Abbiamo provato il visore per la realtà virtuale della PS4 e alcuni dei migliori videogame in VR: ecco come è andata!
Immaginata nei romanzi e nei film di sci-fi degli anni ’80 e ’90, la Realtà Virtuale è finalmente disponibile per davvero: se su PC costa un occhio della testa (Oculus e Vive HTC hanno un prezzo di 700 euro circa, a cui va aggiunto il costo di un PC da gamer), entrare nella VR su PlayStation 4 è decisamente più economico e immediato, se avete già una console Sony in casa. Abbiamo provato il visore e alcuni dei migliori videogame in VR: ecco come è andata!
Di cosa avete bisogno
Naturalmente, dovete avere una console PS4: qualunque modello va bene, da quello originale del 2013 a quella “slim” uscita a inizio autunno, e chiaramente è perfetta anche la PS4 Pro appena arrivata nei negozi. Oltre al kit della VR, che costa 399 euro, dovete avere un joypad e la PS Camera, la telecamera da posizionare sotto la televisione. Quando non usate il visore, potete staccare i due cavi e metterlo via. Infine, in diversi giochi sono necessari due Move, i controller a forma di cono di gelato.
Prepararsi a giocare!
Nella scatola, troverete il visore, diversi cavi e uno “scatolotto”di 15 cm di lato. Montare la VR non è particolarmente complesso: essenzialmente, dovrete staccare il cavo HDMI che va dalla PS4 alla TV e inserirlo nello “scatolotto”, che poi si collegherà al televisore e al visore. Inoltre, dovrete impegnare una delle uscite USB della PS4 sempre per collegarla allo “scatolotto”. La PS camera va posizionata sopra o sotto il televisore, puntata verso il punto in cui vi troverete quando giocherete con la VR.
Per usare la VR, dovete avere un po’ di spazio attorno a voi e davanti alla camera: idealmente, dovreste poter aprire le braccia tipo “uomo vitruviano" di Leonardo e muoverle davanti, di lato e sopra di voi senza colpire mobili e lampadari: generalmente, giocherete in piedi, anche se in alcuni casi potete divertirvi da seduti.
Chi indossa degli occhiali da vista deve tenerli anche usando il visore della VR, specie se il difetto è la miopia. Il visore è abbastanza comodo, anche se “pesa” un pochino sul naso.
È vero che fa stare male?
Come alcune persone stanno male appena mettono piede su una nave, alcuni giocatori soffrono il “mal di Virtual Reality”: in realtà, è un fastidio molto simile al mal di mare o d’auto, e non è un caso, visto che ha la stessa radice. Quando siete su una nave con il mare mosso, nella vostra cabina, i vostri occhi non “vedono” il movimento (perché ondeggiate con la nave stessa), ma il vostro cervello e senso dell’equilibrio percepisce che vi state spostando, e questo causa il fastidio. Nella VR è esattamente il contrario: gli occhi vedono il movimento, ma il corpo capisce che siete fisicamente fermi. Non c’è modo di sapere se la VR vi darà fastidio finché non la provate: abbiamo conosciuto giocatori veterani di mille sparatutto e che non soffrono minimamente il mal di mare non riuscire a giocare con la VR per più di dieci minuti, e stomaci delicatissimi che invece hanno giocato ore senza problemi. Il consiglio è di provare la VR prima di acquistarla, da un amico o in uno showroom. Considerate che chi programma i videogiochi sa molto bene che esiste questo problema, per cui esistono giochi progettati in modo da ridurre al minimo il fastidio, per esempio mantenendo stazionario il giocatore (magari seduto a un tavolo).
I bambini possono usarla?
Secondo Sony, la VR non può essere utilizzata dai minori di 12 anni – d’altra parte, anche il cinema 3D in teoria sarebbe “vietato” ai minori di 6, ma molti bambini usano gli occhialini 3D senza alcun problema. Come sempre, quando si parla di videogiochi, consigliamo ai genitori di far provare il visore ai propri figli per gradi, magari prima con i giochi più statici, e vedere se reagiscono bene. Tenete presente che esistono diversi giochi horror per VR, e questi non sono raccomandati (per niente!) ai minori non tanto perché sono VR, ma perché fanno davvero paura!
PS VR World
Il primo gioco che dovreste provare è PS VR World, che è una “collezione” di giochi. Sono esperienze abbastanza brevi, che offrono una panoramica su quello che si può fare con la VR. Per esempio, c’è Ocean Descent che vi mette dentro una gabbia e vi cala nelle profondità oceaniche (praticamente, è un filmato senza grosse possibilità di interazione), oppure VR Luge, dove salite su uno slittino e vi lanciate già per una strada in discesa, cercando di evitare autotreni e macchine. Il più divertente è The London Heist: parteciperete a un “colpo” londinese e dovrete far fuori mezza mafia russa, usando i due Move come fossero la vostra pistola e il caricatore. In questi giochi il livello di stress stomaco è molto basso.
Until Dawn: Rush of Blood
Avete presente la “casa degli orrori” che trovate in qualsiasi luna park? Rush of Blood è la versione digitale: salite su un carrello su rotaie che vi fa esplorare edifici e punti all’aperto. Le evoluzioni da roller coaster sono abbastanza limitate, il vero divertimento è far fuori tutti i bersagli e i clown pazzi che cercano di affettarvi con le loro immancabili asce. Non è un vero e proprio gioco horror: a parte qualche situazione “da salto sulla sedia” si può divertire chiunque, anche se alcuni scenari sono magari un po’ troppo impressionanti per i bimbi (per esempio, in un livello vi sposterete in una specie di macelleria con “pezzi” di maiale ovunque). Stress stomaco medio-basso.
The Martian VR Experience
The Martian è uno splendido romanzo diventato un film eccellente grazie a Ridley Scott e Matt Damon: ora diventa anche un’esperienza VR, in cui rivivete una mezza dozzina di eventi della storia. Iniziate dividendo le patate grosse da quelle piccole, poi dovrete caricare i pannelli solari sul mezzo, e poi verso la conclusione della vostra odissea marziana. È un gioco semplicissimo, senza quasi nessuna difficoltà, e dura meno di mezz’ora. Peccato per il prezzo attuale (19,90 euro), che è un po’ troppo alto per quello che The Martian VR Experience offre: se lo trovate scontato, fateci un pensierino. Lo stomaco non ne risente quasi mai: livello stress bassissimo.
Eve Valkyrie
Con Rogue One ormai in arrivo nelle sale italiane, ci voleva proprio un simulatore spaziale di duelli di caccia! Eve Valkyrie è il sogno di ogni appassionato di Star Wars e Battlestar Galactica: vi mette nel cruscotto di un velocissimo caccia spaziale, e vi fa affrontare missioni e duelli. La componente single player è ridotta ai minimi termini, ed è essenzialmente un grande tutorial che vi spiega come giocare in multiplayer, vero cuore del gioco. La grafica è di buonissimo livello, e sfrecciare in mezzo alle astronavi cercando di mettersi in coda ai caccia nemici è un'esperienza veramente appassionante. Peccato che il gioco costi 60 euro e in più richieda degli acquisti ulteriori sotto forma di microtransazioni. Lo stomaco reagisce abbastanza bene, anche se quando state virando e guardate dall'altra parte per vedere se c'è un caccia nemico che vi tallona, un pochino si fa sentire. Livello di stress: medio.
Keep talking and nobody explodes
Un gioco che sfrutta il visore della VR in modo originale: bisogna giocare almeno in due, con un amico che vi segue. Chi indossa il visore vede una bomba che sta per esplodere, e deve disarmarla. Chi non indossa il visore vede sullo schermo della TV le istruzioni per disarmarla. I due giocatori devono parlarsi: chi guarda la bomba deve descrivere come è fatta, chi ha le istruzioni deve capire quale tipo di bomba ha di fronte l'amico e fornirgli le istruzioni per evitare il ?boom? finale. Fa molto Jack Bauer! Livello di stress stomaco: inesistente.
Batman Arkham VR
Il Cavaliere Oscuro ha un gioco VR tutto per sé: è una avventura in cui vestirete (è il caso di dirlo!) la bat-tuta e dovreste scoprire cosa sta succedendo nei sotterranei di Gotham City e perché i vostri alleati sono spariti nel nulla. I combattimenti e le corse in Bat-mobile sono praticamente assenti, ma in compenso dovrete esplorare le scene del crimine alla CSI per ricavare indizi e prove. Il gioco vi fa spostare ?a punti?, quindi il senso di fastidio è ridotto al minimo. Assicuratevi però di avere un po' di spazio attorno a voi e di giocare in piedi, funziona tutto meglio. È uno dei giochi VR più convincenti: esplorare Gotham City e guardare la metropoli dai tetti dei suoi grattacieli è veramente affascinante! Servono due controller Move per giocare. Livello di stress medio basso.
Battle zone
Se anagraficamente siete sopra i quaranta anni, magari vi ricorderete di Battlezone nelle sale giochi della vostra infanzia: ai tempi si pilotava un carro armato sci-fi in un mondo vettoriale fatto di righe verdi. Oggi Battlezone torna con una versione VR davvero ben riuscita: dovrete pilotare il vostro carro in una serie di livelli e far fuori i tank nemici. Avrete a disposizioni armi di ogni tipo, dalla mitragliatrice veloce ma poco potente ai razzi a ricerca che colpisco i mezzi nemici dall'alto. E avrete bisogno di tutte queste armi, perché oltre ai tank dovete far fuori torrette, generatori di scudi e persino droni volanti. Per giocare, dovrete ?creare? delle partite single player con delle campagne generate casualmente che sono molto divertenti: esiste naturalmente la possibilità di giocare in multiplayer, insieme ad altri tre amici contri i tank controllati dalla PS4. La grafica è essenziale, ma è anche un riuscito omaggio al videogame anni '80, e il carro si muove abbastanza lentamente da non dar troppo fastidio al vostro stomaco. Livello stress medio.
Tumble VR
Per gli appassionati di enigmi: Tumble VR vi mette in una serie di ?stanze? dove dovrete usare materia grigia e intuito per risolvere dei puzzle. Si parte dall'impilare dei solidi di diverse forme (cilindri, cubi e piramidi) cercando di tenere tutto in equilibrio. Nel livello successivo, magari c'è un raggio luminoso e dovrete direzionarlo con dei prismi per fargli incontrare delle lenti colorate. Poi dovrete impilare degli oggetti mentre un'asta passa avanti e indietro e fa cadere tutto quello che è messo più in alto di una spanna ?virtuale?. Dovrete usare un controller Move per prendere i solidi, ruotarli e posizionarli sul ?piatto? davanti a voi. All'inizio sembra tutto semplice, poi la curva di difficoltà si impenna e dovrete spremervi le meningi per riuscire a completare i livelli. Perfetto per chi ama i giochi a enigmi, piuttosto noioso per tutti gli altri. Il livello di stress è minimo.
Here they Lie
Un gioco horror nel vero senso della parola: c'è poco da fare, se non camminare, esplorare, raccogliere e esaminare qualche oggetto. Appena vi metterete il visore, vi calerete in un mondo onirico e etereo, che ricorda i film di David Lynch e di Terry Gilliam, e anche alcuni degli albi più riusciti di Dylan Dog: quello che vedrete nel vostro viaggio sotterraneo è tutto grigio o nero, al massimo marroncino, con pochissimi sprazzi di colore. Il sistema di controllo funziona in due modi diversi: uno più adatto a chi è alle prime armi con la VR, che vi fa ?ruotare? di ?spicchi? di 30° circa, e l'altro che vi fa muovere più liberamente: in ogni caso, anche per ?colpa? dell'atmosfera deprimente e oppressiva, delle situazioni irreali e ai momenti di sano spavento, lo stomaco si fa sentire e non siamo mai riusciti a giocare per più di venti minuti di fila. D'altra parte, Here they Lie è un'esperienza che dura tre-quattro ore al massimo, quindi potete prendervela comoda e fermarvi se vi da fastidio. Non è adatto ai bimbi, questo è sicuro.
RIGS
Se il rubgy o il football americano vi sembrano violenti, aspettate di provare RIGS! Nelle arene del futuro bisogna ?fare gol?, ma si gioca a bordo di robottoni alti come una palazzina armati meglio di un piccolo esercito. RIGS è il simulatore di sport del futuro, che strizza l'occhio ai campionati multiplayer: in single player è un'esperienza piacevole, ma diventa convincete soprattutto se giocato online, in team con amici e affrontando giocatori in carne e ossa. Considerando che i robottoni si muovono velocemente, saltando da una piattaforma all'altra e sparando mentre sono in volo ai nemici, qua lo stomaco si fa un po' sentire: il livello di stress è abbastanza alto.
Driveclub VR
Se avete già giocato a Drive Club, il simulatore di guida Sony uscito per PS4 un paio di anni fa, potete acquistare e scaricare il ?pass? che aggiunge il supporto per la VR. I contenuti sono grossomodo gli stessi, ovvero un centinaio di percorsi su cui sfrecciare a bordo di una settantina di bolidi di ogni tipo. Soprattutto se giocato con un volante, Drive Club VR è un'esperienza perfetta per gli appassionati dei giochi racing: affrontare le curve e i rettilinei ?guardando? il gioco dall'interno dell'abitacolo è fenomenale, così come la ricchezza degli abitacoli riprodotti in 3D ?" inclinando la testa, noterete che tachimetri e leve sono tutti in 3D. Fuori dall'abitacolo, il gioco è un po' spoglio, però: non che sia un grosso problema, per chi ama la velocità e le corse frenetiche. Il livello di stress dello stomaco è medio, specie se patite le curve.