Negli ultimi mesi, abbiamo visto un tripudio di giochi apocalittici. Abbiamo iniziato con il discusso e a volte discutibile Fallout 76, che proponeva un futuro distopico in cui Cina e USA si sono scambiate abbastanza testate nucleari da trasformare il nord America in una distesa radioattiva piena di scorpioni grossi come TIR e mutanti, per poi passare alla rivisitazione in salsa post-atomica di Far Cry New Dawn, dove abbiamo attraversato un Montana devastato da missili atomici a caccia di psicopatici e psicopatiche. Infine, ci siamo trasferiti a Mosca per il nuovo capitolo della serie Metro, probabilmente il più “dark” dei giochi postnucleari.
A completare questo poker da contatore Geiger arriva Rage 2. Qui siamo addirittura su un pianeta lontano, colonizzato dall’uomo, ma distrutto dall’impatto di un asteroide. L’umanità però è stata un po’ più fortunata dei dinosauri: il 90% della popolazione è rimasto ucciso, ma ci sono dei sopravvissuti, che passano il loro tempo a massacrarsi nei modi più creativi per sfruttare le pochissime risorse rimaste. E poi, c’è l’Autorità.
Il trailer di Rage 2
Noi dobbiamo salvare il mondo
Dopo aver scelto il sesso del vostro eroe, si passa subito all’azione. La vostra base è sotto attacco, perché l’Autorità, sconfitta nel primo Rage, è tornata a seminare odio e distruzione. La prima battaglia vi spiega un po’ le “regole” di Rage 2: sono molte semplici, non temete – qua si combatte, si spara, si mena. C’è poco spazio per la filosofia e per la trama, che in Rage 2 sono uno sfondo sfocato.
Imparerete subito che in Rage 2 siete l’eroe eletto che deve salvare il mondo. La tizia a capo del vostro insediamento vi ha addestrato tutta la vita (per fortuna vi siete persi la parte noiosa!) per spedirvi in una Odissea in giro per il mondo post-apocalittico, a caccia di alleati (pochi, pochissimi) e avversari (strabordanti come se ci fosse il Black Friday perenne del mutante). Appena usciti dalla vostra “colonia”, vedrete il mondo esterno: potremmo descriverlo con video e tonnellate di parole, ma basterà dire “Mad Max”. È un deserto pieno di insidie, con città in rovina che testimoniano una gloriosa epoca passata e dimenticata, e insediamenti di predoni e banditi che hanno come attività principale sparare addosso a chiunque capiti loro a tiro. Si va in giro su veicoli con riparazioni di fortuna, una via di mezzo tra dei trattori scassati e dei dragster simili agli F-16.
Armi a volontà
La struttura del gioco ricorda molto titoli come Far Cry e Horizon Zero Dawn. Avete un mondo a disposizione da esplorare, a bordo della vostra auto da battaglia, e una missione da compiere: unire i capi della Resistenza contro l’Autorità. Ogni capo vi proporrà una serie di missioni, ma il succo del discorso non cambia: si tratta generalmente di andare in una location della mappa, ammazzare tutti e tornare indietro. D’altra parte, Rage 2 porta la firma degli autori della serie di Just Cause, celebre per le esplosioni e la distruzione più che per una trama originale o affascinante.
Difatti, l’accento in Rage 2 è proprio sul combattimento. Il vostro eroe può “migliorare” il generoso arsenale che si porterà sempre dietro – per una volta, non dovrete limitarvi a sole due o tre armi. Man mano che esplorate il mondo là fuori, troverete nuove armi che poi rimarranno sempre con voi. Il problema sarà solo trovare abbastanza proiettili.
Folli e frenetiche sparatorie
C’è da dire che parlando di sparatorie folli e senza pause, Rage 2 non teme rivali. Predoni e mutanti vi supereranno costantemente in numero, e quindi non dovrete solo imparare come piazzare piombo e granate, ma anche a sfruttare i “poteri” che conquisterete nelle Arche.
Gli astuti scienziati umani avevano previsto l’apocalisse, e avevano lanciato in orbita dei satelliti che, dopo la catastrofe, sarebbero dovuti tornare sul pianeta per riportare civiltà e conoscenza. Quindi, dovrete aguzzare lo sguardo e cercare sulla mappa le varie Arche schiantatesi in giro, perché dentro troverete nuove armi e nuove abilità. Festeggerete per tutta la notte quando troverete il fucile a pompa, uno dei migliori della storia dei videogiochi, e allo stesso modo sfodererete un sorriso a 35 denti (siamo sempre in un mondo di mutanti, dopotutto!) quando scoprirete che potete scattare da tutte le parti tipo teletrasporto, o saltare da un edificio all’altro.
Se vorrete giocare Rage 2 al massimo livello di difficoltà, dovrete imparare molto bene queste tecniche di movimento rapido, che si traducono in balletti di dita sul joypad per sfuggire alle orde di mutanti incavolati come furie, che vi caricano a vista o vi lanciano palle di fuoco esplosive con una mira invidiabile. I giocatori meno esperti potranno passare al livello di difficoltà “facile”, che comunque rimane impegnativo per chi è alle prime armi.
Andiamo a GasTown?
Rispetto a Far Cry e Horizon Zero Dawn, Rage 2 è abbastanza monotematico. Non ci sono nuove civiltà da scoprire, non c’è la sfida per elaborare una tattica stealth per conquistare un accampamento, non c’è il brivido di svelare una nuova zona. Il mondo è un susseguirsi di deserti e paludi, di aree devastate e scheletri di autostrade: molto affascinante nella prima ora di gioco, un po’ meno dopo dieci ore di gioco – il tempo necessario per completare la “missione” principale, che vi manda da una zona all’altra a caccia di alleati per la sfida finale all’Autorità. Finita quella, c’è da ripulire un mondo, focalizzandovi sul far fuori i nemici, senza altre grosse distrazioni, vista peraltro la totale assenza di multiplayer. Insomma, altre sparatorie!
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