Arisa: «Ho tagliato i capelli, che problema c’è?»

In un'intervista esclusiva a Sorrisi, la cantante dice la sua sugli hater

Arisa  Credit: © Facebook
14 Agosto 2015 alle 07:27

Un lungo «periodo di riflessione». È quello che Arisa ha annunciato (su Facebook e Twitter) di volersi concedere dopo essere stata oggetto di attacchi feroci (per un taglio di capelli!). Insomma, per un po’ non vuole parlare con nessuno. A eccezione di Sorrisi, naturalmente...

Buongiorno Arisa. Carlo Conti ci ha appena detto che gli piacerebbe ritrovarla a Sanremo come cantante in gara. Che effetto le fa?
«Sono lusingata, devo molto a Sanremo e voglio tanto bene a Carlo. Amo cantare, questo si sa, e sto lavorando a un nuovo progetto che prende forma piano piano. Chissà, è presto per dirlo».

A proposito, che caratteristiche deve avere un brano per vincere a Sanremo? Lei di sicuro lo sa…
«Non credo nelle caratteristiche vincenti a priori, quindi non saprei. La verità è che mi sento molto fortunata e grata per tutto quello che, a piccoli passi, è accaduto tra me e il mio pubblico in così pochi anni. Ne ho sognate di ogni tipo, ma questa è la realtà che preferisco in assoluto».

Visto che ha fatto entrambe le esperienze: è più bello vivere Sanremo come cantante o come conduttrice?
«L’esperienza di conduttrice al Festival è stata molto importante per me. Ho avuto la possibilità di confrontarmi ancora una volta e in modo diverso con il pubblico a casa, collezionare qualche critica ma strappare anche diverse risate e questo basta già per conservarne un ottimo ricordo. Adesso è tempo di ritornare a cantare».

La sua popolarità è sempre salda, nonostante lei ami spiazzare il pubblico con trovate inaspettate. Come il suo nuovo look con i capelli cortissimi, che ha fatto tanto discutere sul Web. Come è nata l’idea di «rasarsi»?
«Potrà sembrarvi banale, ma ho tagliato i capelli perché avevo caldo. L’ho già fatto in passato e vi assicuro che per l’estate non c’è niente di meglio per bagnarsi la testa spesso senza preoccuparsi della piega».

Sui social network molti l’hanno attaccata per questo look. Se l’aspettava?
«Sinceramente no, non me l’aspettavo, ma non me la sono presa più di tanto. Alcune critiche e rifacimenti caricaturali delle mie foto mi hanno fatto molto ridere. “È meraviglioso che ogni creatura sia composta in modo da essere un profondo segreto e un grande mistero per le altre” diceva Charles Dickens».

Succede sempre più spesso che un artista venga sottoposto a un «linciaggio mediatico» sui social, spesso per motivi futili o «colpe» inesistenti. È il prezzo da pagare per la celebrità?
«Ma io non mi sento vittima di un linciaggio. Più di qualcuno mi ha fatto presente, con toni più o meno forti, che le donne sono meglio con i capelli lunghi, ma mia madre e mia sorella me lo dicono da sempre, quindi lo sapevo già. Spesso mi sento dire che c’è un prezzo da pagare per la celebrità, ma io non devo pagare nessuno affinché mi celebri. Amo la spontaneità, la naturalezza. Non mi faccio dire “la qualunque” pensando di dovere qualcosa a qualcuno, e neanche i complimenti mi piacerebbero se sapessi di averli acquistati».

Ormai in Rete impazzano gli «hater», gente che passa il tempo a criticare e ad attaccare i personaggi famosi.
«Sono persone catturate dalla propria inadeguatezza che si vendicano contro il mondo intero dallo schermo del computer, nel buio delle loro stanzette, con la bocca piena di cheeseburger e le dita sporche di maionese. Li immagino così».

E si può fare qualcosa per arginare il fenomeno?
«Arginare il fenomeno degli “hater”? Credo sia di vitale importanza considerando i tempi in cui viviamo, ma prima mi occuperei dell’emergenza rifiuti e dell’alto tasso tumorale che ne deriva. Poi ci sarebbe la distribuzione dell’acqua potabile ai circa 800 milioni di esseri umani che hanno sete, e qualche guerra in corso, l’assistenza ai disabili e agli anziani... Poi gli “hater”. Magari potrebbero partire tutti per fare volontariato in Africa, lì non c’è wi-fi. Fenomeno arginato».

C’è anche chi dice che lei ha cercato queste reazioni perché comunque è un modo per far parlare di sé.
«Conduco un’attività costante sui social network, ma ancora non perfetta: non so “taggare” e uso malissimo Twitter. Succede semplicemente che alcune cose colpiscano l’attenzione più di altre e che poi la gente ne parli. Ma è la gente che decide di cosa parlare, non io. Sulla mia pagina ufficiale “Arisa” c’è un po’ di tutto di me».

In effetti ha postato anche una foto dal suo bagno che aveva un po’ l’aria di una provocazione. Lo era?
«Forse sì, ma era per ridere, non mi aspettavo che la gente ne parlasse. Ero indecisa se postare un montaggio con la mia faccia e il corpo di Belen super sexy, oppure io sul wc. Ho trovato che fosse più simpatica quella sul wc e l’ho usata. Anche perché io col corpo di Belen starei troppo bene, ma non voglio dare ai miei fan false speranze. Poi non mi direbbero più che sono meglio dal vivo».

Con lei non si sa mai cosa bolle in pentola, quindi ci dica: sta preparando un disco, un programma…
«Sto preparando tante cose ma è possibile che non ne vada in porto neanche una, quindi taccio. Del resto quest’estate sarei dovuta partire per Cuba, per il Perù, per il Sudafrica, ma alla fine sono rimasta a Milano e il viaggio più lungo che ho fatto è stato quello da casa all’Idroscalo per fare “wakeboard” (sport nato dalla fusione di sci nautico e snowboard, ndr). Un po’ frustrante, ma non per questo diventerò una “hater”».

Ah, dimenticavo… Ci tornerebbe a «X Factor»? O è un capitolo chiuso?
«A “X Factor” tornerò volentieri per promuovere la mia nuova musica».

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