Uno dei grandissimi piaceri dei gamer è quello di giocare con un amico (fratello/sorella, partner, figlio/a – decidete voi). Ci sono una marea di videogiochi in cui si può giocare contro altri esseri umani, ma solo una manciata di titoli permettono di giocare insieme a qualcuno, in co-op(erativa) dividendosi il fardello dell'affrontare una marea di zombi, oppure di correre assieme verso la vittoria, aiutandosi a vicenda.
"It Takes Two" è uno dei pochissimi giochi in cui dovrete giocare con qualcuno in carne e ossa, che sia seduto al vostro fianco e giochi sulla stessa console con un secondo joypad, oppure sia dall’altra parte del mondo connesso in rete con la vostra partita. Non si può giocare da soli facendosi aiutare dalla console o dal computer con un personaggio controllato dall'intelligenza artificiale, c'è bisogno di un secondo essere umano. Un titolo quasi unico, per questa scelta drastica, ma che proprio per questo offre un divertimento praticamente irripetibile.
Il trailer
Il viaggio allucinante di It Takes Two
Due genitori e un figlio
La “storia” di It Takes Two è molto alla "cartone animato Disney”. Si parte da una coppia sull’orlo della separazione con una figlia molto triste nel vedere i due genitori che litigano senza sosta. Mamma e papà, per magia, vengono trasformati in due bamboline alte un paio di mele, e devono trovare il modo di comunicare con la figlia e tornare “normali”. Il problema è che il mondo, quando si è alti venti centimetri, è molto diverso. Attraversare un garage, scalare un albero o affrontare delle vespe diventa un’impresa titanica. Il viaggio di It Takes Two è totalmente onirico e sopra le righe: affronterete giganteschi aspirapolveri demoniaci, nugoli di insetti, salti vertiginosi tra tavoli e mobili. La buona notizia è che ci sarà sempre qualcuno ad aiutarvi, ovvero il vostro partner.
Un viaggio per due
I due protagonisti devono infatti aiutarsi continuamente. I tanti, tantissimi “puzzle” del gioco vanno quasi sempre risolti insieme. C’è un ventilatore che minaccia di farci a brandelli? Dobbiamo coordinarci con il nostro partner e premere il pulsante che lo spegne allo stesso tempo. C’è una parete divisoria che va sollevata? Saltiamo insieme e agganciamoci alla leva per muoverla contemporaneamente. It Takes Two è per metà platform tridimensionale, per metà avventura dove spremerete le meningi. Poi, alla fine di ogni livello, troverete il classico boss da sconfiggere con un po’ di riflessi e immaginazione.
Impegnativo e mai uguale
Non è un gioco banale, anzi. Fin dal tutorial, che prende praticamente tutto il primo livello, il viaggio di It Takes Two è abbastanza impegnativo. Ci sono parecchi enigmi da risolvere, dove dovrete capire cosa fare e dove andare. Niente che una rapida occhiata su Youtube non risolva, guardando le tante “soluzioni” in Rete, ma se vorrete completarlo senza aiuti è una sfida non impossibile ma di buon livello. La caratteristica eccezionale di It Takes Two è che non è mai uguale a sé stesso. Ogni situazione propone qualche variazione sul tema: per esempio, in uno dei primi livelli, uno dei due protagonisti troverà dei chiodi, che potrà lanciare con una precisione da far invidia a Robin Hood; l’altro troverà la testa di un martello, e potrà usarlo per dondolarsi sui chiodi lanciati dal partner. Una serie di puzzle proporranno delle variazioni sul tema, e quando avrete capito bene come funziona vi ritroverete davanti a una parete da scalare. Il papà deve lanciare i chiodi e poi “richiamarli” indietro per lanciarli di nuovo senza sosta, e la mamma deve lanciarsi da un chiodo all’altro per scalarla, non appena il chiodo successivo viene piantato. Finito il livello, chiodi e martello spariscono e vengono rimpiazzati da una nuova meccanica di gioco: liane per saltare, tubi su cui lanciarsi in equilibrio come skater, tubi dell'aria calda da direzionare. Addirittura in un livello sarete armati con una spara linfa e un fucile che la incendia: da soli non potete fare nulla, dovrete sempre combinare le munizioni tra loro.
Pedigree Coop
I developer del gioco sono specializzati in giochi di questo tipo. Il primo titolo, Brothers, era single player ma proponeva uno stile di gioco in cui si controllavano contemporaneamente due fratelli – uno con lo stick di sinistra, e l’altro con il destro. Il secondo gioco, A Way Out, vi faceva giocare insieme a un amico (e non c’era alternativa, niente “bot” controllati dalla console per rimpiazzare uno dei due protagonisti): dovevate scappare da una prigione di massima sicurezza, e rintracciare il boss della malavita che vi aveva tradito. Soprattutto nella prima parte del gioco, i due protagonisti devono collaborare per riuscire a scappare dal carcere – mentre nella seconda metà, è più simile a uno sparatutto a due.
In due è meglio
Come abbiamo già detto, It Takes Two è un gioco unico, che vi consigliamo di provare se avete un minimo di dimestichezza con platform e avventure, e soprattutto un amico/parente/partner con cui vivere le 10 ore del gioco. Non c’è neanche bisogno che il “secondo” giocatore compri una copia di It Takes Two, perché è possibile scaricare gratuitamente una versione “Pass amici”, che funziona solo se si gioca con chi ha la copia acquistata. Il gioco è disponibile su PC, Xbox One/Series X|S, e Playstation 4/5, con audio in inglese e sottotitoli nella nostra lingua.