Sembra un episodio di Black Mirror, ma è quello che sta succedendo nelle nostre città: è Watch Dogs 2, il videogame ambientato in una San Francisco del prossimo (vicinissimo) futuro, dove tutto è collegato e connesso
Si chiama "Internet of Things" e sarà tutto intorno a voi: indica tutti gli oggetti che sono o saranno connessi a Internet, come la serratura di casa comandata dallo smartphone, la portiera dell'auto, la telecamera di sorveglianza. Ogni settimana che passa, l'Internet of Things conquista nuovi oggetti: prima o poi controlleremo quasi tutto con il nostro cellulare.
Sembra un episodio di "Black Mirror", ma è quello che sta succedendo nelle nostre città: ed è anche il protagonista di Watch Dogs 2, il videogame ambientato in una San Francisco del prossimo (vicinissimo) futuro, dove tutto è collegato e connesso. Il sistema operativo della città, il CtOS 2.0, è un Grande Fratello orwelliano che vede tutto e controlla tutto: chi sta dietro ai suoi computer e alle sue telecamere diventa onnipotente.
A sbarragli la strada c'è il DedSec, un collettivo di hacker "buoni" che si diverte a rompere le uova nel paniere al Grande Fratello con una crociata contro l'invasione della privacy. Sono loro i nuovi "cani da guardia" che proteggono i "normali" cittadini, totalmente ignari di essere costantemente sorvegliati e controllati.
San Francisco, la capitale degli hacker
Watch Dogs 2 racconta la storia di Marcus, un hacker di gran talento che arriva a San Francisco e trova una città che rischia di diventare un vero inferno digitale. Il ctOS, il cervello elettronico centrale del municipio, è connesso a semafori, tombini, auto, camion, porte, condutture del gas. Chi ha in mano le chiavi del ctOS è praticamente senza freni. Marcus si allea quindi con gli hacker più celebri della città, e insieme iniziano a mettere i bastoni fra le ruote a chiunque tenta di abusare di questo potere.
La fila è lunga: ci sono le bande latine della città, che usano la tecnologia per potenziare i loro traffici illegali; alcuni poliziotti corrotti, che grazie al ctOS fabbricano prove false e proteggono i criminali compiacenti. L'FBI, che cerca di limitare le libertà civili e intrufolarsi nella privacy di ogni cittadino in nome della sicurezza nazionale. Le aziende digitali come Nudle (la Google del gioco) e iNvite (la Facebook di Watch Dogs 2), che rubano dati e profilano i clienti per conto delle grandi multinazionali.
San Francisco è un enorme palcoscenico al servizio del vostro divertimento: potrete girare per la città liberamente, esplorando ogni suo quartiere, attraversando la baia sul Golden Gate o facendo un po' di shopping lungo il porto. Basta "prendere in prestito" un'auto o una moto e potrete sfrecciare per le strade della città, magari inerpicandovi su Lombard Street a fianco di uno degli iconici tram della metropoli californiana. In ogni angolo della città troverete missioni e sfide da completare: ci sono quelle secondarie, che sono brevi avventure da dieci-quindici minuti, oppure la gigantesca trama principale, fatta di missioni collegate tra loro incentrata sulla lotta tra Marcus e i suoi amici del DedSec contro i "poteri forti" della città.
Watch Dogs 2 ricorda molto giochi come Assassin's Creed o GTA: non ci sono livelli precofenzionati da seguire passivamente come in Call of Duty, ma deciderete voi quale missione affrontare e dove andare. La differenza è come affrontare queste missioni: in GTA si prendeva il fucile d'assalto, in Assassin's Creed si scalavano gli edifici in attesa dell'agguato mortale. Qua bisogna usare la tecnologia. Marcus non è un acrobata particolarmente dotato (non riesce nemmeno a saltare!) e sebbene possa armarsi con fucili e pistole, gli scontri a fuoco generalmente finiscono malissimo: i suoi nemici sono armati fino ai denti, e appena volano i primi proiettili arriva subito la Polizia in forze talmente schiaccianti che l'unica soluzione è la fuga immediata.
Marcus però è un nerd di quelli bravi: può hackerare in pochi secondi qualsiasi dispositivo al servizio del ctOS e usarlo a suo vantaggio. Per esempio, può "entrare" in ogni telecamera e "saltare" da una telecamera all'altra. Può attivare da remoto auto e camion, può pilotare carrelli elevatori, può attirare le guardie facendo vibrare dei pannelli elettrici e poi farli esplodere quando sono abbastanza vicine.
Dopo qualche missione, scoprirete che il modo migliore per far fuori il covo di una banda di spacciatori o per sgominare un'operazione segreta della polizia corrotta è posizionarsi su un tetto vicino alla location in questione, e poi gestire tutto da remoto, senza correre quasi nessun rischio. Marcus può anche utilizzare un drone "terrestre" che può sfrecciare grazie alle sue due ruotone e saltellare oltre ostacoli insormontabili, e un drone volante per sorvegliare l'azione dall'alto. I suoi due droni sono in pratica delle "lunghe mani" che gli permettono di utilizzare computer, hackerare terminali, persino tramortire le guardie nemiche da remoto.
Potete anche inventarvi soluzioni particolarmente creative: quando abbiamo dovuto assaltare una sede illegale di un certo servizio segreto americano, grazie al nostro drone abbiamo scoperto che era protetta da un nugolo di guardie armate tipo la scorta di Rambo. Allora abbiamo piazzato delle mine stordenti su un'auto parcheggiata lì vicino e l'abbiamo pilotata da remoto per lanciarla contro l'entrata principale. Le guardie si sono affrettate a investigare su luogo dell'incidente, e premendo un tasto le abbiamo messe tutte a nanna in un colpo solo.
La storia principale è molto curata: i programmatori si sono dati davvero da fare per creare missioni molto varie e coinvolgenti, e il rischio di pensare "uff, questo l'ho già fatto cento volte" è piuttosto scongiurato. Le missioni secondarie sono un'aggiunta stimolante per quando avete un quarto d'ora di tempo per giocare: le tematiche sono sempre legate all'abuso della tecnologia, e offrono spunti interessanti su cui riflettere proprio come il già citato Black Mirror. C'è la studentessa che si riprende tutto il giorno per condividere i suoi video sui social, l'azienda del gas che gonfia le bollette, il virus che si propaga tra cellulari. Ci sono anche delle cacce al tesoro: in giro per la città sono nascosti sacchi di denaro, punti di esperienza per far crescere le abilità di Marcus e altri oggetti collezionabili che potrete scovare e raccogliere scoprendo ?come si arriva lassù?.
Certo, il tono del gioco è molto leggero, quasi scanzonato: è quasi ossessivo il modo in cui i protagonisti fanno riferimenti alla cultura hacker e geek, al punto di risultare esagerato. Personalmente, però, non abbiamo alcun dubbio: preferiamo nettamente la San Francisco solare, spensierata e ironica alla cupa Chicago protagonista del primo Watch Dogs, che era fin troppo oppressiva e complessa da esplorare.
Chi ama i giochi "liberi" alla Assassin's Creed o GTA, troverà in Watch Dogs 2 una delle migliori alternative: c'è moltissimo da fare e se vi farete prendere dal gioco, ci giocherete tranquillamente per più di 30 ore prima di riuscire a domare il Grande Fratello di San Francisco!