Anna Tatangelo: «Datemi uno show in tv e vi farò vedere io!»

La cantante è impegnatissima tra il nuovo disco e il tour. «Sono grata alla musica. Ma so anche ballare e recitare!»

Lady Tata. I fan la chiamano così: Anna Tatangelo ha esordito a Sanremo, tra i Giovani, a 15 anni e ha vinto con “Doppiamente fragili”
29 Marzo 2019 alle 15:16

«Vuoi vedere com’è cresciuto il mio bambino? È bellissimo, ma non ci fare troppo gli occhi, perché è già impegnato!». L’intervista con Anna Tatangelo inizia come una chiacchierata tra amiche. Ci diamo del tu, lei prende il cellulare dalla borsa e mi mostra la foto del figlio Andrea, un ometto di nove anni con gli occhi azzurri.

Anna ha pubblicato da poco il suo settimo album “La fortuna sia con me” e a breve partirà per il nuovo tour. Sembra felice e sorride sempre, anche quando sbuffa: «Che stanchezza, mi serve un caffè, ieri sera ho dormito in un hotel attaccato a una chiesa e stamattina mi hanno svegliato le campane. Per questo sono in tuta». 

Anna, sei perfetta anche in tuta!
«Devo stare comoda quando viaggio per lavoro. Una volta ero tutto un tacco, tutto un trucco. Sai, dovevo affrontare certi pregiudizi. Più che alla mia voce si stava attenti ai miei vestiti. Mentre io cantavo sul palco, guardavano se c’era Gigi in prima fila».

I pregiudizi resistono tuttora?
«Va meglio adesso. Ci sono voluti otto Sanremo, ma finalmente si parla di musica quando si parla di me».

“La fortuna sia con me”. Dopo l’album, cosa ti auguri per il tour?
«Di divertirmi! Il disco arriva a quattro anni dall’ultimo. Ed è il primo che ho seguito io in tutti i dettagli. Con il produttore artistico abbiamo riarrangiato i miei brani storici, da “Essere una donna” a “Un nuovo bacio”. Il tour sarà un esame: vediamo se piaceranno al pubblico. La fortuna sia con me!».

Tu credi nella fortuna tanto da giocare al lotto?
«Il lotto no, ma quando vedo i gratta e vinci con premi milionari ogni tanto cado in tentazione».

«E più ti guardo, e più vedo la parte migliore di noi» canti in “Le nostre anime di notte”. Ma la parte migliore di te qual è?
«Mio figlio».

Che mamma sei?
«Una che dà poche regole, ma ferree».

Per esempio? Le merendine, Andrea, le può mangiare?
«No. E, se vuole un cioccolatino, prima o dopo deve mangiare la frutta».

Fast food?
«L’hamburger del fast food una volta al mese massimo».

Tu cosa gli cucini?
«Gli faccio i biscotti in casa».

Come fai?
«Uè, ho vinto “Celebrity MasterChef” io!».

Intendevo dire dove trovi il tempo di impastare e infornare...
«Se sto a casa più di tre-quattro giorni di fila preparo i biscotti con la marmellata. La ricetta è facile, te la mando».

Metti regole pure sui videogiochi?
«All’iPad di Andrea ho messo il timer: può giocare solo un’ora al giorno».

La tv la guardate insieme?
«Sì, soprattutto cartoni, che piacciono anche a me. “Coco” è il mio preferito. E Andrea adora “Henry Danger”, una serie di criminali e supereroi per ragazzi».

E che musica ascolta?
«Lui va alla scuola americana, quindi sa l’inglese. Ascolta il rapper Drake».

Che tipo! Ha già la paghetta?
«No, ancora no».

I tuoi genitori però te la davano.
«Ma io mi facevo il mazzo! (ride). A Sora li aiutavo a vendere le ciambelle al mercato e quelle 10 mila lire dovevano bastarmi per tutta la settimana».

Ti senti sempre “figlia”?
«Una donna è tutto, sempre. Siamo noi a tenere i remi per mandare avanti la barca della famiglia».

Se hai bisogno di un consiglio, qual è la prima persona che chiami?
«Mia madre Palmira: è il mio pilastro».

E papà Dante?
«È il mio primo fan. Mi ha fatto avvicinare lui alla musica. Gli devo tutto».

Cos’è rimasto della ragazza di periferia che eri un tempo?
«L’entusiasmo. Hai sentito la versione di “Ragazza di periferia” con Achille Lauro? Lui l’ho scoperto sui social e così è nata questa collaborazione, questa sperimentazione. Io e Lauro siamo come il sacro e il profano, ma ci accomuna la passione per la musica».

A 32 anni hai raggiunto tanti traguardi in un’età in cui molte ragazze si chiedono cosa fare.
«Infatti, mi devo rimettere in pari. Nell’età dell’incoscienza ho avuto tante responsabilità. Ora posso lasciarmi andare».

Hai ancora sogni da realizzare?
«Vorrei un programma in tv in cui poter dimostrare che so cantare, ballare, recitare. A Lady Gaga mica chiedono se è attrice o cantante, può fare tutto».

Lady Tata showgirl?
«Il mio faro è Mina. Lei sapeva valorizzare pure le colleghe. Dio sa quanto servirebbe oggi la solidarietà femminile».

Sfondare in Sudamerica?
«Mi piacerebbe. Credo anche di avere le caratteristiche giuste, con il mio pop melodico, così tipicamente italiano».

Un programma con Gigi lo faresti?
«Di corsa, dove si firma?».

Coppia nella vita e coppia comica in tv, magari?
«Perché no? Noi siamo un po’ come Sandra Mondaini e Raimondo Vianello».

Gigi farà il giudice a “The Voice”. Cosa gli consigli, visto che in passato sei stata in giuria a “X Factor”?
«Di stare attento a non cadere nei trappoloni della tv. Quando ti provocano e finisce che poi rispondi a tono».

«Quando la persona è niente l’offesa è zero» fu una tua frase mitica.
«Eh, appunto».

Sembra che tu abbia sempre tutto sotto controllo. È un’impressione?
«È vero, è vero. Mi tengo spesso tutto dentro. Perché non mi piace entrare in polemica con chi la cerca».

Conti fino a 10 prima di ribattere?
«Una volta contavo fino a 100. Oggi conto solo fino a 10. Poi esplodo».

Cosa ti fa ribollire di rabbia?
«La mancanza di rispetto».

Se ti faccio una domanda sciocca ti arrabbi?
«No, vai».

La mia estetista dice che le sopracciglia della Tatangelo vanno di moda. Ti fa piacere?
«E pensare che una volta mi criticavano per le sopracciglia sottili. Sono contenta».

La critica più costruttiva che hai ricevuto?
«In passato mi hanno detto di lasciarmi andare. Ed è vero: più sei te stessa, più piaci».

Sei felice così? Il matrimonio può attendere?
«Arrivederci, s’è fatto tardi» (ride).

Ma una bella luna di miele potresti organizzarla comunque: dove andresti con Gigi?
«Faccio prima un altro viaggio: a Parigi. Ad aprile porto mio figlio a Disneyland».

SETTE CONCERTI DA NON PERDERE

L’ultimo album di Anna Tatangelo, il settimo della sua carriera, si chiama “La fortuna sia con me” e include il brano sanremese “Le nostre anime di notte”. «Il titolo del disco è un augurio» spiega Anna. «La produzione artistica è affidata a Placido Salamone, che ha riarrangiato i miei brani storici che canterò in tour».

Ecco le date dei concerti: 30 marzo Castelraimondo (MC), Lanciano Forum; 2 aprile Roma, Largo Venue; 4 aprile Napoli, Common Ground; 5 aprile Conversano (BA), Casa delle Arti; 10 aprile Milano, Tunnel, con Achille Lauro, Boss Doms e Syria; 11 aprile Torino, Hiroshima Mon Amour; 12 aprile Roncade (TV) New Age Club.

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