Nel concerto evento a Milano, l'artista ha annunciato l'uscita del nuovo album "Ragazzi madre - L'Illiade"
L’onore di aprire le danze e inaugurare la nuova stagione dei concerti indoor spetta ad Achille Lauro, che il 4 ottobre sale sul palco dell’Unipol Forum per il primo dei due show nei palasport (suonerà poi a Roma), celebrando i dieci anni di carriera e anticipando le prossime novità musicali. Per l’occasione, l’artista prepara un viaggio nella sua discografia tra le hit del passato, canzoni appena pubblicate e una sola promessa per il futuro: «Il 2025 sarà un bellissimo». Lo ripete più volte, ma il pubblico capirà meglio solo alla fine dello show quando annuncerà l’uscita di un nuovo progetto discografico per l’anno prossimo.
“Ragazzi madre - L’Iliade il Live” è quasi un concerto di transizione: è un marchio che certifica quanto fatto finora, tra grandi classici rock e hit sanremesi, ma compaiono brevi momenti “spoiler” legati al nuovo disco con l’intento di «ideare a uno show completo, poliedrico che rappresenti a pieno la mia evoluzione artistica e personale».
Le immagini del live
Nella scaletta, composta da 41 brani, Lauro adotta una scelta che, in molti punti, ci è sembrata spiazzante: alcune canzoni vengono accorciate e presentate in versioni più brevi per dare al live un ritmo più serrato e dinamico anche se, a volte, il risultato è un po’ confusionario. Tra un brano e l’altro, come anticipato dallo stesso artista, ci viene data l’occasione di ascoltare piccoli frammenti sonori del nuovo album che culminano nel finale a sorpresa.
Accompagnato dal suo braccio destro Boss Doms, Lauro gioca bene le sue carte offrendo un mix equilibrato delle sue diverse fasi musicali: dalla grinta rock alle ballad e i momenti da club, in cui rabbia e sentimento si intrecciano con l’intensità cantautorale. Sul palco si alternano la potenza delle chitarre e la profondità del pianoforte in una scaletta ben costruita capace di far oscillare continuamente gli stati d’animo del pubblico.
Si inizia ballando con “Thoiry” e “Bam Bam Twist”, per poi cantare insieme “Maleducata”, “1969” e “Me ne frego”. Tra "Rolls Royce" e la bellissima “Marilù”, ecco che ascoltiamo dal vivo “Amore disperato”, l’ultimo singolo di Lauro scritto insieme a Federica Abbate e Olly. Dal sapore malinconico, è il racconto di una storia nata ai confini del raccordo anulare di Roma, in Via Tina Pica, l’icona assoluta delle pellicole di Luigi Comencini e del capolavoro del neorealismo rosa "Pane, amore e fantasia".
«Infine, prima di salutarvi voglio dirvi una cosa che tutti stavate aspettando» dice al pubblico «dopo una lunga gestazione durata ben nove anni, il nuovo album “Ragazzi madre - L’Iliade” è pronto e si rifà alla mitologia greca e la rilegge in modo contemporaneo». Ma non è tutto: «Questo non è solo un disco ma è una missione perché nascerà anche la fondazione “Ragazzi madre” che si occuperà di aiutare i giovani in difficoltà, dalle comunità alle carceri e gli ospedali. Siamo uomini ma non dimentichiamo da dove veniamo, grazie Milano!» termina.