Siete usciti dalla curva troppo veloci, i freni non vi salveranno: la parete rococò di un hotel di Las Vegas vi sta venendo addosso a una velocità smodata. Ma non preoccupatevi, perché qui siamo in The Crew 2, e nessuno si fa male, nemmeno la carrozzeria del vostro bolide, che rimbalzerà contro il cemento armato senza quasi un graffio. Qualche secondo perso, ma voi sarete pronti a riprendere la gara immediatamente come nulla fosse.
Di giochi di guida ne esistono tantissimi: si vai dai “guru” della simulazione come Assetto Corsa ai giochi impegnativi e comunque con velleità simulative, come i vari F1 2015, 16 e 17, fino ai giochi come Forza Horizon dove l’importante è correre e divertirsi, macinare migliaia di chilometri sfrecciando tra gli avversari con velocità che, avessimo delle ali, ci farebbero decollare senza troppi sforzi. Recentemente, abbiamo provato anche On Rush, che di fatto abbandona i canoni dei racing dai tempi di Pitstop, eliminando formalità come traguardi e linee di partenza, e trasforma le corse in gare a chi fa a pezzi la squadra nemica: spazio per i racing non simulativi, quindi, ce ne è molto. The Crew 2 punta proprio a questo segmento, orgoglioso del suo essere agli antipodi della simulazione e sfidandovi a correre nel suo enorme mondo di gioco.
Il trailer
Come circuito, gli Stati Uniti
Giochi come Forza Horizon propongono stati o mezze nazioni come territorio di caccia per la vostra quattro ruote: The Crew 2 sbaraglia ogni concorrenza a livello di chilometri quadrati, perché racchiude tutti gli Stati Uniti. Avete letto bene, gareggerete da New York a Los Angeles, dalla Florida a Las Vegas. E non correrete solo su bolidi e moto, ma anche su aerei e motoscafi da competizione.
Una volta creato il vostro alter ego, deciderete in quale specialità gareggiare: su terra, per aria o per mare. In ogni evento non dovrete gareggiare solo per arrivare primi al traguardo, ma anche esibirvi in acrobazie fuori di testa, in modo da accumulare follower – nel 2018, non contano i “punti” o l’esperienza, ma la quantità di “amici” che seguono le “live” delle vostre corse. Più vincente e più dimostrate di saperci fare con sorpassi e salti da trampolini che non sfigurerebbero in Fast & Furious, più salirete di livello e potrete accedere a premi e auto più potenti.
Graficamente, il gioco ha dei momenti clamorosi: sfrecciare su Central Park, gareggiare nella baia di San Francisco, correre tra due città americana a tutta birra verso il tramonto o l’alba riservano panorami spettacolari e impareggiabili. In genere, però il gioco riesce a rimanere solo su livelli discreti, complice anche l’assenza di danni sulle vetture.
Niente paura, al massimo si rimbalza
Schiantandovi a tutta velocità (quale che sia il vostro mezzo) al massimo vi farà perdere preziosi secondi: a dire il vero, a volte è difficile interpretare le regole della fisica di The Crew 2. Succederà che riuscirete a passare attraverso a degli ostacoli che sembravano inamovibili mandandoli in mille pezzi, oppure che vi pianterete come un ferro da stiro contro delle cancellate apparentemente fragili ma alla prova dei fatti più solide dello scudo di Iron Man. Il sistema di controllo, d’altra parte, è molto semplificato: ricorda il livello più “easy” di Forza, mentre quando volerete, scoprirete che pilotare i piccoli monomotore da turismo di The Crew 2 è più immediato di giochi d’azione come GTA V e soci. Fanno eccezione le gare su sterrato, che richiedono una certa abilità nel dosare accelerazione e frenata nelle derapate.
Un mondo da scoprire, ma un po’ vuoto
Tantissime gare, spazi immensi, un garage potenzialmente sterminato e che comprende utilitarie, moto, supercar, fuoristrada, motoscafi e aerei: sulla carta, The Crew 2 è un gioco che vi terrà incollati per mesi, anche perché esiste la componente online, sebbene al momento debba essere ancora un po’ raffinata (come succede spesso, all’uscita di questi giochi così “vasti”). In effetti, se state cercando un racing senza pretese da simulatore e che sappia stupirvi con tonnellate di eventi e quintalate di variazioni sul tema, probabilmente avete trovato il vostro El Dorado a quattro ruote (e a due, e con le ali e con lo scafo). Ai veterani di Forza e Gran Turismo, però, potrebbe sembrare un po’ vuoto e senz’anima.