I “cattivi” hanno un fascino tutto loro. Succede nel cinema, nelle serie tv o nei romanzi: a spanne, più o meno metà dei gialli o dei thriller hanno per protagonista l’assassino, il delinquente, il mafioso. Nonostante le loro azioni immorali e agli antipodi dell’etica, gli omicidi e i soprusi, la violenza e la cattiveria esercitano un’attrazione irresistibile sugli spettatori. Nei videogame è un po’ diverso: forse perché il giocatore è parte attiva nel comportamento del protagonista. I titoli nei quali si impersona un cattivo vero non sono poi moltissimi. Tra questi, figura senz’altro la saga di Hitman, che torna a proporci un’unica missione: impersonare l'agente 47 ed eliminare i vostri obiettivi in modo pulito e con un pizzico di fantasia.
Il trailer
Un mondo di "missioni"
Hitman 3 è l’episodio conclusivo di Worlds of Assassination, una trilogia iniziata nel 2016 che si proponeva di far girare il mondo al nostro glabro assassino. Il nuovo trittico di giochi, usciti a circa due anni di distanza uno dall’altro, era anche l’occasione perfetta per un “remaster” del personaggio e del gioco, che approdava alle “nuove” (per allora) console Xbox One e Ps4. Il minimo comune denominatore di Worlds of Assassionation è dato dal gameplay: si viene trasportati in un luogo predefinito da qualche parte nel mondo (da una villa italiana con proprietari molto sospetti a una sfilata di moda, da un capannone fatiscente in mezzo agli States a delle missioni (quasi) etiche nella ex-Jugoslavia) e si devono eliminare i soggetti indicati. Come entrare, far fuori l’obiettivo e uscire è affar vostro. Non c’è un percorso prefissato, un modo “giusto”, un unico sistema per raggiungere lo scopo. Siete liberi di scatenare la vostra fantasia per arrivare alla vittima.
Il terzo capitolo
Hitman 3 prosegue e conclude la “arc story” del remaster Worlds of Assassination. Se non avete mai toccato un Hitman prima, non c’è problema: come all’inizio di una nuova Season, troverete un breve filmato che inquadra la situazione. Se invece siete dei veterani dei precedenti due Hitman, potrete anche recuperare le “stats” e proseguire da dove siete arrivati.
L’essenza del gioco non cambia: unite dall’arc story che vede l’Agente 47, il pelatissimo killer di Hitman, investigare sul suo passato e sui suoi datori di lavoro, affronterete 5 ambientazioni a caccia di vittime. Arrivare alla meta, specie per chi ha già giocato i capitoli precedenti, è tutto sommato abbastanza veloce: un’oretta per familiarizzarsi con la villa inglese o con gli ultimi piani del grattacielo di Dubai, raccogliere qualche arma impropria e arraffare un travestimento abbastanza efficace, e il gioco è fatto. Il bello non è solo arrivare alla fine del livello, ma è anche scoprire tutti i modi per farlo, oltre a tutti i segreti delle intricatissime location e dei loro personaggi.
Esplora, elimina e poi riprovaci
Durante la vostra esplorazione, scoprirete infatti delle “storie”, ovvero dei metodi che vi avvicinano alla vostra vittima. Sono il sistema “veloce” e ideale per raggiungere lo scopo e completare il livello. Una volta finito, scoprirete che avete solo intaccato la complessità dello scenario: una schermata vi mostrerà quante situazioni, oggetti, personaggi, aree del gioco e “sistemi” avete scoperto e generalmente siamo intorno al 10% del totale. Potrete quindi decidere di continuare la storia, per scoprire come va a finire, oppure ritornare sulla scena del delitto ricominciando da capo, cercando altre vie per arrivare alla vittima. Potete spararle, buttarla giù dal tetto, avvelenarla, soffocarla, farla uccidere da qualcun altro, lasciarle cadere addosso un peso, occorre solo usare l'ingegno. Ogni volta che completate un “capitolo”, si sbloccano nuovi punti di entrata e nuove opzioni. Violento e fuorilegge, ma con fantasia.
Hitman 3 è disponibile per Xbox One, PS4 (e le nuove Xbox Series S|X e PS5) e PC. E' anche possibile giocare su PS4 e PS5 in Realtà Virtuale, se avete anche il caschetto PlayStation. Ovviamente, è un gioco VM18.