Non è solo fantascienza, non è propriamente fantasy, ma ogni anno che passa ci vediamo un po' del nostro mondo reale: stiamo parlando del cyberpunk, l’ambientazione sci-fi postmoderna creata dai romanzi di Philip K. Dick, William Gibson e Bruce Sterling, e poi magistralmente trasformata in pellicola cinematografica da Blade Runner di Ridley Scott. E anche videogame, come l’eccellente (anche se non privo di difetti) Cyberpunk 2077, uscito poco prima di Natale 2020.
Le gigantesche metropoli degradate, gli innesti cibernetici, le luci soffuse al neon sotto una incessante pioggia sporca hanno una nuova casa: The Ascent, dove il cyberpunk puro fa da sfondo a combattimenti e sparatorie senza quartiere.
Il trailer
La recensione
Giù nel cybergame
Lo sprawl urbano di Veles è il gigantesco palco su cui vanno in scena le 15-20 ore di gioco di The Ascent: giocherete nei panni di uno “schiavo” delle corporazioni che governano l’ammasso urbano, e dovrete completare una missione dopo l’altra. Scoprirete tutto dopo la fuga dalle viscere di Veles, che è un po’ il tutorial del gioco: tutto secondo la tradizione, visto che creerete un alter ego da impersonare e poi inizierete subito a esplorare l’enorme mappa del gioco e a sparare ai numerosi, numerosissimi nemici che vi si parano di fronte.
Vedrete Veles e i suoi abissi d’acciaio con una visuale dall’alto: un po’ come in Diablo, se lo avete giocato, e non è certo un caso visto che di fatto The Ascent potrebbe essere descritto come un “Diablo Cyberpunk”. I panorami sono da mozzare il fiato: sebbene il gioco non sia un mondo tridimensionale e iperrealistico come Cyberpunk 2077, gli autori del gioco hanno ricreato le atmosfere di Gibson e Scott alla perfezione, seguendo alla lettera le “regole” della narrativa e filmografia cyberpunk.
«Voglio il vecchio cacciatore, con la sua magia»
Sebbene The Ascent sia confezionato come un gioco di ruolo – creazione del personaggio, un ricchissimo inventario, statistiche del vostro alter ego migliorabili con il livello di esperienza – in realtà il gioco è uno sparatutto furioso e senza quartiere. Le missioni principali sono del tipo “vai là e ammazza tutti strada facendo, poi quando arrivi uccidi tutti anche lì”: non che ci sia niente di male, ma è bene avvisarvi che il protagonista non si troverà di fronte a grosse scelte morali o avrà il benché minimo controllo sull’evoluzione della trama. Il mondo sporco e cattivo di The Ascent ha bisogno di un castigatore che sappia come cavarsela con mitra e fucile a pompa, e questo farete nel 90% del tempo mentre girate per Veles e i suoi visceri. E The Ascent è uno sparatutto con i fiocchi: il sistema di controllo è perfetto per muoversi nella prospettiva isometrica con visuale dall’alto e aprire il fuoco esattamente dove volete voi, nella costante danza mortale contro le orde di avversari che salteranno letteralmente fuori dalle pareti. Non mancano i classici “boss di fine livello” più grossi e più cattivi, che dovrete far fuori usando riflessi, colpi ben piazzati e capriole per sfuggire ai loro attacchi devastanti.
In giro per lo sprawl
Sparare ed esplorare sono le due anime di The Ascent. Il mondo di gioco e i livelli che affronterete sono sorprendentemente estesi e pieni di piccole sorprese, come stanze nascoste e casse di equipaggiamento posizionate lontano dal percorso più diretto, che premieranno il vostro spirito di esplorazione e curiosità. Non c’è rischio di perdersi, però: premendo un tasto del joypad, verrà illuminato il sentiero che vi porta direttamente all’obiettivo successivo – ricordatevi solo di selezionare la missione che volete completare, visto che oltre a quelle principali, potrete accettare delle missioni secondarie per bottino e gloria aggiuntivi. Ancora più divertente è giocare con qualche amico – il team può crescere fino a 4 giocatori, ognuno sulla sua console o PC – e unire le forze in Coop per massacrare con maggiore efficacia i nemici. Tuttavia, l’avventura single player non si fonde con quella Coop, e quindi dovrete giocare in momenti e con un alter ego diverso.
The Ascent è disponibile per PC e Xbox One / Series X|S. Il gioco è PEGI 12 e purtroppo non è tradotto in italiano. Al momento, è disponibile in Game Pass (sia PC che Xbox), l’abbonamento “flat” di Microsoft, e chi lo ha sottoscritto può giocarci senza spendere un centesimo in più.
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