dal 1997 sono usciti mezza dozzina di titoli, e si è passati dalla grafica 2D al 3D di oggi. Il setting è sempre lo stesso: un futuro "divergente" e alternativo (si spera!) in cui gli Stati Uniti hanno conosciuto una "età dell'oro" atomica dopo la Seconda Guerra Mondiale e affrontato una crisi politica dopo l'Annessione del Canada e l'invasione dell'Alaska da parte della Cina, culminata nella guerra atomica del 2077. È uscito di recente anche il gioco mobile Fallout Shelter, in cui dovete costruire il vostro rifugio antiatomico personale, e ben due giochi da tavolo, uno con le miniature, l'altro più boardgame.
I primi due Fallout per PC, per esplorare la storia dei videogiochi (il primo Fallout costa poco più di due euro!)
Il gioco per mobile Fallout Shelter, versione Apple
Il gioco per mobile Fallout Shelter, versione Android

Per chi non ha mai giocato a un Fallout
Iniziate la vostra avventura nel Vault, costruendo il vostro personaggio da zero: siete gli ultimi a esservi svegliati dal party di apertura della mega porta verso l'esterno. Vi affrettate a prendere tutto l'occorrente, compreso il Pip-Boy, il computer da braccio che vi accompagnerà come assistente personale, e il CAMP, un aggeggio per costruire un campo di fortuna istantaneo dove dormire e ripararvi.
Appena usciti, scoprirete di essere nella regione della West Virginia, l'entroterra alle spalle di Washington DC (già teatro di Fallout 3). Il mondo che vi si para di fronte è una distesa devastata, radioattiva e tossica. Per noi europei, generalmente, è difficile trovare dei punti di riferimento in questa regione, che non è famosa come Los Angeles o New York, quindi sarà effettivamente un mondo tutto nuovo da esplorare.
Il passo di Fallout 76 è dato, come negli altri episodi, da una serie di missioni che vi verranno assegnate: all'inizio dovete cercare di contattare il Sovraintendente, che vi sta precedendo in un tour dell'area. Scoprirete che qualcuno ha cercato di organizzare i sopravvissuti, ma sono tutti spariti: troverete robot e computer che vi assegneranno missioni e faranno richieste, e moltitudini di mostri, mutanti e creature bizzarre da abbattervi, ma di personaggi umani controllati dal computer o dalla console non c'è nemmeno l'ombra.
Ci sono però moltissimi giocatori in carne e ossa: Fallout 76 è il primo gioco della serie pensato per il multiplayer, e sulla mappa vedrete parecchi puntini bianchi. Sono giocatori come voi, che stanno esplorando la West Virginia, con cui potete fare squadra e aiutarvi.

Per i veterani di Fallout
Fallout 76 punta tutto sull'online: dovrete essere costantemente online per giocarci. Ogni volta che inizia una partita, verrete connessi a uno dei server di gioco, dove ci sono venti/trenta altri giocatori. Potrete decidere di aiutarvi a vicenda e persino di fare squadra con loro, oppure di attaccarli (ma ha pochissimo senso nel gioco). Alternativamente, potete ignorarli e vivere la vostra avventura in solitario, come nei precedenti Fallout, anche se alcune missioni sono pensate per essere giocate in squadra.
Il mondo di gioco è vastissimo: ci si mette almeno un'oretta ad attraversarlo per il lungo o per il largo, non ci sono mezzi di trasporto funzionanti nel mondo di Fallout, anche se potrete viaggiare istantaneamente tra le location già scoperte. La campagna principale vi manderà a spasso per i quattro angoli della mappa e praticamente dietro ogni angolo ci sono missioni secondarie.
Rispetto all'episodio recente che consideriamo riuscito meglio (Vegas, considerando i primi due giochi 2D dei capolavori che hanno fatto la storia dei videogiochi) l'avventura in Fallout 76 rimane un po' più piatta, anche perché come abbiamo detto non ci sono personaggi umani controllati dal computer/console, né i fantastici agglomerati di sopravvissuti visti in precedenza, come la portaerei trasformata in rifugio, o le comunità di irriducibili religiosi che adoravano la bomba degli episodi passati.
Resta il fascino dell'esplorazione di un ambiente devastato: andare a spasso per la West Virginia, trovare una stazione spaziale schiantata al suolo, vedere cosa c'è dentro e quali segreti nasconda. Attrezzare un campo e costruire un piccolo insediamento, rimettere a posto le armi trovate per utilizzarle contro quell'insediamento caduto in mano dei mutanti rissosi di livello 10.

Cosa non va e cosa funziona in Fallout 76
Abbiamo aspettato diverso tempo prima di pubblicare questa recensione perché nelle prime settimane dall'uscita, Fallout 76 era pieno di bug. Non è una novità per i giochi di questa serie: in passato è successo lo stesso, e abbiamo sempre "scusato" questi bug pensando alla complessità del mondo aperto e completamente esplorabile dei Fallout. Per questo capitolo i problemi si sono un po' amplificati per via della natura online del gioco. A due mesi di distanza, ora è abbastanza stabile da poter essere giocato (abbiamo provato la versione Xbox) senza grossi problemi, anche se ogni tanto si esce dalla partita senza preavviso e si perdono gli ultimi minuti di gioco. Non è possibile "salvare" autonomamente, ci pensa il programma da solo e decide dove farci rientrare alla partita successiva vicino all'ultimo punto dove eravamo prima di uscire, volenti o per un bug. Altro tasto dolente, la grafica: non è quasi cambiata dagli ultimi episodi, e oggi con capolavori grafici come Horizon o Assassin's Creed, Fallout 76 è un gioco graficamente superato.
Rimane intatto il fascino dell'esplorazione: il mondo è veramente molto vasto, e ogni piccolo insediamento racconta una sua storia e ha i suoi piccoli enigmi da risolvere. Per esempio, risolvendo una delle missioni principali, abbiamo trovato un robot guardiano di un parco giochi che ci ha chiesto di ritrovare un bambino scomparso. Ovviamente era sicuramente morto nell'attacco nucleare, ma abbiamo seguito le tracce del rapitore risolvendo il cold case, analizzando il PC del sequestratore e scovando il posto dove era stato nascosto il rapito. Di avventure così, ce ne sono a quintalate, proprio come nei Fallout precedenti.
Anche il multiplayer funziona: chi vi scrive non è un grandissimo appassionato dei giochi online e preferisce di gran lunga i giochi single player. Tuttavia, in più di un'occasione ci siamo trovati in una situazione molto tesa, combattendo contro nugoli di nemici enormi e ci ha salvato l'arrivo provvidenziale di un altro giocatore umano che passava di lì e ci ha aiutato senza secondi fini. Poi generalmente abbiamo condiviso qualche decina di minuti di gioco assieme, andando poi ognuno per la propria strada. Come succederebbe probabilmente in uno scenario da dopo bomba, d'altra parte.