Negli anni ’90 esplosero le cosìddette avventure grafiche (o “punta e clicca”), dei videogame capaci di raccontare una storia e contemporaneamente di mettere a dura prova la materia grigia del giocatore. Inizialmente le avventure per gli antidiluviani Commodore 64 e Spectrum erano testuali: il giocatore leggeva, come su un libro, la descrizione dell’ambiente e interagivano scrivendo delle frasi anche complessi (si chiamavano appunto “avventure testuali”). LucasArts, la “divisione” di Lucasfilm (quella di Star Wars, per intenderci) dedita alla produzione di videogiochi, inaugurò un filone felicissimo di titoli che fecero impazzire di gioia e divertimento un’intera generazione di gamer.
Oggi le avventure grafiche esistono ancora, ma di sicuro non sono seguite come negli anni ’90. Questo però non vuol dire che non possiamo riscoprire il fascino di questi videogame e magari condividerlo con le nuove generazioni di gamer: giocare con figli e nipotini alle avventure grafiche è un vero spasso, perché molto facilmente si faranno catturare dalle loro meccaniche e dai loro enigmi. Ecco come possiamo rigiocare alcuni tra i grandi classici del passato su pc e console moderne, con un occhio al portafoglio.
Day of the Tentacle
Classe 1993, è il seguito della prima avventura Lucas, Maniac Mansion. In Day of the Tentacle controlliamo quattro amici che si avventurano nelle pieghe del tempo per fermare i piani di conquista del mondo del Tentacolo Viola, generato dallo scienziato pazzo Fred Edison. Grazie alla macchina temporale (il Cron-o-Binetto), i quattro protagonisti possono viaggiare al tempo della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti o nel lontano futuro, in un mondo in cui il Tentacolo Viola è il padrone del mondo. Nel gioco è compreso anche Maniac Mansion: per giocarci, basta usare uno dei computer che trovate nel videogame.
Questa versione moderna è un remaster del 2016, con grafica in alta risoluzione e personaggi più definiti. Il gioco però è rimasto praticamente identico all’originale.
Dove lo potete giocare: è disponibile sia su PS4 che Xbox One e Xbox Series X/S, dove è incluso, al momento in cui vi scriviamo, nel Game Pass, l’abbonamento mensile che vi dà accesso a un centinaio di giochi. Dovesse mai uscirne, potrete comunque comprarlo sullo store.
In tutte queste versioni, è presente la traduzione dei testi in italiano.
Indiana Jones and the Last Crusade & The Fate of Atlantis
LucasArts, forte dei “diritti” per i film di Indiana Jones, produsse due avventure grafiche. La prima, The last Crusade, era ispirata al terzo film con Harrison Ford; la seconda, Fate of Atlantis, riprendeva il personaggio di Indiana Jones e gli faceva vivere un’avventura originale in cui svelava per l'appunto il segreto di Atlantide, come al solito ostacolato da concorrenti spietati e dai nazisti.
Il gioco non è mai stato “rimasterizzato”, quindi interfaccia e grafica sono rimasti quelli originali: se non vi spaventa giocare un titolo un po’ “vecchio stile” (come si vede nel video qua sopra), ve lo consigliamo a scatola chiusa perché è davvero un’esperienza affascinante, perfetta da giocare anche insieme a amici, partner o figli.
Uno dei titoli più recenti: 1998. È ambientato nel mondo dei morti nella mitologia messicana/azteca, molto simile al film d’animazione Coco di Disney. Il giocatore controlla un Triste mietitore, Manny Calavera, agente di viaggi del dipartimento dei trapassati. Purtroppo per lui, come “clienti” ha solo anime che nella vita terrena non hanno combinato molto di positivo, e quindi può fornire “pacchetti viaggio” deludenti e poco interessanti. Il gioco si svolge in quattro giornate, che coincidono con quattro ricorrenze del Giorno dei Morti, quando le anime dei morti possono tornare tra i vivi a visitare i parenti. Un umorismo più “dark”, e magari un pelo più complicato di altri giochi in questo elenco: oggi si può giocare alla versione Remastered, con grafica e controlli migliorati.
Su PC lo trovate su Steam e su Gog.com, in entrambi i casi con audio e testi in italiano. Su console è disponibile su PS4, Switch e Xbox One/Series X/S (sulle console Microsoft è incluso nel Game Pass), e c’è anche per smartphone/tablet Apple.
The Secret of Monkey Island
Se non avete mai giocato un’avventura grafica, iniziate da questa. L’aspirante pirata Guybrush Threepwood vuole diventare un capitano e solcare i sette mari per razziare navi e tesori: per farlo, dovrà superare le prove dell’isola di Melée. Per strada, si innamorerà della governatrice dell’isola, l’intraprendente Eleaine, ma incontrerà anche il pirata non morto LeChuck. Vi ricorda per caso un certo film di Disney? Beh, sappiate che le avventure sono uscite ben prima rispetto a I Pirati dei Caraibi!
L’umorismo di Monkey Island ha fatto scuola e la Storia dei videogiochi. Momenti altissimi come la sfida tra pirati a colpi di battute, la pozione vudu’, i cannibali vegetariani: impossibile non innamorarsene!
La serie comprende quattro episodi: The Secret of Monkey Island; LeChuck’s Revenge, The Curse of Monkey Island e Escape from Monkey Island. Giocateli in ordine! Dei primi due, esistono dei Remaster realizzati magistralmente, che peraltro permettono di passare dalla grafica e interfaccia originale a quelle “moderne”, e di giocare con il commento degli autori.
Su console è disponibile su Xbox (versione 360, ma compatibile con le console più recenti). Purtroppo, le versioni PS3 e iPhone/iPad sono state rimosse dagli store.
Thimbleweed Park
Naturalmente, le avventure grafiche continuano a uscire ancora oggi. Ci sono per esempio i giochi della TellTale, che purtroppo ora ha chiuso ma è comunque possibile acquistare sugli store digitali: avventure che vanno dai mondi di Walking Dead a quello di Monkey Island. Ci sono i giochi di Dontnod, ovvero i vari Life is Strange (qua abbiamo recensito il primo e qua abbiamo provato il secondo).
Se però volete giocare un’avventura recente e volete ritrovare il fascino dei giochi LucasArts, vi consigliamo Thimbleweed Park: l’omonima cittadina è scovolta da un omicidio, e sul posto arrivano due agenti federali, che investigheranno sulle pieghe oscure (e divertentissime, ovviamente c’è la medesima ironia della avventure Lucas) della cittadina. Il motivo è semplice: il gioco è realizzato da Ron Gilbert e Gary Winnick, creatori di Maniac Mansion, capostipite del genere.
Se volete provare l’esperienza del gioco, c’è anche una mini avventura gratuita per PC, ambientata nello stesso “mondo” di gioco e la trovate qua
Thimbleweed Park è disponbile su Xbox One, PS4, PC (qua lo trovate su Steam), Switch e device Android e Apple. Non avete scuse per non giocarlo! Il gioco è tradotto in italiano, naturalmente.
Per i più esperti: giocare con lo SCUMM
Se volete giocare le avventure del passato nella loro forma più originale, potete utilizzare gli emulatori di SCUMM (che sta per Script Creation Utility for Maniac Mansion, ovvero Programma per creare “copioni” per Maniac Mansion). È il sistema con cui sono stati creati quasi tutti i giochi di cui abbiamo parlato in questo articolo, e moltissimi altri; LucasArts e i suoi autori hanno deciso di renderlo pubblico. Con l’emulatore ScummVM, potete giocare oltre 250 giochi su praticamente qualsiasi piattaforma presente e, presumibilmente, futura – visto che il progetto è mantenuto vivo da una orda di appassionati. Bisogna solo avere un po’ di pazienza e dimestichezza con l’inglese: partite dal sito ufficiale e troverete tutte le indicazioni.