Il regno di Fodlan non conosce pace: diviso in tre casate che vorrebbero distruggersi vicendevolmente dalla notte dei tempi, è dilaniato da guerre, tradimenti e sotterfugi politici. L’unica speranza è la scuola monastero di Garreg Mach, che si erge, fisicamente e politicamente, tra i tre regni come ultimo baluardo prima del caos e della devastazione. Qui vengono addestrati i giovani nobili dei tre regni nell’arte militare e in quella politica e rappresenta la speranza per un futuro di pace.
In questa università per futuri leader è appena arrivato un promettente mercenario, che può insegnare molto sulla guerra vista la sua esperienza in battaglia. Essendo, appunto, un mercenario, potrebbe anche fungere da arbitro nelle contese: indovinate un po’ di chi si tratta?
Il trailer di Fire Emblem: Three Houses
La scuola e le casate
Il giocatore interpreterà proprio questo oscuro mercenario. Dovrete riuscire a trovare un equilibrio tra le casate e scongiurare, se possibile, la guerra finale. Passerete metà del vostro tempo in Fire Emblem girovagando per le sale di Garreg Mach, in cui dovrete insegnare ai vostri studenti le astuzie militari, assegnare compiti e commesse, addestrarli per gli scontri futuri. Non solo: potrete accettare e completare delle missioni, da coltivare certe erbe nella sera della scuola a trovare il modo di rappacificare gli animi di studenti in competizione. Anche andare a pranzo con alcuni di loro per rafforzare il legame, o frequentare la bottega delle armi per trovare il miglior equipaggiamento. Questa prima “metà” di Fire Emblem è a tutti gli effetti un gioco di ruolo, in cui c’è molta esplorazione, moltissimi dialoghi, e tanti esperimenti. A noi ha ricordato molto le vicende di Hogwarts di Harry Potter, ma vissute dagli occhi di un insegnante che deve cercare di motivare i suoi studenti e prepararli al peggio.
Le battaglie tattiche
La seconda anima del gioco è data dalle battaglie – la saga di Fire Emblem, nata a inizio anni ’90, si è sempre focalizzata sui combattimenti strategici. Anche in Three Houses la situazione non cambia: sono scontri a turni, un po’ come gli scacchi, dove “schiererete” i vostri studenti come unità militari. Qui c’è molta strategia: ogni guerriero ha delle abilità peculiari: si parte dall’arma che usa – la devastante ascia da guerra, la veloce spada, o l’arco con cui colpire da lontano. Alcuni possono anche lanciare degli incantesimi, ma esaurite le “cariche” magiche poi diventano molto vulnerabili sul campo di battaglia. Le prime battaglie sono abbastanza semplici, ma presto scoprirete che per vincere i combattimenti più complessi dovrete affinare delle tattiche specifiche, come supportare due guerrieri fra loro, o sfruttare al momento giusto gli attacchi speciali, che da soli possono ribaltare l’esito di uno scontro. Se siete dei veterani dei giochi strategici potrete giocare nella modalità per esperti, dove i guerrieri che vengono eliminati spariscono dal gioco per tutta l’avventura. Altrimenti, c’è la modalità “normale” più “rilassata”, in cui le unità sconfitte tornano dopo lo scontro – magari ferite e deluse, ma vive e vegete.
Una storia affascinante, praticamente un cartone animato "alla giapponese"
La trama di Fire Emblem è la vera protagonista del gioco: non è un videogame in cui potrete o vorrete saltare i dialoghi e le sequenze animate, anche perché di fatto sono degli splendidi cartoni animati in stile manga. La storia è molto intricata e piena di sorprese: è un gioco maturo, per un pubblico sopra i quattordici anni, anche perché nella parte finale diventa più oscuro e persino profondo, proprio come gli ultimi due romanzi del ciclo di Harry Potter. All’inizio dell’avventura potrete scegliere che “casata” guidare nella scuola e questo determinerà il corso della storia e la sua conclusione. Completare il gioco con ogni “casata” dura circa 50-60 ore, quindi se vorrete vedere tutto il gioco preparatevi a una sfida titanica. Il gioco è disponibile solo su Nintendo Switch.
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