Geniale, stravagante e fantasioso: Tim Schafer è un autore che crea videogame sin dalla fine degli anni ’80. Se fossimo al cinema, sarebbe celebre quanto Tarantino o Lynch, ma è raro che nel mondo dei videogiochi gli autori diventino celebri anche tra i gamer più appassionati. Dai tempi delle avventure grafiche – lavorò su titoloni come Monkey Island, Grim Fandango e Full Throttle, ai più recenti Broken Age e Costume Quest, la sua carriera è caratterizzata da giochi fuori dagli schemi e molto, molto ironici. Dopo oltre 15 anni dal primo episodio, arriva finalmente Psychonauts 2: allacciate le cinture, perché nei giochi di Schafer sono viaggi imperdibile. Questa volta, entriamo nel cervello dei cattivoni!
Il trailer
La recensione
Viaggio allucinante
In Psychonauts 2 prenderete il controllo di Raz, una intraprendente recluta dello speciale corpo scelto degli Psiconauti. Sono agenti dotati di poteri pazzeschi, e che sono specializzati nel viaggiare dentro la mente dei cattivoni per capire le loro azioni e correggere i loro comportamenti. Già dal tutorial si capisce che Psychonauts 2 non è un gioco ordinario: vi ritroverete nel cervello di un dentista fuori di testa, viaggiando tra i suoi ricordi e i fantasmi del suo passato. Saltellerete tra denti, uffici devastati e ricordi pericolosi, combattendo contro burocrati grigi e spietati o molari volanti e fastidiosi. Tecnicamente, Psychonauts 2 è un gioco d’avventura e piattaforme, ma c’è poco di “normale” e canonico in questo videogame. Dovrete sfruttare i vostri riflessi ma anche una discreta quantità di materia grigia per capire come risolvere grandi e piccoli puzzle, o come sopravvivere mentre scivolate tra le memorie dei personaggi di cui visiterete le menti affrontando i loro demoni interiori.
Le menti contorte
Mai come in Psychonauts 2, il viaggio è la vera esperienza: non saltate i dialoghi, non perdetevi neanche una battuta, perché il team dietro al gioco è fenomenale nel creare situazioni spassose e ironiche. Per esempio, nelle prime ore di gioco, dopo la passeggiata nel cervello del dentista matto, vi ritroverete nella mente di una delle vostri “insegnanti” Psiconaute. Dovrete convincerla a promuovervi da recluta a agente operativo, e quindi dovrete “esplorare” le sue paure e fobie. In pochi minuti passerete da una sezione onirica in cui dovrete collegare i giusti “sentimenti” della professoressa per spingerla a lanciarvi nella mischia, a un livello “dentro” le radiografie esposte nella sala di un dottore. Difficile trovare due livelli anche vagamente simili in Psychonauts 2; molto più facile rimanere stupiti a ogni cambio di scena.
Ad aiutarvi ci saranno i vostri poteri psichici: potrete incendiare oggetti, spostarli con la telecinesi, levitare sopra gli ostacoli. Capire qual è il potere giusto da usare in ogni situazione è la chiave per superare i livelli da incubo del gioco, e sperimentare le diverse soluzioni è un vero spasso.
Un gioco vecchio stile, ed è un complimento
Lo diciamo con ammirazione, sia chiaro: Psychonauts 2 è un gioco “vecchio stile”. L’esplorazione premia il giocatore che cerca in ogni angolo e va a caccia di ogni oggetto collezionabile, e difficilmente rimarrete delusi se dedicherete un po’ di tempo a vedere “cosa c’è la dietro”. I combattimenti sono magari un po’ meccanici e ripetitivi, ma si risolvono abbastanza velocemente per lasciare spazio al vero spasso del gioco – seguire la storia e scoprire cosa si sono inventati gli autori del gioco per il prossimo, pazzo, visionario livello. Graficamente il gioco non sfrutta le console di ultima generazione, e i poligoni sembrano sempre scolpiti nella roccia. Poco male, perché se tecnicamente il gioco non è all’avanguardia, allo stesso tempo crea uno scenario affascinante dopo l’altro, con una varietà letteralmente mostruosa. Nonostante sia un gioco “vecchio stampo”, non è particolarmente ostico e anzi è possibile calibrare la difficoltà riducendo i rischi di morte prematura del protagonista.
Psychonauts 2 è disponibile per PC, Xbox One/Series X|S, e PS4/PS5. Su PC e Xbox è incluso dal giorno dell’uscita nel Game Pass, l’abbonamento “all you can play” di Microsoft che per un canone fisso di circa 10 euro al mese permette di giocare circa 150 giochi senza spendere un centesimo extra – e che peraltro include lo storico, primo episodio. Il gioco ha i sottotitoli in italiano ed è classificato PEGI 12+.