Metal Gear Solid 5, come un film d’azione e spionaggio

The Phantom Pain è un videogame ambientato nell'Afghanistan degli Anni '80 e dell'invasione russa, un vero e proprio film interattivo

Il modo più silenzioso e invisibile per spostarsi in Afghanista è a cavallo
18 Settembre 2015 alle 16:48

È notte: la guardia sta muovendo il faro per scandagliare il fossato, ma è solo una lama di luce nell’oscurità impenetrabile delle valli attorno Kabul, e non si è accorta che l’intruso è proprio alle sue spalle. Il dardo narcotizzante non fa quasi rumore, e dopo pochi istanti la guardia è a terra priva di sensi: il misterioso intruso può proseguire indisturbato, pronto a mietere altre vittime pur di completare la sua missione.

Non stiamo parlando del nuovo Mission Impossible, anche se le immagini in fondo a questo articolo potrebbero trarvi in inganno, ma di un videogioco: Metal Gear Solid sta ai videogame come 24The Bourne Identity stanno alle serie TV e ai film.

Il vostro alter ego è a capo di un manipolo di agenti segreti che sta cercando di arginare l'espansione dell'organizzazione paramilitare rivale che vuole conquistare il mondo. Una specie di Spectre di James Bond con le capacità tecnologiche della NASA e la brutalità dell'ISIS.

Il teatro delle vostre operazioni è l'Afghanistan, ma non quello di adesso: Metal Gear Solid è ambientato a metà degli anni '80. Mentre il resto del mondo è fermo alle VHS e deve ancora scoprire l'iPhone, il vostro eroe usa già arti bionici, ologrammi e realtà aumentata. Altrimenti, come potrebbe combattere non solo contro tutta l'Armata Rossa, che negli anni ?80 è ancora in Afghanistan, ma affrontare gli emissari dell'organizzazione rivale, che oltre a essere super tecnologici hanno anche qualche arma, diciamo, paranormale?

Così, come un esercito di un solo uomo, dovrete perlustrare in lungo e in largo il deserto attorno Kabul per compiere una serie di missioni che darebbero qualche pensiero anche a James Bond e Jack Bauer: la vostra arma migliore è la segretezza e l'invisibilità, quindi dovrete cercare di colpire il nemico quando meno se lo aspetta dall'ombra, per poi sparire non appena avete liberato uno scienziato prigioniero, distrutto una stazione per le comunicazioni oppure eliminato un comandante nemico. Certo, nessuno vi impedisce un'entrata alla Rambo in cui scatenate i mastini della guerra e distribuite tonnellate di piombo rovente, ma tutto diventa più difficile, dato che il vostro eroe è tutto solo e una doccia di proiettili lo mette KO molto più realisticamente di quello che succede nei film.


A proposito di cinema, se date un'occhiata alla fotogallery, vi renderete conto di come ormai i videogame siano quasi indistinguibili dai film: i deserti e gli sperduti villaggi afgani rasentano il fotorealismo, solo i movimenti dei personaggi rimangono ancora un po' meccanici. Persino le missioni sono divise in capitoli che ricordano le puntate di una serie TV, con persino i titoli di coda che scorrono quando le completate con successo.

Le missioni sono una trentina, a cui si aggiunge una tonnellata di cose da fare, come costruire la vostra base segreta, gestire il suo personale e affrontare dozzine di missioni secondarie, non obbligatorie per arrivare alla fine del gioco, ma molto divertenti, soprattutto per chi ama i film d'azione: non aspettatevi quindi di completare il videogame prima di 30/40 ore.

Metal GearSolid 5: The Phantom Pain è disponibile per PC e console Xbox e Playstation.

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