Ogni console ha i suoi personaggi chiave. Un certo idraulico italiano è il simbolo inconfondibile di Nintendo, mentre Sonic – a cui è dedicato un film appena uscito nelle sale cinematografiche – è stato per diversi anni il “testimonial” delle console di SEGA. Anche Microsoft ha creato delle serie di videogame legate inequivocabilmente a Xbox: Master Chief di Halo e la sua crociata contro gli alieni partita dal pianeta ad anello o i milioni di chilometri di piste dei vari capitoli del racing game Forza si trovano solo sulla console Microsoft. Da oggi, Xbox (e Windows 10, che è sempre di Microsoft) ha anche un platform che la contraddistingue: Ori and the Will of the Wisps. È un’avventura magica, impegnativa e indimenticabile fatta di salti, piattaforme e combattimenti, ma anche di una storia memorabile, “interpretata” da personaggi ai quali vi appassionerete. Se il primo capitolo, The Blind Forest, era un po’ troppo ostico per diventare un gioco “per tutti”, il nuovo platform Will of the Wisps riuscirà a coinvolgere una fetta di pubblico molto più ampia: come leggerete qui sotto, merito di una difficoltà meglio calibrata e del Gamepass.
Il trailer
Dove eravamo rimasti
Abbiamo conosciuto questa serie nel 2015, quando Ori and the Blind Forest arrivò per Xbox One. Ori è uno spirito guardiano di alberi e creature dei boschi. Può saltare, correre, lanciarsi in acrobazie di ogni tipo ma anche combattere contro la quantità industriale di nemici che tentano di sbarrargli la strada. Lo abbiamo condotto per la sua Odissea negli angoli più scuri e terribili del bosco di Nibel, minacciata da un enorme gufo dai poteri distruttivi. Solo alla conclusione dell’avventura abbiamo scoperto che il gufo attaccava Ori e la foresta per difendere i suoi piccoli, e il gioco terminava proprio con l’ultimo uovo del gufo che si schiudeva protetto da Ori. Il nuovo Will of the Wisps inizia proprio da qua: Ori e il nuovo gufetto sono amici inseparabili, che giocano e si aiutano a vicenda. Un giorno però, mentre Ori sta svolazzando allegramente in groppa al gufetto, una tempesta improvvisa li fa precipitare in una nuova, intricata foresta molto più lontana, vasta e oscura di quella di Nibel. Inizia così la nuova avventura per Ori, ma non temete: se non avete giocato al primo capitolo, la storia si regge magnificamente lo stesso in piedi e imparerete comunque tutto da capo.
Nuova foresta, vecchie sfide
Ori and the Blind Forest era un gioco assai difficile. Già dopo venti minuti di gioco era necessario sapersi destreggiare come delle cinture nere di joypad per superare alcuni punti particolarmente ostici – anzi, in pratica era un susseguirsi di situazioni frenetiche in cui bastava sbagliare un salto per finire affogati, triturati, bruciati, infilzati o peggio. Certo, Ori era un gioco onesto e corretto: quando era “game over”, era colpa del giocatore: i comandi sono precisissimi e gli elementi per capire come risalire l’enorme cascata o i fiumi di lava saltando continuamente senza mai toccare terra c’erano tutti. Semplicemente, Ori era una vera sfida, così come arrivare in fondo al gioco senza lanciare il joypad fuori dalla finestra. A dimostrazione del livello di difficoltà un pelino ottimistico, Microsoft ha pubblicato, nel 2017, una nuova versione di Ori and the Blind Forest, battezzata “Definitive”, che ammorbidiva la complessità del gioco inserendo la modalità “facile” (prima assente) e degli aiuti per il giocatore. Il nuovo Ori avrà imparato la lezione?
Una sfida impegnativa, ma fattibile
Ori and the Will of the Wisps fa tesoro dell’esperienza e introduce gli stessi aiuti della Definitive di The Blind Forest, più qualcuno addizionale. Ci sono i punti di salvataggio e di teletrasporto, e quando – inevitabilmente – ci lascerete le penne, ricomincerete con il pieno di energia vicinissimi al luogo della vostra triste dipartita. Inoltre, la “curva” di apprendimento è decisamente più soft: imparerete prima a saltare, poi a doppio-saltare, poi a menare fendenti, e via dicendo. Alla fine, dopo due o tre ore, vi ritroverete a compiere evoluzioni pazzesche: uno dei poteri di Ori, che si sblocca dopo un paio di orette abbondanti, gli permette di avvicinarsi a un colpo dei nemici e usarlo come trampolino per saltare molto più in alto del normale e raggiungere luoghi prima inaccessibili. Così riuscirete a danzare letteralmente tra i proiettili dei nemici, saltando da uno all’altro, arrampicandovi sulle pareti, distruggendo ponti. Personalmente, ci siamo stupiti di quello che siamo riusciti a fare dopo solo poche ore!
Una fiaba, anche visivamente
Sebbene l’aspetto grafico non sia uno dei punti di forza fondamentali di un platform, Ori è un gioco davvero molto bello da vedere. Il mondo del videogame - particolarmente ampio e vario – è uno spettacolo, con giochi di luce e ambientazioni assai diverse tra loro. Quello che ci ha colpito è l’atmosfera generale di Ori and the Will of the Wisps: la colonna sonora, i dialoghi, e la grafica quasi soffusa riescono a creare un platform che è anche una fiaba, in certi momenti quasi toccante, proprio come era successo per il predecessore.
E arriva direttamente sul Gamepass
Microsoft ha una bella sorpresa per chi ha sottoscritto l’abbonamento “Gamepass”, che – un po’ come un Netflix dei videogame – permette di accedere a un centinaio di titoli e giocarli senza limite pagando meno di 10 euro al mese. Le esclusive di Microsoft, come Halo e Forza Motorsport sono disponibili dal giorno dell’uscita nel “paniere” dei giochi di Gamepass. Ori and the Will of the Wisps non fa eccezione, così se avete sottoscritto Gamepass, avrete Ori immediatamente e senza spendere un centesimo in più. Inoltre, Ori and the Will of the Wisps, è compatibile con Windows 10: se lo prenderete su console, potrete giocarlo anche su PC (e viceversa) senza spendere un centesimo in più – e i salvataggi sono in comune, quindi non dovrete ricominciare l’avventura se vi sposterete su computer.
Il futuro, nei videogiochi, non è quasi mai particolarmente roseo, specie in questo periodo. Dopo le scampagnate negli inverni post-nucleari di Fallout 76, Metro Exodus e Far Cry New Dawn, arriva Crackdown 3 con una apocalisse elettrica