Più che una console, Series X/S è un progetto. Microsoft ha fatto i conti con il passato e il disastroso lancio di Xbox One: nel 2013, lanciò una console più costosa e meno potente del diretto concorrente PS4, con messaggi contraddittori e confusi. Per la nuova Xbox Series X/S, l’azienda di Seattle ha di sicuro le idee più chiare e un progetto molto più “grande” di una sola console. Una piattaforma di gioco trasversale, che parte delle console ma può essere in gran parte utilizzata anche avendo un PC con Windows 10, con giochi che rimangono al proprietario anche quando passa alla nuova console.
Abbiamo già provato Xbox Series S, la più “piccola” (in termini di dimensioni fisiche) e la più economica console della nuova generazione appena iniziata e ora tocca all’ammiraglia di Microsoft, Xbox Series X.
Costa 499,99 euro, proprio come la PS5, ed è disponibile dal 10 novembre, anche se al momento in cui vi scriviamo le scorte sono “sold out” un po' ovunque. Xbox Series X è tutta nera e ha la forma di un parallelepipedo con base 15 x 15 cm e alta 30 cm (quindi "grossa" circa il doppio di Xbox Series S). Dà il meglio di sé in posizione verticale, con il “griglione” di raffreddamento da cui trapela una luce verde soffusa verso l’alto, ma si può posizionare anche sdraiata sul lato lungo. Nonostante sia un mostro di potenza e macini GB di dati quando lanciate i giochi più “pesanti”, è incredibilmente silenziosa: l’orecchio non sente quasi la differenza tra quando è accesa o spenta.
Cosa cambia rispetto alla “sorellina” XBox Series S
Prima di tutto, il prezzo: 499,99 euro contro 299,99 euro. Il motivo è semplice: Xbox Series X è circa tre volte più veloce di Series S. Mentre la sorellina bianca (che abbiamo provato qua) è pensata per gestire videogame in Full HD o al massimo di upscalare in 4K (ovvero di visualizzare un’immagine Ultra HD usando dei “trucchetti” e non una risoluzione 4K al 100%), Xbox Series X è concepita proprio per farvi giocare al massimo, spingendo sull’acceleratore della risoluzione e della fluidità.
In termini tecnici, vuol dire che giocherete qualsiasi videogame in 4K sul vostro TV (ovviamente, deve essere anche il TV in 4K) e a 60 Frame per secondo; in termini pratici, giocherete con il massimo dettaglio possibile oggi (e presumibilmente almeno per i prossimi tre-cinque anni, i TV 8K esistono ma non arriveranno tanto presto nelle nostre case in numero rilevante) e con un’ottima fluidità, niente “scattoni” quando vi muovete nel prossimo Assassin’s Creed o Call of Duty. Inoltre, come abbiamo detto, l’Xbox Series X dispone anche di un lettore ottico Blu-Ray 4K, necessario se volete usare la console per leggere i dischi argentati, dai CD musicali ai DVD fino ai Blu-Ray e BD 4K.
Cambia anche lo spazio disponibile per installare i giochi. La Xbox Series S monta un hard disk SSD da 500 GB (anche se sono disponibili solo 360 GB per l’utente, l’equivalente di 5 giochi “pesanti”), su Xbox Series X l’HD SSD è da 1.000 GB (1 Terabyte), e ne potete utilizzare 800 GB.
Il segreto della Next Generation delle nuove console: l’hard disk SSD
Vi siete mai chiesti come mai il vostro cellulare passi da riposo a accesso o carichi anche le App più complesse in pochi secondi, mentre i vecchi PC ci mettono decine di minuti a far partire anche solo il sistema operativo? Non è una questione di potenza del processore, ma di tipo di hard disk, “aggeggio” su cui si installano giochi e programmi.
Cellulari e moderni PC usano degli hard disk che sono praticamente delle memorie, dove non ci sono movimenti meccanici, e sono 10 o 100 volte più veloci dei vecchi hard disk. Finalmente, anche le nuove console Xbox Series X/S e PlayStation 5 dispongono di hard disk SSD, che ci permetteranno di giocare con tempi di attesa nettamente inferiori. Come abbiamo raccontato per la Xbox Series S, in The Witcher 3 si passa dal menu di Xbox alla schermata di gioco in cui controllate Geralt in meno di un minuto, mentre sulle “vecchie” Xbox One ce ne impiegavamo almeno tre. Ancora meglio i viaggi veloci: spostarsi con i “cartelli” nel mondo di gioco su Xbox Series X/S ci prende meno di 5 secondi, sulle vecchie Xbox più di 21 secondi. A questo si aggiunge il sistema Xbox di Quick Resume, che tiene in memoria gli ultimi quattro giochi che avete caricato. In questo modo potete passare da The Witcher 3 a Ghost Recon e poi a Minecraft Dungeon in 10 secondi e anche meno. Stiamo parlando del gioco vero e proprio, non della semplice schermata del menu – e precisiamo che tutto questo funziona per i giochi single player, ovviamente le arene multiplayer non possono essere “congelate”.
Un TB è troppo poco per i vostri giochi? Potete espandere la console aggiungendo un hard disk esterno, ma solo per archiviare i giochi di nuova generazione. Infatti quando usciranno i titoli pensati appositamente per Xbox Series S/X, questi non potranno essere lanciati da hard esterni (anche se sono SSD), ma solo da quello interno o dall’espansione “ufficiale” di spazio di archiviazione, le cartucce di Seagate che però sono assai care – un TB costa 260 euro, quasi quando la Xbox Series S. Siamo sicuri che in futuro costeranno di meno, ma al momento è meglio cercare di fare posto sull’hard disk interno.
Tutti i giochi vecchi che fine fanno?
Un altro cavallo di battaglia di Microsoft, dai tempi della Xbox 360, è la promessa di tenere “retro compatibile” la console verso i giochi delle generazioni passate. Su Xbox Series S/X potrete giocare quasi tutti il catalogo passato, non solo di Xbox One (cosa che è valida quasi al 100%) e Xbox 360, ma anche a parecchi titoli della prima Xbox originale, classe 2001.
Qua trovate la lista dei titoli compatibili. Su Xbox Series X, essendo dotata di lettore di disco, vale sia per i giochi su disco che quelli digitali (mente su Series S ovviamente non potete giocare i "vecchi" titoli su disco). Altra bella notizia: i titoli che stanno uscendo in questo periodo prevedono generalmente un upgrade gratuito nel caso passiate, prima o poi, da Xbox One a Series X/S. Ne sono un esempio Assassin’s Creed Valhalla, Dirt 5, l’attesissimo Cyberpunk. In altri, come Call of Duty Black Ops, vale solo per alcune versioni speciali, generalmente più costose, quindi fateci caso prima di comprare un gioco. Il passaggio “gratuito” tra diverse console si chiama “Smart Delivery”, ed è segnalato abbastanza bene nelle schede del gioco sullo store Xbox.
Il GamePass, il colpo geniale di Microsoft
Già attivo da un paio di anni, l’arma segreta di Microsoft è il Game Pass: è un abbonamento che costa 10 euro al mese (15 se include i giochi su PC Windows 10, nel caso diventa “Ultimate”) e che vi permette di giocare a più di cento titoli “all you can play”, un po’ come se fosse il Netflix dei videogame. La lista dei videogame attualmente inclusi nell’abbonamento la trovate qua, e include dal primo giorno in cui sono disponibili, tutti i giochi di Microsoft. Questo vuol dire che quando usciranno i futuri Halo o Forza, o il nuovo The Elder Scrolls o Doom di Bethesda (che ora fa parte della famiglia Microsoft), chi ha l’abbonamento li giocherà senza spendere un centesimo in più. In più, ogni mese se ne aggiungono una mezza dozzina nuovi (e alcuni "escono", ma lo saprete in anticipo e potrete comprare con un forte sconto).
Oltretutto, dal lancio di Xbox Series S/X, Gamepass Ultimate include EA Play, il servizio in abbonamento (circa 4 Euro/mese) di Electronic Arts – quella di FIFA 21 e Star Wars Squadrons, per intenderci. EA Play permette di provare i nuovi giochi EA per qualche ora (fino a 10), e di scaricare gratuitamente i titoli un po' più vecchi. Insomma, ci sarà di che divertirsi!
L’hardware di Xbox Series X
Sparito Kinect ormai da anni, c’è una buona notizia: tutti i joypad che avete in casa e che funzionano su Xbox One sono già pronti per Xbox Series X/S, sia quelli standard che i mitici Elite. I nuovi joypad sono praticamente identici: leggermente più piccoli e con i manici rivisti per un maggior “grip”, vedono l’aggiunta di un pulsante per condividere schermate di gioco e filmati. Tutti i joypad Xbox sono compatibili anche su PC (con il cavo) e via Bluetooth anche con i cellulari Apple e Android.
Chi amerà Xbox Series X
Se siete indecisi tra Series S e Series X, fatevi una domanda: “Ho una TV 4K dove giocherò con Xbox, o penso di comprare una TV 4K nei prossimi due anni?”. Se la risposta è "sì", probabilmente dovreste investire quei duecento Euro in più per comprare direttamente la console più potente sul mercato, e gustarvi i titoli presenti e – soprattutto – quelli futuri studiati per la next generation, al massimo della fluidità e risoluzione. Per lo stesso motivo, se per voi è fondamentale vedervi DVD e Blu-Ray, Xbox Series X è la risposta dato che Series S è solo “digital”.
Tuttavia, se deciderete di prendere anche PlayStation 5, magari per conservare il vostro catalogo di giochi passati PS4, oppure perché volete le esclusive specifiche e assai divertenti della piattaforma Sony, potreste prendere in considerazione di prendere una Xbox Series S come console "secondaria". Spendete di meno, per una console che magari userete solo per i titoli GamePass, e che comunque funziona molto bene.
In ogni caso, e questo vale per le due console Xbox e per PS5 in formato normale o “digital”, il lancio della “next gen” è arrivato senza enormi esclusive – su PlayStation 5 c’è qualche titolo in più, ma nulla che sia davvero “da mascella a terra”. Quindi, se volete aspettare qualche mese, non vi perdete quasi nulla che non potete giocare anche su Xbox One o PS4.