Tranquilli, non parliamo del calcio della domenica, di quello giocato negli stadi. Se c’è una cosa che mette d’accordo tutti gli appassionati - che siano interisti, juventini, romanisti o qualsiasi altra curva - è sedersi sul divano di casa propria davanti alla console e giocare al calcio simulato, joypad in mano. Al contrario di altri sport, come l’NBA, parlando degli 11 campo si può scegliere: abbiamo già provato qualche settimana fa PES 2020, che ha dimostrato di aver fatto ottimi passi in avanti. Ora tocca al suo competitor diretto, FIFA 20. La sfida è emozionante, da derby del cuore: la passione, la solidità simulativa, l’esperienza sfidano ogni anno la festa colorata dalle mille licenze, lo spettacolo e le modalità innovative. A guadagnarci, come sempre, i gamer, con una scelta doppia. Chi sceglierete tra calcio simulato e calcio spettacolo?
Il calcio non cambia da oltre un secolo, quindi non c’è da stupirsi se, come tutte le simulazioni sportive, FIFA 20 non vincerà l’Oscar per l’innovazione e l’originalità. Tuttavia, i developer canadesi di FIFA ci provano e quest’anno arriva la nuova modalità Volta. I veterani di FIFA si ricorderanno del capitolo “Street” del 2012, con protagonista il calcio giocato in strada: ecco, Volta può essere definito come lo Street “fatto meglio”. È anche la modalità “storia” di FIFA 20, che racconta la parabola ascendente di un calciatore di strada brasiliano che si fa largo nel mondo del calcio professionista giocando in strada. Regole più veloci, 3-3 o 4-4 magari con portieri volanti, con uno story-mode accattivante che introduce ai campi più corti e tattici di Volta, dove ogni errore rischia di finire con un gol in porta, magari vuota. Certo, con Volta qualsiasi velleità simulativa sparisce dal campo e si torna a una forma di calcio quasi primordiale. Qualche sfiziosa novità anche nelle modalità di gioco: arriva un nuovo sistema di obiettivi personalizzabili nell’intramontabile FUT e quattro nuove varianti per cambiare un po’ le regole del gioco nelle partite tra amici, compresa una in cui la palla, se mandata fuori campo, torna in gioco con un potenziamento casuale.
Migliorarsi costantemente
L’importante è migliorare costantemente: FIFA ha compiuto passi da gigante negli ultimi due lustri, riuscendo a pareggiare l’abisso che un tempo c’era rispetto al rivale PES, riuscendo addirittura a conquistare dei fan del simulatore calcistico made in Japan. Il nuovo capitolo migliora l’intelligenza artificiale dei giocatori, che si comportano in modo sempre più realistico soprattutto in difesa e in attacco, mentre a centro campo rimane qualche perplessità nella costruzione del gioco. Niente di clamoroso, ma solo un’indicazione su dove vorremmo vedere i prossimi sforzi dei futuri FIFA, per un simulatore sempre più realistico e vicino al calcio giocato ma che ancora porta nel proprio DNA qualche aspetto ancora da raffinare. Tuttavia, siamo più che felici: il controllo della palla, i dribbling, i contrasti sono sempre più precisi e limati, che contribuiscono a rendere ancora più sostenuto il ritmo della partita. La grafica del gioco è molto simile al capitolo precedente, con un divario ancora più netto tra i giocatori più celebri e importanti, riprodotti digitalmente riprendendo l’atleta, e quelli minori che ormai stonano nelle inquadrature del gioco, altrimenti quasi indistinguibile da una diretta Sky o DAZN.
Le licenze di FIFA 20
Il menu delle licenze di FIFA è sempre ricchissimo: Seria A, Champions, le leghe maggiori di tutto il mondo, le squadre di cui tutti i fan del calcio conoscono la formazione a memoria. Clamorosa assenza, una certa squadra torinese, rimpiazzata da un fintissimo Piemonte Calcio che, in mezzo a una valanga di contenuto su licenza fa veramente sorridere (la Juve infatti è presente in esclusiva in PES 2020). Confermato il duo inossidabile Pardo e Nava al commento italiano, che funziona piuttosto bene con le squadre maggiori.
Come ogni anno a settembre, si ripropone la sfida tra i due protagonisti del mercato dei videogiochi. meglio scegliere il gioco di EA Sports o quello di Konami? Proviamo a dare qualche risposta