Far Cry Primal, un’avventura nella preistoria

Il nuovo episodio della serie di Ubisoft vi trasporta nel 10.000 a.C. dove le armi ultramoderne di Call of Duty non esistevano ancora

Far Cry Primal  Credit: © Ubisoft
4 Marzo 2016 alle 12:00

Far Cry lo conosciamo dal lontano 2004: è una serie di videogame in cui ogni episodio vi fa vestire i panni di un diverso eroe che per caso si ritrova su isole caraibiche sperdute o in uno staterello africano dilaniato dalla guerra civile. Il minimo comun denominatore di ogni Far Cry è un mondo totalmente esplorabile su uno sfondo di panorami da sogno, unito a una quantità surreale di pirati, rivoltosi e terroristi che, assetati del vostro sangue, trasformano una potenziale vacanza in un battaglia continua. Dopo il quarto capitolo ambientato alle pendici dell'Himalaya, gli sviluppatori canadesi di Far Cry hanno pensato bene di cambiare un po' le regole del gioco con uno scenario veramente originale. Non chiedetevi “dove”, ma “quando”!

Siete pronti per un viaggio nel tempo? Niente isole da crociere, né mete caraibiche: Primal è ambientato nell'Europa Centrale, ma quella di una decina di millenni fa. Il gioco infatti ci trasporta nel 10.000 avanti Cristo, nella Preistoria. Il vostro alter ego è Takkar, un guerriero della tribù dei Wenja: due tribù rivali stanno rischiando di far sparire i Wenja dalla storia e quindi dovrete partire per una solitaria crociata in modo da riunire il vostro popolo e rendere inoffensivi i nemici. Inizierete esplorando la zona attorno allo spelacchiato villaggio fondato dai Wenja sopravvissuti: ogni volta che libererete un gruppo di capanne o una pira abbandonata, aumenterete di un pochino la sua popolazione, lo stesso accade quando liberate dei prigionieri catturati dai malvagi Udam o dagli Izal, le due tribù con cui siete ai ferri corti, oppure quando aiutate i vostri compagni in battute di caccia.

Man mano che esplorerete la mappa della vallata di Oros, potrete anche trovare dei personaggi che dovrete "reclutare": c'è lo specialista della caccia, quello capace di costruire oggetti e armi, quello che vi insegnerà a domare gli animali - sono "eroi" che vi aiuteranno molto nello sviluppo del vostro villaggio, quindi non fateveli sfuggire!

Naturalmente, il mondo del 10.000 avanti Cristo è molto pericoloso: dietro ogni albero potete trovare dei nemici assetati (letteralmente) del vostro sangue, oppure delle bestie fameliche. Dovrete quindi prepararvi a lottare: non ci sono i fucili automatici di Call of Duty, dovrete usare mazze, lance e arco per difendervi e far fuori i vostri avversari. Duelli più brutali e ravvicinati rispetto ai classici sparatutto e molto più violenti. Nelle prime ore di gioco, avrete a disposizione poche frecce nella vostra faretra, qualche lancia e la clava "base", ma completando missioni e conquistando un territorio sempre più vario avrete accesso a delle migliorie che vi aiuteranno a diventare un Rambo preistorico. Soprattutto, scoprirete come domare le bestie: il primo animale che diventerà un inseparabile compagno di caccia è il gufo, che potrete chiamare e vi permetterà di perlustrare il terreno attorno a voi, identificando i nemici e persino attaccandoli dall'alto. Ma non è finita qui: oltre al gufo, che diventerà un vostro inseparabile alleato, potrete domare lupi, leoni e orsi man mano che la vostra abilità di "animalista" migliorerà. Andare a spasso con una tigre dai denti a sciabola al vostro fianco è un'esperienza unica: vi aiuterà a far fuori i nemici e obbedirà fedelmente ai vostri ordini.


Vale la pena partire per questo viaggio nel tempo? Se amate i giochi d'azione e d'avventura e esplorare terre virtuali, la risposta è senz'altro "sì". Far Cry Primal è un gioco con un'ambientazione unica e originale, che diventa quasi reale grazie a un aspetto visivo veramente convincente. Certo, di giochi ambientati nella giungla ne abbiamo visti parecchi, ma la vegetazione di Primal è davvero rigogliosa, colorata e varia. Considerando che le strutture umane sono ridotte all'osso, il vero protagonista del gioco è il mondo che esplorerete, ricreato magnificamente su console e soprattutto su PC.

Le prime ore di gioco scorrono in effetti molto velocemente: sarete occupati a scoprire le "regole" di questo nuovo mondo preistorico, a imparare a utilizzare le armi e a domare le prime bestie. Probabilmente non ci crederete, ma ci siamo davvero affezionati al nostro lupo addomesticato, che ci ha aiutato in tantissime situazioni, difendendoci dai nemici e raggiungendo le prede più veloci per noi. Passato l'entusiasmo iniziale, vagherete per Oros conquistando villaggi nemici e sgominando plotoni di avversari: qui scoprirete se il carattere "libero" del gioco, che non è guidato da una serie di missioni "standard" da completare una dopo l'altra, fa davvero per voi. Chi vi scrive si è divertito un sacco a girare ed esplorare le terre vergini di Primal, combattendo i nemici ogni volta che li trovava, pianificando gli attacchi contro gli insediamenti meglio difesi dal nemico, andando a caccia di materiali per far crescere il villaggio e accumulando esperienza per diventare un guerriero sempre più letale. Se però preferite dei videogiochi più lineari, in cui è sempre chiaro cosa fare e dove andare, è meglio ripiegare su Call of Duty e soci, più tradizionali e classici.

Ultima raccomandazione: le sequenze di combattimento sono brutali e violente, quindi non vi consigliamo di darlo in pasto ai piccoli di casa. Non a caso il gioco è vietato ai minori (18+).

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