Deserti rossi, ghiacci perenni, scheletri di città abbandonate: il pianeta Sera non è un paradiso, questo è sicuro. Dopo centinaia di anni passati a farsi la guerra tra di loro, i coloni umani hanno subito l’invasione delle Locuste, degli esseri provenienti dalla viscere del sottosuolo. La guerra contro le Locuste è la protagonista di Gears of War, serie di videogame sci-fi graficamente meravigliosa e killer app della console di Microsoft, una delle poche, ma solide, esclusive di Xbox One rispetto alla rivale PS4. Conclusa la prima trilogia, in cui abbiamo impersonato il team d’assalto dei COG di Marcus Fenix, nel quarto episodio (qui la nostra recensione) siamo passati a una nuova fase della guerra contro le creature di Sera e una nuova generazione di guerrieri: il figlio di Marcus, James Fenix ha guidato i suoi amici e colleghi Del e Kait attraverso mille avventure, letteralmente nel ventre dei nemici. A due anni dall’uscita del quarto episodio, arriva Gears 5 con una tonnellata di battaglie, alieni tentacolari e androidi corrotti. Ma anche parecchie novità che daranno la giusta "scossa" alla saga dei Gears.
Il trailer
Bentornati su Sera
Dopo un brevissimo ma divertente tutorial, ci si ritrova subito in mezzo all’azione: il team Delta di James deve esplorare l’istallazione perduta di Azura per scoprire se è possibile riattivare il Martello dell’Alba, l’arma di distruzione di massa che ha permesso agli umani di infliggere un colpo mortale alle Locuste. Concluso il primo atto, la protagonista diventerà Kait: l’abbiamo conosciuta in Gears 4, quando ha perso la madre rapita dallo Sciame delle Locuste – se non conoscete Kait, immaginatevela come una Furiosa di Mad Max, ma con l’armatura potenziata dei COG e un arsenale da far invidia a una portaerei nucleare. La sua missione è di scoprire se la madre è ancora viva, intrappolata nella mente alveare dei nemici, e possibilmente liberarla. Strada facendo, scoprirà altri segreti orrendi sui COG, che metteranno di nuovo in dubbio la fedeltà al governo “legittimo”.
Graficamente senza compromessi
In questo periodo non mancano certo videogame visivamente splendidi: Control e Borderlands 3 sono appena usciti e offrono uno spettacolo eccellente, specie sugli schermi 4K. Gears 5 è di questa stessa pasta: probabilmente possiamo considerarlo come il “canto del cigno” della Xbox One, visto che l’anno prossimo Microsoft ci ha già promesso una nuova console ancora più potente, eppure Gears 5 dimostra che già le console di questa generazione possono produrre scenari al limite del fotorealismo. Gears 5 ci porta in umidi sotterranei distrutti da mille battaglie passate, ci racconta di combattimenti senza quartiere in parchi giochi devastati dalla guerra improvvisa, ci porta in deserti di sabbia o ghiacciati: e lo fa sempre con una ricchezza di dettagli e colori da lasciare a bocca aperta.
Le novità di Gears 5
Oltre al cambio di protagonista (e altre sorprese nella storia che non vi sveliamo, ovviamente), Gears 5 ha in serbo diverse novità gustose. Prima di tutto, la parte centrale dell’avventura single player – che dura circa 15 ore – è calata in un inedito mondo aperto completamente esplorabile. Se i passati Gears erano dei lunghi, magari monotoni corridoi tra il punto di partenza di una missione e il punto di arrivo, accompagnato quasi immancabilmente da un duello con un boss particolarmente coriaceo, qua potrete salire sulla slitta a vela dello zio Oscar e esplorare le vaste vallate di Sera. Non siamo ai livelli dei campioni del genere Open World, come Far Cry o Assassin’s Creed, ma è molto appagante e soddisfacente, finalmente, girare un po’ più liberamente a caccia di missioni secondarie e luoghi d’interesse. Altra piacevole novità, il nuovo robottino Jack, che accompagnerà il team nelle sue avventure e battaglie: da spalla diventa coprotagonista, in grado di cambiare le sorti di uno scontro se comandato nel modo migliore. Può curare un membro del team, può aprire le porte e le casseforti, può recuperare armi e munizioni – anche stordire i nemici dietro le coperture, rendendoli vulnerabili per qualche secondo. Naturalmente, il robot va personalizzato e migliorato utilizzando degli oggetti nascosti un po’ ovunque, e questo rende molto più stimolante l’esplorazione delle strutture dove vi avventurerete e delle aree “aperte”.
Tranquilli: è sempre Gears of War!
Lo diciamo in senso totalmente positivo: basta giocare 15 minuti per rendersi conto che nel quinto capitolo sono presenti tutti gli elementi caratteristici dei precedenti Gears of War. Un po’ di esplorazione, un pizzico di storia e background dei personaggi, e soprattutto tanti, tantissime sparatorie con coperture. Come nei precedenti episodi, qua non si sopravvive molto se non vi riparare dietro una solida protezione: Gears of War ha di fatto inventato le “coperture”, quindi la prima cosa da fare quando vi sparano addosso è mettervi al riparo e poi studiare un modo di prendere sul fianco scoperto i nemici. Qua gioca un ruolo fondamentale il robottino Jack, che può stordire i nemici nascosti o creare uno scudo sul vostro personaggio: quindi, stesse regole di sempre, ma qualche possibilità in più per schiodare i nemici.
Ritorna anche il gioco coop, che a noi è sempre piaciuto tantissimo: tutta l’avventura può essere giocata con altri due amici, che prenderanno il controllo dei compagni della squadra (robot incluso). Il sistema è molto duttile e permette di godersi l’avventura in ogni situazione – sia che gli amici arrivino, giochino o che escano dalla sessione. Sempre in tema di multiplayer, presenti le modalità orda, per combattere contro ondate di nemici insieme ai vostri amici online, e Arcade Deathmatch, per massacrarsi deliziosamente tra umani.
Xbox One ha poche esclusive, ma se fossero tutte del calibro di Gears 5 non ci potremmo proprio lamentare. Oltretutto, il gioco è incluso fin dal giorno della pubblicazione in Game Pass, quindi se sottoscrivete l’abbonamento “flat” in stile Netflix (paghi un fisso al mese e giochi a tutto quello che è incluso) potrete giocarlo subito per meno di 10 euro/mese sia su PC che Xbox One!