Oggi ci sono PS4 Pro, Xbox One X, grafica in 4K, hard disk SSD: per molti videogiocatori (specie tra quelli anagraficamente tra gli “enta” e gli “anta”), il primo amore è stato però il Commodore 64, uno dei primi home computer degli anni ’80. Grafica a 8 bit assai cubettosa – quella che di questi tempi viene definita “pixel art” - una risoluzione che oggi fa sorridere e videogame che occupavano tanta memoria quanto oggi succede per una icona di Windows 10. Ma chi lo ha provato non può dimenticare la quantità di ore passate a giocare a Mission Impossible o a sfidare i livelli di Uridium. Il C64 ritorna oggi in una versione “tascabile” con inclusa una collezione di giochi dell’epoca: un tuffo vintage nella memoria storica dei videogame!
La grafica vintage del THEC64
Uridium, uno degli sparatutto "dall'alto" che hanno fatto la storia dei videogames
C'è anche molto sport (simulato): Winter Games e California Games, con tutte le loro "specialità"
Non manca la possibilità di scrivere un programma in BASIC!
Altra "killer app" del C64: Mission Impossible e le sue stanze da incubo (c'è anche il seguito!)
Nebulus è un platform molto particolare, in cui dovrete scalare una serie di torri piene di ostacoli
Una palla e una dose massiccia di ultraviolenza: SpeedBall è un classico irrinunciabile
Spindizzy, un originale (ai tempi) gioco di piattaforma e di puzzle in cui controllate una piccola trottola
Cosa c’è nella scatola
Dentro lo scatolotto, troverete una riproduzione in scala del C64: è grande circa un terzo del mitico tastierone grigio della Commodore e i tasti non funzionano davvero. C’è anche un joystick rosso che, proprio come quello degli anni ‘80, è legnoso e un po’ impreciso: se siete abituati ai joypad super sensibili e analogici di oggi, anche quello sarà un tuffo nel passato. Poi c’è il cavo HDMI, che vi consente di collegare il THEC64 Mini alla vostra TV e infine un manualino di istruzioni con la grafica che ricorda quella del C64. Manca il trasformatore da collegare al cavo USB per l’alimentazione, dovrete usarne uno vostro, per esempio quello dello smartphone. Se volete scrivere, potete collegare una tastiera alle prese USB ed è possibile acquistare e collegare anche un secondo joystick (per ora, però, non ancora disponibile).
Come funziona
Basta collegare due cavi e potete accendere il C64. Apparirà una lista di giochi: muovendo il joystick, potrete selezionare la “copertina” di ognuno e leggere una breve descrizione (c’è anche l’italiano tra le lingue disponibili). Quando selezionate un titolo, il programma parte subito, non c’è da aspettare un buon quarto d’ora come nel 1983, mentre il lettore di cassette (ve lo ricordate?) girava lento e inesorabile. I giochi sono – manco a dirlo – 64, ma è possibile caricare altro software nella memoria del THEC64 Mini con la procedura spiegata qui. Tra i titoli c’è anche il Basic, il sistema di programmazione originale del Commodore: un altro salto nel tempo, che vi permette di scrivere programmi tra “PRINT”, “LOAD” e “GOTO”.
I videogiochi
La selezione dei 64 titoli è molto varia: ci sono due Mission Impossible e, per i veterani del C64, praticamente il “stay awhile, stay forever” vale da solo l’acquisto del THEC64 Mini. C’è Boulder Dash originale, il videogame in cui si attraversano dozzine di “grotte” raccogliendo diamanti e scansando macigni pericolanti. Trovate anche Speedball dei Bitmap Brothers, il gioco di football futuristico e iperviolento che al tempo era considerato un capolavoro indiscusso. Tra gli sportivi troverete anche gli intramontabili World Games e Pit Stop II, mentre gli appassionati di sparatutto potranno rivivere l’emozione di rigiocare uno degli antesignani del genere, Who dares wins II. Segnaliamo anche Trailblazer, il gioco in cui guidavamo una palla su un sentiero elettronico che, personalmente, ci ha fatto trascorrere serate di fronte alla TV, e il gioco di piattaforme e enigmi Spindizzy. L’elenco completo lo trovate qui.
Chi si divertirà con il THEC64 Mini
È un’operazione nostalgia, questo è chiaro: un giocatore “millennials” che prova il C64 probabilmente troverà i giochi troppo “antichi” sia per la grafica che per la difficoltà - perché negli anni ’80, è doveroso sottolinearlo, i giochi erano molto più difficili e punitivi. Oggi sul THEC64 Mini potete “salvare” la progressione nella maggior parte dei suoi 64 titoli (cosa che al tempo non succedeva assolutamente, se non in rarissimi casi), ma restano comunque dannatamente difficili. Per un giocatore che ha vissuto quegli anni gloriosi, sarà un salto nel tempo molto gradito, un po’ come ritrovare in soffitta il baule dei giochi della vostra infanzia: al di là del loro aspetto e della loro condizione, l’orsacchiottone con cui avete dormito a tre anni o la scatola dei soldatini Airfix che vi regalò vostro padre a sette, rivestono un’importanza unica. Se volete passare qualche ora con queste vecchie glorie, il THEC64 Mini vale ogni centesimo dei suoi 80 euro. Personalmente, chi vi scrive si è divertito parecchio non solo a giocare a Boulder Dash (mi ricordavo ancora molti livelli!) e a mostrare alla prole under 14 “come giocava papà” e devo dire che contro ogni aspettativa ci hanno provato per un po’ anche i piccoli di casa, suscitando un moto di orgoglio paterno.
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