Anche dopo la pioggia di bombe atomiche, ci sono gli eroi che vogliono salvare il mondo. Lo spin-off di Far Cry 5 permette di vivere una nuova esperienza all'interno della stessa mappa
Chi ha completato Far Cry 5 sa che l’epilogo era davvero esplosivo: dopo una lotta furibonda con il predicatore ultrareligioso e superviolento Joseph Seed, si scatenava un olocausto nucleare. A meno di un anno dall’uscita di Far Cry 5, arriva il nuovo capitolo New Dawn in cui scopriamo che l’apocalisse atomica ha coinvolto tutti gli Stati Uniti. La regione di Hope County che abbiamo esplorato in lungo e in largo ora è una distesa fumante di rovine, città distrutte e fattorie devastate. La caduta della civiltà ha portato la piaga dei Guerrieri della Strada, una banda di spietati delinquenti che vagano per il Montana rubando risorse ai sopravvissuti e uccidendo chiunque si opponga alle loro scorrerie. Indovinate un po’ chi dovrà farli fuori tutti?
Il trailer post atomico di Far Cry New Dawn
Un nuovo mondo da salvare
Cambia l’ambientazione, ma il gioco è sempre lo stesso: Far Cry è uno dei migliori sparatutto in prima persona in circolazione e anche New Dawn non delude le aspettative di chi vuole un gioco a base di esplorazione e scontri a fuoco. Vestirete i panni – ormai ci siamo abituati! – del solitario eroe che dovrà organizzare la resistenza dei pacifici sopravvissuti alla guerra atomica e fermare le scorribande dei Guerrieri della Strada.
Tornano tutti i classici elementi di Far Cry: i forti da conquistare, i personaggi da arruolare per schierarli come alleati nell’esplorazione e nelle battaglie e la miriade di missioni da completare per mettere definitivamente una croce sui Guerrieri della Strada. La mappa, ovviamente, è molto simile a quella di Far Cry 5, proprio perché la regione è esattamente la stessa: così, se avete giocato al capitolo dell’anno scorso, ritroverete le stesse location distrutte dall’attacco nucleare e in rovina. C’è anche una sorta di sottogioco in cui dovrete posizionare le “cartoline” del passato sulle nuove location distrutte.
Se il fatto che la mappa sia sostanzialmente “riciclata” dal gioco precedente vi fa storcere un po’ il naso, tenete presente che il gioco viene venduto a un prezzo inferiore rispetto alle classiche “prime uscite”.
L’attacco nucleare
Se confrontato con Fallout 76 o il recente Metro Exodus, New Dawn non sembra quasi un gioco post nucleare: ci sono gli edifici in rovina, certo, ma il resto “funziona” quasi completamente. Ci sono un sacco di mezzi di trasporto, anche se un po’ raffazzonati, e potrete spostarvi persino in elicottero. Ricorda più un film come Mad Max, con nemici con mazze ferrate e auto piene di spuntoni, ma senza deserti, anzi, la vegetazione è parecchio rigogliosa.
Rispetto ai precedenti Far Cry, qui troviamo un pizzico di gioco di ruolo: le armi sono divise in quattro livelli. Nei primi due troverete fucili e lanciarazzi costruiti in casa (c’è persino uno spara-seghe circolari molto sfizioso!), mentre in quelli superiori si tornano a usare armi più avanzate. Le armi di livello tre e quattro fanno molto più male ai nemici, che hanno pure loro un livello di potenza. Se affrontate un nemico d’elite con un’arma di livello 1, potete avere anche la mira digitale migliore del mondo, ma non combinerete molto.
Prosperity, la nuova capitale
Per accedere agli equipaggiamenti più avanzati dovrete far fiorire Prosperity, la “capitale” dei sopravvissuti. In pratica è un forte post bellico costruito con materiale di fortuna. Qui potrete “migliorare” i banchi di lavoro, per produrre nuove armi, oppure il giardino botanico, per ricevere medikit più efficaci, o ancora sovvenzionare il mercante di mappe, che vi venderà nuovi carteggi che sveleranno le posizioni delle risorse in tutta la vallata. Una gradita novità sono le “spedizioni”: il nostro amico pilota ci porterà in location fuori dalla mappa di Hope County. Finiremo in una riserva indiana, un ponte devastato, persino il carcere di Alcatraz. Qui dovremo recuperare un “pacco” di risorse e fuggire dai nemici.
Un viaggio da intraprendere?
Come tutti i videogiochi che escono – più o meno – una volta all’anno, New Dawn ha un senso di dejavu incredibile per chi ha già affrontato gli ultimi capitoli, in particolare l’ultimo con cui condivide location e mappe. Resta però un solidissimo sparatutto in prima persona, uno dei pochissimi che punta tutto sull’esperienza single player invece che alle mappe online di Fortnite o Call of Duty e il fatto che sia venduto dal “day one” a prezzo ridotto lo rende molto interessante per gli appassionati del genere.
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