Le nuove console PS5 e Xbox Series X sono uscite ormai da sei mesi, ma i titoli che le sfruttano a dovere continuano a latitare: se da una parte molti, moltissimi titoli “vecchia generazione” sono stati aggiornati per ottenere il massimo dai nuovi hard disk SSD super veloci e dai teraflop di potenza, dall’altra i titoli “solo PS5” o “solo Xbox Series X” si contano letteralmente sulle dita di una mano.
Sony sta colmando questa mancanza: dopo l’uscita, qualche settimana fa, dello sparatutto Returnal, ora arriva Ratchet & Clank: Rift Apart, una coloratissima avventura che ha per protagonista il Ratchet del titolo, un simpatico quanto agguerrito essere pelosetto che deve affrontare il classico cattivone senza scrupoli. Il gioco è stato mostrato al lancio della PS5 per far intravedere la potenzialità dei muscoli della nuova console e i caricamenti super rapidi: gli sconfinati panorami che vedrete nell’avventura, popolati da numerosissimi esserini più o meno ostili, sarebbero quasi impossibili sulle console “vecchie”. Come sanno i gamer più scafati, però, tra quello che mostrano i developer durante lo sviluppo e la realtà del gioco finito, spesso ci sono delle amare sorprese. Ratchet & Clank: Rift Apart mantiene le promesse? Scopriamolo insieme.
Il Dottor Nefarius è un cattivo da manuale: vuole dominare il mondo, distruggere ogni opposizione, sguinzagliare i suoi sgherri dal suo oscuro e remoto quartier generale. Le cose però non gli vanno così bene, perché regolarmente Ratchet gli mette i bastoni fra le ruote infrangendo i suoi sogni di dominio assoluto. Al termine dell’ennesimo inseguimento in cui ha la peggio, peraltro svolto lungo una epica parata in onore di Ratchet e delle sue gesta passate, il Dottor Nefarius gli strappa il Dimensionatore e si lancia in un nuovo universo dove è il capo del mondo incontrastato. Naturalmente, Ratchet con il fido compagno robotico Clank parte al suo inseguimento per rimettere le cose a posto anche nelle altre dimensioni.
Spettacolare
Graficamente, Ratchet & Clank: Rift Apart è uno dei videogame più belli e gradevoli da vedere in assoluto. Non solo per la qualità grafica, ma soprattutto per l’enormità dei panorami e della linea visiva. Nella sequenza iniziale (evitiamo spoiler su quello che succede dopo!) controllerete Ratchet in una folle corsa da una piattaforma volante all’altra, mentre tutto attorno vedrete la città futuristica con macchine volanti e dirigibili che si muovono continuamente, e i palazzi attraverso i quali sfila la parata. Il Dimensionatore ha creato poi una serie di “buchi” dimensionali, attraverso cui viaggerete spesso e volentieri anche durante il medesimo scontro con il classico “boss” più grosso degli altri: inizierete magari il duello in una oscura città oppressa da Nefarius, e lo finirete in una verde vallata fiorita. Il passaggio velocissimo tra le dimensioni è una caratteristica di questo gioco, anche perché Ratchet può “agganciarsi” a delle piccole fratture dimensionali per spostarsi istantaneamente nei punti attorno a sé.
Furetti da combattimento
Il gioco è, in buona sostanza, un ottovolante di corse, sparatorie e emozioni adrenaliniche, con un aspetto visivo che potrebbe essere firmato Disney. Le sequenze animate, dalla qualità semplicemente eccelsa, si fondono senza interruzioni con il gioco vero e proprio: sebbene ci sia anche un po’ di esplorazione, Ratchet & Clank: Rift Apart non è un mondo aperto vero e proprio, visto che saremo molto guidati nell’avventura - a proposito, dalla sequenza iniziale ai titoli di coda ci metterete circa 15-20 ore. Certo, in molte mappe è possibile esplorare ogni angolo per trovare delle “scintille” che permettono di migliorare le armi, ma in generale saprete sempre dove dovrete andare per il prossimo obiettivo. Parlando di armi, ci si diverte un sacco a seminare distruzione tra gli sgherri di Nefarius: oltre ai classici mitra e fucilone, ci sono delle armi spassose e originali, come l’Irrigatore, che trasforma i nemici in siepi con tanto di irrigatore per qualche manciata di secondi. All’inizio sembra quasi un’arma senza senso, ma quando incontrerete i boss sopracitati circondati da dozzine di minion meno potenti, è comodissima per “congelare” il cattivone più grosso mentre fate fuori i nemici più piccoli, così da non avere distrazioni per il cugino più grosso.
Esplorazione e puzzle
Oltre ai combattimenti – che sono un po’ l’anima principale della festa di Ratchet & Clank: Rift Apart – c’è anche una buona dose di esplorazione e enigmi. Sebbene, come abbiamo detto, non vi muoverete con libertà assoluta, vi troverete spesso a esaminare ogni angolo di una location per capire come procedere: magari c’è un salto troppo alto per il vostro protagonista, oppure un ponte bloccato, o un teletrasporto che non funziona. Si usa anche un po’ di materia grigia, ma nulla di troppo complesso: la soluzione è quasi sempre da quelle parti. Ci sono anche dei livelli specifici dove controllerete Clank, il robottino, per risolvere dei piccoli enigmi logici a base di incroci e salti, e power up che fanno saltare Clank o lo fanno andare più veloce. Gradevoli intermezzi tra una sparatoria e l’altra. E poi c’è anche la seconda metà del cielo: Rivet, della stessa razza di Ratchet, ma abita nell’universo oscuro dominato da Nefarius. I due dovranno aiutare un sacco di esseri pelosetti carini e cucciolosi come i Furby e liberarli dagli sgherri del cattivone.
Ratchet & Clank: Rift Apart mantiene assolutamente le promesse: è un gioco che potrete giocare, nella sua spettacolarità e vastità, solo sulla nuova PS5 (è un’esclusiva Sony) ed è un’ottima dimostrazione di quello che possono fare le nuove console.
Il gioco è completamente tradotto in italiano e disponibile solo su PS5. Il PEGI è 7+, quindi adatto anche ai più piccoli.